Partita bella, vera, emozionante dal primo all’ultimo dei 120 minuti di gioco. Il ritorno della semifinale di Coppa Italia tra Juventus e Milan ha regalato una splendida pagina di calcio, dopo i tanti veleni in scia al match di campionato. Il Milan partiva forte (con Ibrahimovic in campo, anche se influenzato), ma era la Juventus a trovare per prima la via della rete. A far esplodere lo stadio era capitan Del Piero, al suo secondo gol stagionale.
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Il Milan non mollava e nel corso della ripresa trovava il pari grazie ad un’incursione di Mesbah. Al minuto numero 81, poi, arrivava la perla di Maxi Lopez, che metteva in risalto i punti deboli della difesa juventina e freddava Storari. 1-2 il punteggio al termine dei 90 minuti e tempi supplementari necessari per decidere la prima finalista della coppa nazionale. La Juventus sembrava animata da nuovo vigore e metteva un paio di volte in seria difficoltà la difesa rossonera. Poi arrivava la magia di Vucinic, che lasciava partire un missile da distanza considerevole, non lasciando scampo ad Amelia.
Finisce 2-2 con la Juventus che attende in finale la vincente di Napoli-Siena (1-2 per i toscani nella gara di andata) e Milan fuori dalla coppa. Allegri è deluso dal risultato:
Sono contento per la prestazione. I ragazzi hanno fatto una buona partita. Abbiamo concesso gol sull’unica occasione loro nel primo tempo. Abbiamo subito gol poi nel primo tempo supplementare, ma resta una bella partita, ed ho ritrovato alcuni giocatori che era un po’ che non giocavano. Dispiace non andare in finale dopo una gara così, perché penso che abbiamo dato tutto quello che potevamo dare. Vucinic ha fatto un gran gol, dispiace non andare in finale e guardiamo avanti.
Alessandro Del Piero è al settimo cielo:
Questo passaggio del turno per noi significa tantissimo, siamo veramente orgogliosi. La rivalità con il Milan? È sempre stata così e penso sarà sempre così tra due società fantastiche. Io ce l’ho messa tutta, sono contento per il gol e per questa competizione. Il futuro? Mi attengo al presente, che è troppo bello.
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