Seconda gara del girone B valevole per la coppa America 2011
Paraguay-Ecuador- 0-0
Il tabellino:
Paraguay (4-3-3): Villar; Piris, Da Silva, Verón, Aureliano Torres; Barreto (36′ pt Vera), Ortigoza, Riveros; Estigarribia, Santa Cruz (36′ st Zeballos), Barrios (28′ st Valdèz). All. Rueda
Ecuador (4-4-2): Elizaga; Reasco, Araujo, Erazo, Ayoví; Valencia (1′ st Arroyo), Noboa, Castillo, Méndez (35′ st Quiroz); Benítez, Caicedo. All. Martino
Paraguay – Ecuador 0-0
Centrocampo a quattro con Valencia, Noboa, Castillo e Méndez messi a disposizione del duo di attacco composto da Benítez e Caicedo: Martino opta per un Ecuador dal modulo coperto non solo per il timore (giustificato) di un Paraguay sempre temibile ma anche per via del fatto che i risultati sorprendenti delle prime gare (con le big costrette al pari da formazioni sulla carta abbordabili) mette nelle condizioni di non trascurare alcun pericolo. Di contro, Rueda non rinuncia allo schieramento spiccatamente offensivo e, davanti al trio di mediana formato da Barreto, Ortigoza e Riveros mette tre punte. A Estigarribia, Santa Cruz e Barrios il compito di fare i satanassi nell’area ecuadoregna.
A fare la gara, fin dalle prime battute, è il Paraguay che, oltre a far girare palla in maniera lineare riesce a tenere gli avversari schiacciati nella propria metà campo. L’Ecuador fatica a replicare e si difende come può: prima occasione paraguayana al 12′, quando Barrios, entrato in area si perde in un dribbling di troppo e non riesce a chiudere la manovra. Il cannoniere si danna e tiene in apprensione la retroguardia avversaria.
Un minuto dopo, ancora gli uomini di Rueda in avanti: fuga di Estigarribia sulla sinistra con ottimo assist per Barreto che calcia da fuori area e impegna severamente Elizaga. L’estremo trentanovenne diventa protagonista indiscusso della fase centrale della prima frazione respingendo le conclusioni di Santa Cruz (17′) e Barrios (20′). Occorre attendere fino al 27′ per assistere alla prima vera palla gol dell’Ecuador: Benitez raccoglie il pallone da Caicedo e si libera di due avversari per poi sciupare tutto davanti a Villar che non si lascia ipnotizzare. E’ l’ultimo sussulto della prima frazione.
La ripresa si apre con l’Ecuador senza Valencia: la partita del mediano è durata 45, insufficienti, minuti. I compagni, in ogni caso, danno fin da subito l’impressione di voler interrompere il predominio territoriale dei paraguayani: al 2′ Méndez libera Caicedo, il tiro della punta è debole e centrale.
Cinque minuti dopo ancora Caceido alla conclusione: colpo di testa, palla alta di poco. La gara diventa piacevolissima: al 10′ Estigarrabia fa tutto da solo e conclude di sinistro, fuori di poco. Replica del Paraguay: al 15′ Elizaga è ancora miracoloso nella respinta sul colpo di testa di Santa Cruz. Un consiglio ai club italiani in cerca di rinforzi: questo Santa Cruz (a patto che le condizioni fisiche siano accettabili) e un Estigarrabia straripante come visto in tale circostanza farebbero comodo a più di una squadra.
Al 30′ il neoentrato Haedo Valdèz sfiora il vantaggio: bel lavoro di preparazione, pessima scelta al momento del tiro, visto che preferisce servire al centro dove non c’è nessuno a raccogliere. Nel finale i ritmi calano in maniera notevole. Nonostante l’elevato tasso atletico, la gara termina a reti inviolate: finora, una coppa poco promettente nella quale si annoverano tre sole reti in quattro gare.