Verrebbe da dire: “finalmente un italiano che conta”, anche se certe classifiche lasciano un po’ il tempo che trovano. La prestigiosa rivista Times, che da sempre si diletta a stilare graduatorie su qualsiasi cosa, aveva sempre snobbato gli italiani, ponendo nelle scorse stagioni al primo posto della classifica degli sportivi più potenti quasi sempre Sir Alex Ferguson. Con le sue decisioni il baronetto del Manchester United influenzava tantissimo la Premier League, e di conseguenza anche il resto del calcio che conta, dato che il campionato inglese è quello più ricco e vincente al mondo.
Ancora una volta è l’Inghilterra a regnare nella classifica dei più potenti, ma Ferguson crolla di ben 6 posizioni, scalzato prima di tutto da Fabio Capello. Il motivo è non solo l’importanza della nazionale britannica, ma anche le sue decisioni fuori dal campo, come la gestione del caso-Terry, dell’infortunio di Beckham, e di tutto ciò che circonda la nazionale inglese.
Non ci sono altri italiani nella top 10, ma le sorprese non mancano. Secondo in graduatoria è Sepp Blatter, anche se sarebbe più appropriato il primo posto per il boss della Fifa, visto che con le sue decisioni influenza non poco il calcio mondiale, seguito da Lord Coe il quale occupa il posto di capo del comitato etico Fifa, ma soprattutto organizzatore dei Giochi Olimpici che si terranno a Londra nel 2012.
A seguire troviamo Jeremy Darroch, il burattinaio delle televisioni sportive, a capo di Sky, il quale con i suoi contratti decide il futuro di interi club, mentre al quinto posto troviamo addirittura un calciatore. Si tratta di Wayne Rooney, che è ormai diventato una sorta di simbolo per l’Inghilterra, preso come modello di sportività e lealtà, e apprezzatissimo per ciò che fa in campo (il Milan ne sa qualcosa).
Dietro di lui entra prepotentemente lo sceicco Mansour, padrone del Manchester City, e aspirante macchina da soldi per il calcio mondiale; Alex Ferguson; Richard Scudamore (il presidente della Lega calcio britannica); Lord Triesman, a capo della Football Association britannica, nonché portabandiera della candidatura dell’Inghilterra per ospitare il Mondiale 2018; ed infine, al decimo posto, l’unico sportivo non legato al calcio, e cioè Bernie Ecclestone, boss della Formula Uno.
Ciò che per primo salta all’occhio è che la classifica del Times è un po’ limitata. Fatta eccezione per Blatter, tutti gli altri personaggi fanno parte del mondo sportivo inglese, e quindi lasciar fuori gente come Michel Platini, presidente dell’Uefa, che pesa quasi quanto Blatter, o Florentino Perez, Massimo Moratti, Adriano Galliani e perché no, anche José Mourinho, appare troppo limitativo. Ma si sa, sono inglesi…