Ottavi di finale di Coppa Italia.
Stadio Giuseppe Meazza di San Siro, Milano:
Inter-Genoa 3-2
Reti: 15’ pt e 43’ pt Eto’o (I), 8′ st rig. Kharja (G); 14′ st Mariga (I), 47′ st Sculli (G)
Non c’è il due senza tre. E’ un detto proverbiale che Leonardo, neo allenatore dell’Inter, spera di far suo in occasione della terza uscita con la squadra nerazzurra (la seconda a San Siro). Non è più campionato, non è ancora Champions League ma la coppa Italia che agli ottavi prevede la formula “dentro o fuori” merita di essere interpretata con la massima concentrazione per almeno due motivi.
Il primo è che l’Inter ne è detentore avendola conquistata lo scorso anno ai danni della Roma; il secondo è legato all’inevitabile trascorso stellare dei nerazzurri che, anche grazie alla conquista della Tim Cup, poterono portare a compimento uno storico triplete. Di fronte ai padroni di casa il Genoa non così spigliato dell’ultimo periodo a cui è venuto meno anche il riferimento offensivo dal momento in cui Luca Toni ha raggiunto l’accordo con la Juventus per il prossimo anno e mezzo. Nonostante ciò, Ballardini non ha alcuna intenzione di deporre le armi senza giocare i 90’ e, specularmente all’omologo Leonardo, ricorr al turn over solo in parte.
Tra i padroni di casa difesa affidata alla coppia centrale composta da Ranocchia e Materazzi con Maicon e Santon ad agire sulle fasce. In mediana agiscono Zanetti, Mariga, Cambiasso e Muntari; attacco sui piedi di Pandev ed Eto’o. Rossoblu schierati con la retroguardia composta da Rafinha, Criscito, Dainelli e Moretti; centrocampo con Kucka, Kharja e Veloso; il tridente è composto da Rudolf, Jelenic e Boakye.
Quindici minuti di assestamento – con gli ospiti in grado di macinare gioco e smistare palloni ma incapaci di offendere dalle parti di Castellazzi – prima che i locali passino in vantaggio. E’ il 15’, Muntari crossa dalle parti di Eto’o che intercetta palla in maniera fortunosa e si incunea tra Criscito e Moretti. Il tocco di punta del centravanti spiazza Scarpi. Ancora il camerunense, poi Rudolf e Muntari animano la parte centrale della prima frazione senza riuscire a legittimare la manovra corale dei rispettivi club. In forma come lo abbiamo lasciato, Eto’o torna decisivo al 43’: il cross è stavolta di Maicon, la punta anticipa Moretti e conclude al volo di destro. Per Scarpi nessuna possibilità di intervento.
La gara pare compromessa, per i Grifoni, già all’intervallo e la ripresa si annuncia di gestione e amministrazione solo per i nerazzurri. Il Genoa, in ogni caso, non molla la presa facilmente e parte all’assalto del fortino locale con tempestività: al 6’ Boakye si arrende alla respinta di Castellazzi; due minuti dopo ranocchia stende Rudolf. E’ rigore e Kharja non sbaglia: palla da una parte e Castellazzi dall’altra. Match riaperto. Per quanto? 6′, il tempo che Maicon tagli un angolo per la testa di Mariga e che il centrocampista – ottimo stacco – indovini l’angolo. Non è finita perchè il Grifone attacca, e trova il gol dopo diversi tentativi nel recupero con una zuccata di Sculli. Finisce così 3-2, Campioni d’Italia avanti ai quarti ma con un po’ troppa fatica…
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