Altro che crisi. Se quasi tutti i settori della vita “normale” risentono della recessione economica mondiale, sembra che il calcio sia rimasto completamente ai margini di questa ondata terribile. I conti effettuati dall’agenzia di consulenza finanziaria Deloitte, e presentati nella relazione Football Money League 2009, parlano chiaro: quasi 4 miliardi di fatturato solo nella stagione 2007/2008, 5% in più rispetto alla precedente.
Sembra quasi che gli europei possano rinunciare a tutto, dalle auto ai vestiti, finanche a mangiare, pur non perdersi le gesta della propria squadra del cuore. A guidare la classifica delle 20 squadre con il fatturato più grande al mondo, per il quarto anno di fila è il Real Madrid con ben 365,8 milioni di euro (quasi 15 in più rispetto alla stagione precedente).
Sul podio dei club più appetibili troviamo il Manchester United, vincitore di Champions League e Mondiale per Club, ed il Barcellona, rispettivamente con 324,8 e 308,8 milioni di fatturato. Nulla di diverso, se non nelle cifre, rispetto al 2006/07. E le italiane? Per trovare la prima squadra di serie A con un buon fatturato bisogna scendere pericolosamente fino all’ottavo posto dove troviamo il Milan con 209,5 milioni di euro, seguita a ruota da Roma, Inter e Juventus, tutte molto vicine ma sotto i 200 milioni.
Colpisce vedere come sia sempre la Premier League a “tirare” di più. Quattro squadre tra le prime 10 sono inglesi (oltre allo United compaiono le altre “sorelle” Chelsea, Arsenal e Liverpool). Nonostante la mancata partecipazione alla Champions, l’arrivo dei vari Toni, Ribery e i tanti acquisti della passata stagione del Bayern Monaco ha permesso ai tedeschi di raggiungere addirittura la quarta posizione. Il primo club francese invece, il Lione, è solo dodicesimo, appena dietro la Juve.
Nella top 20 compaiono anche club considerati “minori”, ma che visti i fatturati non sono molto inferiori di tanti altri. Stiamo parlando ad esempio dell’Amburgo, dello Stoccarda ed addirittura del Fenerbache, il quale nonostante giochi in un campionato non molto allettante, quello turco, riesce a fatturare 111 milioni in un anno.
La spiegazione dell’Italia così in basso è semplice guardando i dati: le persone non vanno più allo stadio. I diritti televisivi sono di una trentina di milioni inferiori a quelli spagnoli e leggermente superiori a quelli inglesi, mentre sono molto maggiori di tutti gli altri, ma gli incassi dello stadio non hanno paragoni. Se infatti il Real lo scorso anno ha incassato 101 milioni, lo United anche di più, ben 128, le italiane superano a malapena i 20 milioni, con la Juve che rimane sul fondo con solo 12 milioni e mezzo di introiti. Per quanto riguarda il marketing invece, esclusi i colossi merengues o dei Red Devils, siamo all’incirca alla pari con tutte le altre nazioni.
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