Italiani insultati in Germania, Toni la prende con ironia

di Redazione 1

Ancora una volta i tedeschi hanno perso una buona occasione per stare zitti. La nuova pubblicità della Mediaworld tedesca (che in Germania si chiama Mediamarkt) si può definire tra il razzista e lo xenofobo, perchè vengono offesi prima di tutto le migliaia di italiani presenti in Germania per lavorare onestamente, e poi un’intera popolazione descritta come sessista e disonesta. Un attacco diretto forse dovuto all’umiliazione subita negli ultimi mondiali, in cui gli azzurri hanno fatto vedere i sorci verdi ai tedeschi, a cui quella partita non è ancora andata giù.

La pubblicità di cattivo gusto è divisa in 3 fasi (sperando che si limitino a queste e non ce ne siano altre), e che vede come protagonista un emigrato italiano, più simile a Borat che ad un nostro connazionale, con baffi neri, tuta aperta a far vedere lo stemma del tricolore in due pubblicità e la maglia numero 10 della nazionale nell’altra, occhiali da sole stile gigolò, catena d’oro e tanta strafottenza tipica, a loro dire, degli italiani. Il nome di questo pseudo-italiano è, guardacaso, Toni, come la punta che ha regalato lo scudetto al Bayern Monaco. Evidentemente la paura dell’attaccante nel prossimo torneo si fa sentire.


Nel primo spot si vede questo Toni lamentarsi che all’interno del negozio non c’è un addetto uomo ai televisori perchè, volendo scegliere una tv per vedersi gli europei, soltanto gli uomini capiscono di calcio e tecnologia. Si lamenta e alza la voce, finchè non gli passa davanti una bella commessa tipicamente teutonica, davanti alla quale si scioglie e scatta il proverbiale playboy che è in lui, dimenticandosi della tv e tentando di tacchinare la commessa.

Niente di offensivo, direte voi. Fino al secondo spot, quando il nostro (loro) Toni chiede al commesso il prezzo di un telefonino che deve acquistare per un suo amico. Il commesso gli risponde 700 euro, e lui riferisce 1000 euro all’amico, lasciando intendere che noi italiani siamo imbroglioni anche con gli amici.

L’ultimo spot se lo potevano proprio risparmiare. Infatti c’è sempre questo Toni che passeggia tra la folla di persone che acquistano televisori, computer, frigoriferi, ecc., consolandosi che per godersi gli Europei, agli italiani basterà comprarsi gli arbitri. Decisamente di cattivo gusto.

Purtroppo questi sono gli strascichi del regalo che Moggi e compagni hanno fatto all’Italia, che già non è che si portasse dietro una nomea di nazione onestissima. Luca Toni, interpellato dal Corriere della Sera a tal proposito, si è detto molto sorpreso dal trattamento riservato agli italiani nello spot, dato che lui non si è mai sentito discriminato e non è mai stato oggetto di episodi di razzismo. Se la cava con una battuta alla fine la punta della Nazionale, dicendo che anche prima della semifinale dei Mondiali c’era stata una campagna anti-italiani (i tedeschi avevano dichiarato di voler boicottare le pizzerie), ma poi questa aveva portato bene agli azzurri che avevano buttato fuori la Germania davanti al proprio pubblico. Speriamo che anche questa volta gli sfottò ci portino fortuna.

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