Poteva essere una serata di festa per le quattro italiane impegnate nel ritorno del primo turno di Coppa Uefa, forti dei risultati positivi conquistati all’andata. Alla fine ci ritroviamo a commentare una vittoria quasi scontata (quella della Samp), una ottenuta correndo qualche rischio di troppo (quella del Milan), una conquistata solo ai calci di rigore, anche se ampiamente meritata (quella dell’Udinese) e la sconfitta del Napoli, chiamato all’impegno più gravoso (ma non impossibile) contro il Benfica.
Chi proprio non aveva problemi di risultato era la Sampdoria, partita da Genova con in tasca un 5-0 più che confortante. La gara di ieri contro il Kaunas si è trasformata in una specie di allenamento per gli uomini di Mazzarri, che hanno comunque voluto regalare ai propri tifosi la gioia della seconda vittoria in Coppa Uefa, rimontando il gol di Zelmikas con Fornaroli e Bonazzoli.
Anche il Milan partiva da un ottimo 3-1 ottenuto a san Siro, ma a Zurigo è stato messo spesso in difficoltà da una squadra che ha dimostrato di credere nei miracoli. E per fortuna che Shevchenko ha deciso di sbloccarsi al momento giusto (su assist di Ronaldinho), con un gol che ha messo fine alle speranze degli svizzeri.
L’Udinese non si aspettava certo di soffrire per 120 minuti prima di avere ragione di un Borussia Dortmund già battuto in terra tedesca per 2-0. La rimonta porta la firma di Hajnal, in gol a fine primo tempo (non senza responsabilità da parte di Handanovic) e a fine gara, quando si aspettava solo il fischio finale per dar inizio alla festa. E invece sono stati necessari i tempi supplementari (nettamente dominati dagli uomini di Marino) ed i calci di rigore, con due parate decisive del numero uno bianconero ed il gol della qualificazione nei piedi di Lukovic. Qualificazione sofferta, ma meritata.
Soffre e suda il Napoli, nella speranza di poter contenere le folate offensive di un Benfica costretto alla rimonta (3-2 nell’andata al San Paolo), ma alla fine deve inchinarsi e vede sfumare il sogno qualificazione. E dire che gli uomini di Reja hanno avuto la palla-gol più limpida del primo tempo, quando Zalayeta si è ritrovato a calciare un pallone che chiedeva solo di essere spedito in rete.
Ma l’inesperienza gioca brutti scherzi ed alla fine sono i portoghesi a passare il turno con i gol di Reyes e di Nuno Gomes. Polemico Lavezzi al momento della sostituzione, quando la gara era sull’1-0 e si poteva ancora tentare qualcosa per rimetterla in piedi. Ma ormai è inutile recriminare: il Napoli torna a casa deluso, ma con la consapevolezza di essere una delle più belle realtà del calcio italiano.