Ottavi di finale di Coppa Italia.
Stadio Olimpico, Torino:
Juventus-Catania 2-0
Reti: 35’ pt Krasic (J), 9′ st Pepe (J)
Juventus e Catania contrapposte in terra bianconera per guadagnare su campo il passaggio del turno di Tim Cup. Entrambe nutrono forti motivazioni e grandi aspettative dalla competizione nazionale: per gli etnei l’obiettivo è quello di arrivare il più lontano possibile nell’ottica per cui vincere significherebbe, oltre che traguardo storico, conquista di una posizione in Europa. Per gli juventini, invece, specie in tempi di magra in cui le competizioni e i trofei messi in bacheca non si vedono neppure con il lanternino, anche la Coppa Italia acquista una importanza determinante.
Le due squadre, in realtà, sono reduci da un periodo opaco di risultati: per ciascuno dei due club, due sconfitte consecutive: contro Parma e Napoli la Juventus (sette reti subite a fronte di una marcatura all’attivo), contro Roma e Inter il Catania (impegni proibitivi che hanno fruttato tre reti fatte e sei sul groppone). Il mercato dovrebbe rinforzare entrambe le rose anche se fino a ora l’unica novità in entrata è quella evidenziata dai bianconeri che possono contare su Luca Toni.
Turn over da parte degli allenatori? Come accaduto nel corso delle due sfide di ieri (qualificate Palermo e Inter), solo in parte: Giampaolo rinuncia a diversi titolari ma ritrova Augustyn, fuori dallo scorso aprile per la rottura del crociato, il cui rientro fa il paio – in termini di notizie piacevoli – con quello atteso di Gianluigi Buffon, che torna a difendere i pali della porta bianconera dopo uno stop che dura da inizio stagione. Catania con Antenucci in attacco; Delneri si affida alla coppia composta da Toni (non in buone condizioni) e capitan Del Piero. La squadra vincitrice se la vedrà contro la vittoriosa del derby tra Roma e Lazio.
Primi affondi tra il 5’ e il 6’: il primo a provarci è Delvecchio ma il colpo di testa si spegne alto sulla traversa; replica di Felipe Melo con conclusione al volo da fuori area, palla a lato. Crescono i bianconeri, non molla il Catania: al 17’, tuttavia, la maledizione che colpisce da qualche mese le punte locali si manifesta nuovamente e costringe Toni al cambio. Entra Aquilani ed è l’ex giallorosso a rendersi pericoloso al 22’: serve il miglior Campagnaro. Al 26’ Marchisio alza un pallonetto e trova ancora Aquilani solo davanti al portiere: da dimenticare il tocco del centrocampista. La pressione dei padroni di casa porta al gol del vantaggio: è il 35’ quando Del Piero si libera di Augustyn, e imbecca sul secondo palo Krasic. Piatto destro vincente.
Nella ripresa immediata la novità di Grygera al posto di Grosso mentre il Catania riprende con gli stessi elementi che hanno concluso la prima frazione. Il tempo di una palla gol sfumata dopo un buon dialogo tra Aquilani e Pepe prima del raddoppio juventino: è il 9′ quando Del Piero calcia un angolo, Chiellini prolunga di testa sul secondo palo e Pepe insacca senza difficoltà. Tra il 10′ e il 20′ è Del Piero show: il 10 va anche a segno ma l’arbitro nega il gol per off side. Il controllo del match da parte dei locali è lineare: etnei pericolosi solo nel finale, quando prima Antenucci e poi Delvecchio mancano il gol per centimetri. C’è il tempo per assistere a un intervento miracoloso di Buffon che nega a Pesce la gioia della rete con una deviazione in tuffo e per concedere a Del Piero la meritata standing ovation. Il triplice fischio trascina la Juve ai quarti.
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