La Fifa gli ha intimato di pagare un’ammenda di 17 milioni di euro alla sua ex squadra, il Chelsea, per i noti fatti legati al suo licenziamento dopo un controllo antidoping. Adrian Mutu però non ci sta a pagare e si ribella:
E’ una punizione disumana e ingiusta. Non credo di aver fatto una cosa così grave da meritarmi tale sentenza. Io e i miei avvocati stiamo esaminando il caso, faremo ricorso.
Beh, il fatto di per sé ci sembra abbastanza grave, ma forse ha anche ragione Mutu nel dire di non aver danneggiato la società inglese al punto da giustificare una multa così alta. Nella sua battaglia, comunque, il giocatore della Fiorentina sarà sostenuto dal sindacato dei giocatori romeni, il cui presidente, Dumitru Costin, ha lanciato una provocazione:
Se fosse stato un inglese, non ci sarebbe stata nessuna richiesta di risarcimento.
E forse non ha tutti i torti…