3 anni fa la Juventus finì in serie B (con una pesante penalizzazione). 2 scudetti le furono revocati, senza contare il danno di immagine, economico (il club chiuse con un passivo di oltre 100 milioni di debito) e la cessione di pezzi da novanta come Ibrahimovic e Cannavaro. Oggi si viene a sapere dai giudici di Roma che il fatto non sussiste, cioè all’epoca non ci fu alcun illecito. E ora che si fa?
Come c’era da aspettarsi, a distanza di poche ore l’attuale presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, ha rilasciato la dichiarazione che tutti i tifosi attendevano: ridateci almeno i due scudetti. Ovviamente è presto per stabilire che i bianconeri hanno 29 scudetti anziché 27, ma ci sono buone speranze.
Intanto carta canta, e Franco Zavaglia, Davide Lippi, Francesco Ceravolo e Pasquale Gallo, per i quali erano stati chiesti dai 3 anni e mezzo fino a18 mesi di reclusione dal pm Palamara, sono stati assolti perché, secondo i giudici, non c’è stato alcun reato. Infatti i Moggi (Luciano e Alessandro) sono stati condannati alla reclusione soltanto per reati personali e non di associazione, e cioè minacce e violenza privata. Ma i due ex boss della Gea possono star tranquilli. In primo luogo hanno già dichiarato di voler ricorrere in appello, dove sono sicuri che anche quell’unico anno e pochi mesi che gli è stato assegnato verrà eliminato; in secondo luogo rientrano tra i beneficiari dell’indulto; infine, anche senza l’indulto, grazie alle attenuanti generiche non avrebbero mai messo un piede in una galera italiana.
I loro guai, secondo la sentenza di ieri, non hanno nulla a che fare con la Juventus, che in tutta la vicenda ha pagato il prezzo più grosso, rimettendoci molto di più dei presunti responsabili. Intanto Cobolli Gigli ha deciso di attendere che la giustizia faccia il suo corso, ma ha già fatto sapere che se anche negli altri gradi del processo l’associazione a delinquere verrà esclusa, chiederà che i due scudetti vengano restituiti alla sua Juventus. E a Moratti adesso chi glielo dice?
Gioia Bò 9 Gennaio 2009 il 11:16
… e chi glielo dice ai tifosi bianconeri che, scudetti persi a parte, sono stati costretti a subire gli sfottò di mezza Italia per un anno intero?
Marco Mancini 9 Gennaio 2009 il 11:51
bè almeno questo è stato salutare. La Juve è diventata una squadra simpatia, mentre prima di andare in serie B era la squadra più odiata da tutti!
Gioia Bò 9 Gennaio 2009 il 12:04
Sicuramente, ma non credo che i tifosi bianconeri baratterebbero un anno di serie B per un chilo di simpatia in più… In fondo, nel calcio l’antipatia è simbolo di successo 🙂
soloparolesparse 9 Gennaio 2009 il 12:35
Nel calcio simpatia e vittorie sono inversamente proporzionali.
Ergo: molto meglio essere antipatici…
miki foggia 10 Maggio 2010 il 17:18
Scudetto 2006, la Figc decide
prima del prossimo campionato
Vacanze rovinate per il superprocuratore Stefano Palazzi e i suoi investigatori: prima che inizi la prossima stagione calcistica (quindi, al più tardi, entro il 20 agosto), dovranno emettere un verdetto su Calciopoli-2 e su quello scudetto del 2006 tolto alla Juventus e assegnato (da Guido Rossi) all’Inter . Dovrà volare, Palazzi, perché i tempi sono ristretti: ha chiesto ufficialmente alla procura di Napoli le nuove intercettazioni (74, per ora), prodotte dalla difesa di Luciano Moggi. Non le avrà prima di metà giugno perché è probabile che il mandato alle trascrizioni venga dato al perito del tribunale solo l’11 di maggio (a proposito: Ancelotti martedì prossimo non sarà a Napoli) e il perito avrà bisogno di almeno un mese di tempo. Così il lavoro di Palazzi e c., con relativi interrogatori ai tesserati, potrà iniziare solo a metà giugno: ma intanto gli 007 della procura si sono già fatti un’idea di quanto uscito sui giornali e sui siti. Molte intercettazioni sono note, ormai. Giancarlo Abete, n.1 della Figc, è persona prudente ma perbene: mai, nella sua lunga carriera, un’intercettazione che lo riguarda (forse è un merito…).
Ha chiesto a Palazzi “chiarezza” ma ha anche detto che “i comportamenti illeciti si prescrivono, quelli morali no”. Attenzione, è una frase importante: questo significa che comunque Palazzi dovrà fare chiudere l’inchiesta su Calciopoli-2, dando una verdetto. Di assoluzione, o di colpevolezza. Poi, se è i fatti sono avvenuti prima del 30 giugno 2005, sono prescritti (a meno che ci sia reiterazione, come sostengono alcuni legali). Resterà però un giudizio morale. Quindi, è inutile nascondersi dietro la prescrizione: una sentenza, comunque, ci sarà. Così come verrà presa, sempre entro l’estate, una decisione sullo scudetto 2006: qui non esiste nemmeno l’alibi della prescrizione. Palazzi e c. dovranno valutare le telefonate di Moratti e Facchetti. Di pura cortesia sembrerebbero quelle di Moratti con Bergamo mentre bisognerà valutare che “peso” avevano le parole di Facchetti quando parlava con l’arbitro De Santis prima di una partita (proibito, anche a quei tempi, e non solo adesso…) e quando consigliava Mazzei di mettere due arbitri preclusi nel sorteggio, in modo che per Inter-Juve uscisse Collina (poi, per la verità Inter-Juve fu diretta da Rodomonti e Collin andò ad arbitrare Chievo-Milan). Quelle chiamate vanno “pesate”, valutate. C’è stato da parte dell’Inter un comportamento “poco limpido”? Presto la Juventus potrebbe chiedere ufficialmente alla Figc che venga revocato quello scudetto al club nerazzurro, Bobo Vieri già la ha fatto. La decisione sullo scudetto 2006 sarà presa da Palazzi che poi passare le carte al consiglio federale.
Ci sono ancora tanti misteri in Calciopoli-2 che vanno chiariti in fretta e prima che parta la prossima annata. Mazzini, De Santis e Bergamo sono pronti ad essere sentiti dalla procura, lo stesso Moggi ha minacciato di denunciare la Figc per omessa denuncia se non riapre i processi. Mazzini è stato condannato a cinque anni conj proposta di radiazione senza essere mai stato sentito da Borrelli e c,. Bergamo parlava di griglie con tutti (“con Facchetti, Capello, Meani, Sacchi…”) ma la Figc allora si guardò bene dall’indagare. Ora dovrà farlo e in tempi relativamente rapidi.