La Polonia invade la Germania, calcisticamente parlando

di Redazione Commenta

Non c’è solo il Sudafrica ad avere problemi con l’organizzazione del Mondiale. Infatti, com’è noto, anche la scelta di far disputare l’Europeo 2012 a Ucraina e Polonia non è stata felicissima. Il paese di Shevchenko infatti ha molti problemi, soprattutto di natura politica, non organizzativa. Le infrastrutture ci (dovrebbero) essere, ma quello che manca è la sicurezza per le strade, perchè con il clima attuale c’è sempre il pericolo di qualche sommossa.

Come se già questo non bastasse, il presidente della federazione calcistica Grigory Surkis è stato accusato di corruzione, e nel 2004 gli è addirittura stato negato l’accesso agli Stati Uniti. Per questa instabilità l’Ucraina potrebbe a breve vedersi sfilare da sotto il naso l’organizzazzione dell’Europeo.


Subito gli organizzatori italiani si sono messi in moto per farsi assegnare il torneo, dato che eravamo arrivati in finale tra i candidati proprio con le due nazioni dell’est Europa. Ma i commissari Uefa non se la sentono di penalizzare la Polonia, che invece i suoi guai li ha risolti (o così sembra). Il problema però è che la nazione polacca non è molto all’avanguardia per quanto riguarda il calcio, e le strutture per ospitare così tante persone e un torneo così imponente non ce le hanno. E allora il colpo di genio.

Sfruttando la vicinanza con la Germania, ma senza favorirla troppo, visto che non si presentava nemmeno tra le pretendenti all’assegnazione, si potrebbero sfruttare gli stadi delle città sul confine con la Polonia (Lipsia e Berlino ad esempio), che hanno strutture eccellenti già in grado di ospitare gare internazionali. Alla Polonia stuzzica l’idea, prima di tutto perchè sarebbe il solo Paese ospitante del torneo, almeno sulla carta, e poi volete mettere la soddisfazione di far diventare alcune città tedesche momentaneamente di proprietà della Polonia? Sarebbe una bella rivincita dopo 70 anni. A Settembre la decisione finale.

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