Il calcio italiano sta vivendo l’ennesimo momento buio della sua storia, con lo scandalo del calcio scommesse scoppiato proprio a ridosso degli Europei di Ucraina e Polonia. Una situazione che ricorda da vicino la vigilia dei Mondiali 2006, quando l’Italia partì per la Germania portandosi sul groppone il peso di Calciopoli. Marcello Lippi, allenatore di quella Nazionale (tornata poi a casa con il titolo di Campione del Mondo) vede diverse analogie tra i due periodi storici del calcio italiano.
L’ex ct azzurro si dice sicuro che durante l’Europeo nessuno farà riferimento ai “fattacci” finiti nelle aule di tribunale:
Mi sembra di rivivere i giorni del 2006. Penso che appena la Nazionale partirà per la Polonia, penserà soltanto al calcio, agli allenamenti, agli Europei. Ricordo che quella settimana a Coverciano non fu facile nemmeno per noi. Venivano a dirci di tutto e c’era il timore che andando all’estero chissà che sarebbe successo, chissà che avrebbero detto di noi. Invece in Germania nessuno ha parlato, nessuno ha detto niente.
Il discorso finisce poi sulla “minaccia” di ritirare l’Italia dalla kermesse continentale arrivata da Prandelli qualche giorno fa:
E’ stata semplicemente una provocazione, ma nella sua testa credo che ci sia la convinzione di raggiungere con i suoi giocatori qualcosa di importante.
Marcello Lippi punta dunque sulla voglia dell’Italia ed invita la comitiva azzurra a mantenere la calma ed a concentrarsi sulla manifestazione:
Partite tranquilli e pensate solo all’Europeo.
L’ultima battuta è una frecciata ai club italiani, poco propensi a concedere spazio agli interessi della Nazionale:
L’interesse per la Nazionale c’è da parte di tutti gli sportivi, anche di chi non vede una partita di calcio. Quando arrivano momenti del genere tutti si sentono patrioti. Per il resto nelle società ci sono grandi interessi e l’ultima delle cose a cui si pensa è la Nazionale, questa è la realtà.
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