L’ipotesi incredibile dell’amnistia, che davvero non era piaciuta a nessuno sin da subito per perdonare le società coinvolte nell’affare del calcio scommesse, è stata bocciata definitivamente già nella giornata di ieri. Secondo Federcalcio e Coni la giustizia, sia quella sportiva che quella ordinaria, devono andare avanti, perché non è detto che siccome sono molte le società ad aver sbagliato, possiamo perdonarle. Non sarebbe giusto nei confronti dell’Atalanta che è stata penalizzata, e sarebbe un incentivo a truccare nuove partite.
Ma facciamo un passo indietro per chi si sia perso qualche “puntata”. Ieri mattina il pm Di Martino che sta portando avanti l’inchiesta del calcio scommesse aveva ipotizzato un’amnistia per ripartire da zero nella vicenda, in modo da poter perseguire solo i reati penali e lasciando stare quelli sportivi, magari sperando in qualche “gola profonda” che, una volta liberatosi dal peso di qualche penalizzazione, potrebbe parlare e rendere più chiara la situazione agli inquirenti.
Ma immediatamente i vertici del calcio hanno bocciato l’iniziativa, e direttamente sia la Figc che Coni hanno voluto mettere in chiaro che chi ha sbagliato deve pagare, senza clemenza. Così i magistrati oggi hanno ripreso gli interrogatori, continuando ancora con Cristiano Doni che sembra uno dei fulcri intorno al quale giravano le scommesse, ed hanno anche annunciato che probabilmente entro la fine del campionato arriverrano nuove penalizzazioni per le squadre ed i calciatori coinvolti.
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