Un applauso per la Fiorentina. Alzi la mano chi, dopo la gara di andata con il PSV Eindhoven, sperava ancora nella qualificazione. A Firenze era finita 1-1, risultato scomodo contro una squadra ben più abituata all’Europa, ma gli uomini di Prandelli non conoscono cos’è la paura, e vanno ad Eindhoven a giocarsi il tutto per tutto.
Partono forte gli olandesi, ma già dopo pochi minuti Frey fa capire che non ce n’è per nessuno. Porta chiusa in faccia a Koevermans, e per il resto ci pensa un’attentissima difesa che non fa avvicinare più gli avversari. A quel punto salgono in cattedra Liverani e Montolivo che non danno punti di riferimento al PSV, ma soprattutto un grande Mutu che allo scadere del primo tempo segna il gol dell’1-0.
Nella ripresa agli olandesi sarebbe bastato un gol per andare ai supplementari, ma i viola entrano in campo ancora più convinti e decidono di prendere a pallonate il portiere avversario. Ma è sui contropiedi la differenza, come quello che, con due passaggi, mette Pazzini davanti a Gomes per il gol del 2-0, il portiere respinge e Mutu, ancora lui, ribadisce in rete, per il gol che manda alle semifinali la Fiorentina. A fine gara il PSV ha la possibilità anche di segnare il gol della bandiera, ma Frey, di solito protagonista, vuole riscattare una partita passata da spettatore, e decide di parare il rigore di Simons. Con questa Fiorentina nessuna squadra può far paura.
Sicuramente non possono farla i diretti avversari delle semifinali, i Rangers di Glasgow. Gli scozzesi avevano cominciato quest’annata in Champions League, ma erano capitati in un girone di ferro con Barcellona e Lione, dove peraltro erano riusciti pure a sfiorare la qualificazione. “Retrocessi” in coppa Uefa avevano fatto valere tutta la loro esperienza e qualità, fino all’andata con lo Sporting Lisbona, terminata 0-0. Ma nel ritorno diventa tutto facile perchè i portoghesi non si rendono praticamente mai pericolosi, e Darcheville trova il gol partita nella ripresa. Il 2-0 arriva al 93esimo, e dà appuntamento alla Fiorentina a fra due settimane.
L’altra semifinale vedrà lo Zenit di Sanpietroburgo, la vera sorpresa di questa coppa Uefa, affrontare la corazzata del Bayern Monaco. Mentre per i russi si è messa subito bene la qualificazione, battendo 4-1 in Bayer Leverkusen in Germania, e quindi l’1-0 per i rossoneri non ha cambiato niente; il Bayern se l’è vista davvero brutta ieri sera.
Al”andata la sorpresa Getafe era riuscita a bloccare sull’1-1 la capolista tedesca. Il ritorno era cominciato male per gli spagnoli, che dopo 5 minuti si trovano già in dieci per l’espulsione di De La Red. Ma nonostante lo svantaggio numerico il Getafe passa ugualmente in vantaggio con l’ex milanista Contra, e portano l’1-0 fino al novantesimo, grazie all’imprecisione degli attaccanti tedeschi. Ma all’ultimo minuto, nell’ultima azione disponibile, in cui anche Kahn si era portato in attacco, Ribery riesce a pareggiare e a mandare tutti ai supplementari.
Anzichè fare come succede di solito, in cui le squadre si chiudono e aspettano i rigori, è ancora il Getafe a soprendere. In 3 minuti gli spagnoli vanno in gol due volte, per un 3-1 che avrebbe steso un toro. Ma non i bavaresi, che si travestono da squadra operaia, e a testa bassa riprendono ad attaccare. Ed ecco che sale in cattedra il centravanti della nazionale Luca Toni, che nella ripresa va due volte in rete e pareggia i conti proprio allo scadere, per il 3-3 che fa andare avanti il Bayern.
I viola non hanno paura, ma di questo Bayern bisogna stare veramente attenti.