Svizzera fuori, i turchi si salvano al 92′

di Redazione 1

Nel nubifragio di Basilea la Svizzera annega, ed è la prima squadra ad abbandonare matematicamente l’Europeo. Contemporaneamente si qualifica ai quarti di finale il Portogallo, che con 6 punti è sicuro di raggiungere almeno il secondo posto, dato che le due squadre a 3, Turchia e Repubblica Ceca, si giocheranno la qualificazione nell’ultima partita.

E’ pienamente immeritata l’eliminazione degli svizzeri, primo perchè hanno giocato meglio degli avversari sia nella prima gara che nella seconda, e poi perchè hanno mostrato uno dei giochi migliori tra le nazionali europee, penalizzato dal problema dell’attacco, non all’altezza di un campionato così importante.


La gara si presenta molto difficile sin dalla partenza. I calciatori tecnici sono penalizzati dalla forte pioggia caduta per tutta la durata del primo tempo, e sembra di giocare più a pallanuoto che a calcio. L’intensità comunque non manca, ed entrambe le formazioni si rendono pericolose, approfittando anche del terreno scivoloso che rende difficile prevedere qualsiasi traiettoria del pallone. Gioca meglio la Svizzera, che va vicina al gol in più occasioni, fino alla rete di Yakin, su un contropiede, che appoggia a porta vuota l’assist di Derdiyok. Piccola curiosità, dopo Podolski, Yakin è il secondo calciatore oriundo che segna alla sua nazionale di origine. La ripresa si apre con una bella notizia: ha smesso di piovere e il campo ha drenato bene. E così a lungo andare sono i turchi ad approfittare delle condizioni meteo, perchè meno stanchi degli avversari che hanno premuto sull’accelleratore per tutta la prima frazione, e grazie anche al maggior tasso tecnico mostrato sul campo. Si rendono così molto pericolosi gli uomini di Terim, fino al 12esimo, quando Senturk, entrato ad inizio ripresa, insacca di testa alle spalle di un buon Benaglio. Anzichè giocare cautamente, le due squadre cominciano a darsele di santa ragione, e gli svizzeri si mangiano un gol colossale, con un contropiede con 4 attaccanti contro un solo difensore, neutralizzati da Volkan. Quando ormai i giochi sembravano fatti, e si pensava già alla prossima partita, Arda Turan si inventa la giocata della vita, dribbling e tiro, deviazione di un difensore, e al secondo minuto di recupero la Turchia si porta in vantaggio. E’ troppo tardi per recuperare, i turchi rimangono in gioco e la Svizzera saluta il proprio pubblico.

Molto spettacolare anche la partita pomeridiana, che ha visto il Portogallo strapazzare la Repubblica Ceca. Gli uomini di Bruckner non giocano così male come nella prima gara, anche perchè Baros è tutt’altra cosa rispetto a Koller. Si muove di più, va a recuperare la palla dal centrocampo ed è molto più pericoloso. Così i portoghesi sono costretti a rimanere indietro e a sperare in qualche giocata dei fenomeni che ha in avanti. Giocata che non tarda ad arrivare: all’ottavo minuto Cristiano Ronaldo si inventa una giocata delle sue, perde il contrasto con Cech, ma la palla finisce sui piedi di Deco che di forza insacca la rete dell’1-0. I cechi non ci stanno e si spingono in avanti, scoprendosi per il contropiede. Sionko, sempre lui, permette alla sua squadra di pareggiare sugli sviluppi di un calcio d’angolo, in cui viene colpevolmente lasciato libero di battere, ma è solo una gioia momentanea, perchè il Portogallo è superiore e si vede. I cechi tentano con timidi attacchi di segnare, ma più che altro sperano di non prenderle, e a lungo andare questa tattica è deleteria. All’inizio della ripresa Deco getta nel panico la difesa avversaria, mette la palla al centro e Cristiano Ronaldo azzecca l’angolo giusto, il Portogallo è di nuovo in vantaggio. I cechi si rilanciano in avanti, ma senza successo, anche con le 3 punte, ma su contropiede arriva la terza rete, stavolta di Quaresma, grazie ad una dormita della difesa biancazzurra che permette a Ronaldo di trovarsi solo contro il portiere, e di cedere l’assist per il tap-in del calciatore del Porto. La gara finisce 3-1 e i portoghesi, dopo 3 ore, possono festeggiare la qualificazione matematica.

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