Vincere e sperare che Spagna e Croazia non confezionassero l’ennesimo amaro biscotto per i colori azzurri. L’Italia scendeva in campo contro l’Irlanda sapendo che il proprio destino era soprattutto nelle mani e nei piedi di 22 professionisti che cercavano la qualificazione su un altro terreno di gioco. Una condizione psicologica non favorevole per l’undici di Prandelli, costretto a fare i conti con tristi corsi e ricorsi storici.
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Gi azzurri provavano ad attaccare, ma il gol non arrivava contro una squadra che sembrava dover giocare per il passaggio del turno, anche se eliminata dopo solo due gare. A regalare sorrisi all’Italia era Antonio Cassano, lesto a svettare di testa su un’azione d’angolo. Gli irlandesi cacciavano il pallone lontano dalla porta, ma la linea bianca era ormai stata oltrepassata e l’Italia poteva godersi l’intervallo con un gol di vantaggio.
Intanto la Spagna non riusciva a penetrare nel fortino croato e lo spauracchio del biscotto sembrava allontanarsi. Nella ripresa ci si attendeva un’Italia all’arrembaggio alla ricerca di gol della sicurezza, ma l’Irlanda cresceva e creava non pochi brividi sulla schiena della difesa nostrana. Chiellini lasciva il campo per infortunio, mentre più tardi scoccava l’ora di Mario Balotelli, sommerso da fischi e buu all’ingresso in campo.
Ma SuperMario sapeva riscattarsi ed inventava un gol d’autore a pochi minuti dal fischio finale, tentando poi di rivalersi sul pubblico irlandese. Intanto arrivava la notizia del gol della Spagna e gli azzurri acceleravano i tempi alla ricerca della terza segnatura, poiché un’eventuale rete dei croati avrebbe fatto fuori l’Italia.
Il 2-0 finale lasciava ancora i nostri sul filo del rasoio, mentre a bordo campo si attendeva il fischio finale dell’altra gara. Un paio di minuti di brivido e poi via a festeggiare sotto la curva dei tifosi arrivati dall’Italia. Si va ai quarti di finale e si attende domani per conoscere il nome dell’avversaria (la prima del Gruppo D).
Forza Azzurri!!