“Per tutto il viaggio non ha fatto che chiedere da bere, imprecare, promettere che avrebbe smesso di tirare cocaina e dire che sarebbe diventato il vice di Kevin Keegan al Newcastle. Continuava a fare telefonate al cellulare, ha anche chiamato il padre dicendogli di essere nei guai e di aver bevuto due bottiglie di vino. Era assolutamente irrazionale: amichevole per un momento e aggressivo subito dopo, si addormentava di colpo e si svegliava poi all’improvviso e in un’occasione mi ha pure chiesto dove fosse l’altro autista e chi gli avesse portato via il suo vino. Sembrava davvero confuso e non faceva che mangiare pacchetti su pacchetti di patatine, che apriva sbattendoli l’uno contro l’altro, così le patatine andavano dappertutto”.
simone 5 Gennaio 2009 il 19:21
caro marco mancini mi “complimento “con te per l’articolo che sparla di gascoigne,una persona che sta lottando per la vita!! è vero che fino ad ora lo sta facendo in maniera sbagliata ma la sua è una malattia cronica e se davvero lo si vuole aiutare non bisogna parlarne come se si trattasse di un criminale!!Rabbrividisco a credere che hai augurato la galera ad una persona sofferente e sola!!!
Marco Mancini 6 Gennaio 2009 il 10:20
mi dispiace che abbia travisato le mie parole, ma non ho assolutamente augurato la galera a nessuno. Ho soltanto detto che forse qualche giorno in galera avrebbe aiutato gascoigne a calmarsi un pò e a tenerlo lontano dall’alcool. non augurerei la galera a nessuno, e comunque prima di accusare, la invito a leggere gli altri post su Gascoigne scritti da me.
Parlo sempre in suo favore ed è un’ingiustizia affermare che ne parlo in termini negativi