Egitto, 73 morti per una partita di calcio, le immagini della tragedia

La pagina più brutta della storia del calcio è stata scritta ieri sera allo stadio di Port Said, in Egitto. I tifosi della squadra di casa dell’Al Masry e quelli ospiti (per modo di dire) dell’Al-Ahly sono venuti in contatto per motivi puramente calcistici. Il Paese, che da oltre un anno è in subbuglio per la guerra civile, ha vissuto così un’altra notte di violenza, ma stavolta non per motivi politici.

E dire che quando c’era da combattere Mubarak gli egiziani erano tutti uniti. Accade così che alla fine della partita i tifosi di casa decidono di invadere il campo per arrivare fin dall’altra parte dove erano assiepati i tifosi avversari. Tra le due squadre c’è sempre stata un’accesa rivalità, ma mai si era arrivato a tanto.

 ORGANIZZAZIONE INSUFFICIENTE – Fatto sta che le forze dell’ordine che dovevano presidiare la situazione erano in netta inferiorità numerica, e finché sono arrivati i soccorsi la situazione è degenerata. Da un lato si lanciava di tutto, dall’altro un po’ si scappava ed un po’ si tentava di rispondere, ed in mezzo i poliziotti evidentemente confusi dai tafferugli. Se la sono vista brutta anche i calciatori stessi che si sono rifugiati negli spogliatoi, non senza qualche contusione, come l’allenatore dell’Al-Ahly Manuel Josè che ha spiegato che prima di mettersi in salvo è stato preso a calci e pugni.

Il bilancio della serata è stato di ben 73 morti, il numero dei feriti nemmeno si conta, e la federazione egiziana ha deciso di sospendere il campionato a tempo indeterminato.

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5 commenti su “Egitto, 73 morti per una partita di calcio, le immagini della tragedia”

  1. nel 2012 non e’ propio accettabile un cosa del genere.E bene che la federazione calcio prenda in considerazione e decida di eliminare dall’associazione sportiva quei paesi in cui succedone cose del genere,per sempre.Il calcio si gioca in “campo” ma non di guerra.Se deve comportare paura e terrore e bene che venga eliminato.Essendo italiano e quindi con il calcio nel sangue mi sento di dire che sta diventando lo sport della vergogna.Rivolgendomi a chi puo fare qual’cosa e ora che decidiate di imporre delle regole rigide e severe…..

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    • credo sia un po’ esagerato. Dopotutto gli scontri, e a volte purtroppo anche i morti, ci sono pure in Italia. In Argentina, ad esempio, scontri tra tifoserie ci sono più volte durante una stagione, e spesso a volte anche a colpi di arma da fuoco. Non sappiamo cosa c’è dietro ciò che è accaduto in Egitto, certo è che chi doveva controllare il corretto svolgimento del campionato ha fatto un buco nell’acqua, ed infatti il presidente della Federcalcio egiziana è stato rimosso.

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