La gara era terminata sull’1-1 e gli ospiti erano tornati in albergo.
Durante la notte cinque calciatori cubani, Yenier Bermudez (il capitano), José Manuel Miranda, Erlys Garcia Baro, Yordany Alvarez e Loanni Preto, si sono allontanati dall’hotel mentre i loro compagni dormivano. Fuori dall’edificio li aspettava un loro amico (ancora non individuato) in macchina, che li ha caricati e li ha portati verso Est. Lì i 5 ragazzi hanno acquistato un telefonino e hanno chiamato un avvocato americano, chiedendo di avviare le pratiche per l’asilo politico.
Ma intanto qualcosa comincia a muoversi. Luis Muzzi, general manager di Miami, una squadra che gioca nella serie B americana, ha detto di aver visto i 5 in azione nell’ultima partita e di essere rimasto impressionato dal loro gioco, rendendosi disponibile ad ingaggiarli.
Chissà che il sogno americano non si realizzi anche per loro.
mario rossi 14 Marzo 2008 il 20:01
Il fatto che “quelli che sognano di prire un bar sulla spiaggia” se lo sognano proprio…con la attuale legislatura è proprio impossibile. E non penso cambi molto presto.
marco mancini 14 Marzo 2008 il 21:18
vabbè era per modo di dire, nel senso che ci dovrebbero pensare di più quelle persone che dicono di voler passare la vita a cuba.
nadeem 29 Settembre 2008 il 15:42
hi dear i live in italy i come from pakistan and i don,t want to go back pakistan pls help me sir i have problum in pakistan
marco mancini 30 Settembre 2008 il 00:02
i’m sorry, i can’t make anything for you
ask to pakistan embassy in italy
Andrea 4 Gennaio 2011 il 14:51
Ma che terribile dittatura… Non si può guadagnare miliardi facendo i calciatori… Sniff sniff