I medici hanno convinto gli investigatori del Coni. Fabio Cannavaro nello scorso agosto era stato davvero punto da una vespa, e gli era stata fatta veramente una siringa di cortisone per evitare lo shock anafilattico. Ma allora perché tutta questa confusione?
Secondo l’ultima ricostruzione, sembra che la documentazione fosse arrivata con raccomandata con ricevuta di ritorno all’ufficio che si occupa di esoneri dall’antidoping del Coni, e sembra anche che fosse stata accettata. L’errore è stato fatto dalla società bianconera perché nella giornata di ieri, andando a scartabellare nella posta in entrata, è stata trovata la risposta del Coni: una busta ancora chiusa.
La responsabilità dunque è della Juventus perché qualcuno avrebbe dovuto aprire quella lettera e consegnarla al calciatore, il quale avrebbe dovuto presentarla al controllo antidoping dopo la gara contro la Roma. Tutto questo non è stato fatto, e così è spiegato il caso. La posizione di Cannavaro ora verrà archiviata e lui potrà riprendere a giocare normalmente, mentre ora si prospetta una bella multa per i bianconeri.
Luckz 10 Ottobre 2009 il 13:13
Un piccolo errore commesso ma era solo una puntura di vespa curata con cortisone, non penso proprio che abbia favorito la conzione di Cannavaro.