La situazione di Antonio Conte nella vicenda del calcio scommesse potrebbe presto risolversi con un’assoluzione piena. Il tecnico della Juventus, che si dice estraneo a qualsiasi tentativo di combine dall’inizio della vicenda scommesse, verrà sentito domani in Procura, ma da quanto emerso nelle ultime ore sembra che la sua situazione sia più semplice rispetto a qualche giorno fa.
Conte infatti sembra voler puntare sul fatto che il suo nome è uscito soltanto dalla bocca di Carobbio e nessuno degli altri calciatori o dirigenti coinvolti nel caso lo abbia mai indicato come organizzatore di combine. Il motivo per cui il centrocampista lo avrebbe nominato, peraltro soltanto al terzo interrogatorio, dovrebbe derivare da motivi personali.
LA VICENDA – Quando infatti due anni fa, ai tempi del Siena, sua moglie stava per partorire, Conte negò l’autorizzazione al calciatore a lasciare la squadra per starle vicino. Magari umanamente è una decisione rivedibile, ma nulla di illegale. Fatto sta che questa decisione a Carobbio non è andata giù, e la situazione è anche peggiorata qualche mese dopo quando, in occasione di una festa della squadra, la moglie dell’allenatore e quella del calciatore sono venute in contatto e tra le due si è aperta un’accesa discussione. Dunque per Conte il suo coinvolgimento sarebbe soltanto una ripicca per quell’episodio, vedremo se questa versione convincerà il giudice.
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