Amnistia? No grazie, anzi stanno per arrivare nuovi arresti. E’ quanto preannuncia il capo della polizia Manganelli che ha parlato di sviluppi nell’inchiesta calcio-scommesse, e a breve scatteranno le manette, anche per alcuni calciatori. Anche se non si fanno nomi per il momento, qualche idea c’è.
Il difensore del Bologna Daniele Portanova è ufficialmente indagato dalla procura di Bari per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, e sono finite sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti alcune intercettazioni tra lui e l’ex difensore dei pugliesi, oggi all’Atalanta, sui presunti “parenti” di Masiello che stavano arrivando in città e che dovevano essere “trattati bene”, ma che secondo gli investigatori sarebbero gli zingari pronti a truccare nuove partite.
LA DIFESA DI PORTANOVA – Al magistrato Portanova ha spiegato di non aver mai combinato alcuna partita, ma che ad ogni invito a farlo ha sempre risposto di no. Secondo il legale del calciatore, quando questi “parenti” sarebbero arrivati a Bologna, lui li avrebbe mandati via senza starli nemmeno a sentire, mentre secondo altre fonti pare che li abbia ascoltati ed abbia riferito il colloquio ad alcuni amici, ai compagni di squadra e ad un giornalista, anche se non è chiaro se fosse per raccontare l’accaduto o davvero per truccare Bologna-Bari che doveva finire con un over, ed in effetti terminò 0-4.
Altri calciatori che verranno ascoltati nei prossimi giorni sono Rickler del Chievo, Stellini del Bari e l’ex ds dei pugliesi Giorgio Perinetti. E mentre attendiamo i nomi degli arrestati, che tiri una brutta aria lo si intuisce dalle parole di Manganelli:
Abbiamo già individuato partite truccate con il coinvolgimento di tesserati. Ne stiamo individuando ancora altre. Ci saranno altri risultati. Possiamo uscirne, ma bisognerà capire che non vengono perdonati dagli organismi sportivi i tesserati coinvolti e non vengono perdonati dalla giustizia penale quelli che commettono reati. È una brutta storia.
Già, davvero una brutta storia.
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