Gelo sul campo e nel cuore: la Juventus esce a testa bassa dall‘Europa League, dopo aver collezionato ben cinque pareggi consecutivi. Passi per quello strappato al Manchester City in Inghilterra, ma le gare contro Lech Poznan e Salisburgo non dovevano costituire un problema per la squadra di Delneri, che in fase di sorteggio pensava di doversela vedere solo con la compagine inglese.
E questa sera la Vecchia Signora ha rischiato addirittura il tracollo, considerando che per gran parte della gara è stata costretta a rincorrere il pareggio contro i polacchi, sulla carta (ma solo su quella) inferiori ai nostri per qualità tecniche e tattiche.
La Juventus ha provato ad interrompere la striscia dell’ics, quasi riuscendoci sul filo di lana, ma alla fine ci ritroviamo qui a commentare un’eliminazione amara che trova ben poche attenuanti, se non nelle pessime condizioni del campo di Poznan. E’ questo almeno il pensiero di mister Delneri, che prova a trovare delle giustificazioni proprio nell’impraticabilità del terreno di gioco:
E’ un campo che non poteva essere praticato. Stasera se le condizioni fossero state diverse molto probabilmente avremmo vinto. Così è difficile giocare, non si vedevano neanche le righe del campo.
E’ questo lo sfogo dell’allenatore subito dopo il fischio finale, anche se poi lo stesso Delneri ammette che la Juventus non è stata eliminata in virtù del pareggio di questa sera:
Abbiamo concesso poco e niente e lottato fino all’ultimo. Peccato. Se siamo usciti, però, non è stato per questa partita, ma perché dovevamo fare meglio nelle precedenti. Ci dispiace e c’è grande rammarico, perché ci tenevamo a fare bene in questa competizione. Purtroppo il calcio è strano.
L’unica consolazione è che da ora in avanti la Juventus può concentrarsi nella rincorsa alla testa della classifica in campionato:
Adesso non avremo impegni infrasettimanali e questo ci consentirà di recuperare qualche infortunato.