42 partite, 38 di campionato e 4 di Coppa Italia. Tanto è durata l’imbattibilità della Juventus targata Conte, prima di incontrare nell’atto finale della coppa nazionale il Napoli di Mazzarri. A trionfare sono i partenopei, scesi in campo con il coltello tra i denti, pronti a dimostrare di aver fame di vittorie e di voler regalare il primo trofeo ad Aurelio De Laurentiis.
Meglio il Napoli nel primo quarto d’ora, poi la Juve cresceva e prendeva le misure agli avversari, pur non riuscendo a creare troppe difficoltà alla difesa degli azzurri. Nella ripresa la Juve macinava gioco, ma il Napoli non rinunciava all’azione di rimessa e riusciva a guadagnare un calcio di rigore, puntualmente trasformato da Cavani.
Antonio Conte correggeva la mira, inserendo Vucinic e Pepe al posto di Del Piero (ultima gara in maglia bianconera) e Lichtsteiner. La Vecchia Signora chiudeva il Napoli nella propria metà campo, ma non riusciva ad impedire ad Hamsik di raddoppiare su azione di contropiede. Festa grane sotto il Vesuvio per una Coppa Italia attesa per troppi anni, delusione a Torino per la doppietta mancata, la decima Coppa sfumata e l’imbattibilità perduta proprio nell’ultima gara della stagione. Aurelio De Laurentiis è euforico:
Non è il mio primo trofeo mio, è il primo trofeo del Napoli, di una rinascista. In pochi anni abbiamo portato qualcosa a casa, Napoli è viva, Napoli sa essere campione del mondo dello sport.
Antonio Conte è rammaricato:
Arrabbiato per una sconfitta dopo 42 risultati utili consecutivi? Sì, perché non fa mai piacere perdere. Deve essere una partita che ci deve far crescere e ci deve far capire che dobbiamo sempre andare a duemila ed avere grandissima fame. Oggi forse il Napoli ha avuto qualcosina in più di noi. Resta poco da dire ai ragazzi, che hanno fatto un’annata straordinaria, ma oggi il Napoli ha fatto qualcosina in più. Siamo riusciti comunque a fare qualcosa di straordinario, cioè vincere il campionato. Ci abbiamo sempre messo intensità, cattiveria agonistica e voglia. Non eravamo in grande condizione fisica oggi, c’erano gli acciacchi di Vidal e Lichtsteiner, oltre all’infortunio di Chiellini. Resta il rammarico perché né io né io ragazzi volevamo perdere.
A voi il video della gara.
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