Un pezzo di Serie A è scesa in campo ieri sera (o sarebbe meglio dire stanotte) per la Coppa America. Su un campo infatti hanno giocato Isla, Sanchez ed il quasi “italiano” Vidal, inseguito da Juventus, Inter e Napoli, sull’altro Muslera, Cavani, Vargas, Hernandez e l’ex bianconero Caceres. E qualcosa è cambiato rispetto alle scorse gare: sono arrivati finalmente gol e spettacolo.
Cominciamo con Cile-Messico, con i ragazzi di Borghi guidati dalla loro stella Sanchez. El Nino Maravilla incanta con le sue giocate, ma non è determinante sotto porta, forse perché i messicani, ben lontani da quella nazionale che dominava il Continente americano decenni fa, fa muro davanti alla sua porta. Ed il catenaccio dei verdi funziona, visto che dopo essersi difesi per tutto il primo tempo, negli ultimi minuti riescono a passare in vantaggio con Araujo che approfitta di un posizionamento poco felice del portiere avversario.
Nella ripresa però il Messico rinuncia persino al contropiede e si barrica in difesa. Scelta poco saggia perché con giocatori del genere prima o poi si va sotto, e così accade. Nell’arco di 6 minuti, dal 22′ al 28′ della ripresa infatti, i cileni segnano due volte con Paredes e proprio Vidal, la cui quotazione ora, come per Aguero, balzerà verso l’alto. I rossi sudamericani vanno vicini anche alla terza rete, ma il 2-1 è sufficiente per garantirsi il primo posto nel girone.
Un girone tosto, che vedeva l’Uruguay come favorita, ed invece, almeno per ora, la squadra del trio delle meraviglie Cavani-Forlan-Suarez, dovrà accontentarsi di appena un punto. Il Perù infatti è squadra solida, e si rivede in campo anche il miglior Vargas, dopo una stagione travagliata, che disputa un buon secondo tempo. Fa invece molto lavoro sporco Cavani, che lascia il ruolo di ariete a Suarez, e va a prendersi i palloni dal centrocampo. Di certo non un ruolo che gli sta a pennello, ed infatti arranca per tutta la partita.
Ad andare per primi a rete sono i calciatori peruviani, con un contropiede finalizzato da Guerrero che mette anche a sedere Muslera prima di depositare a rete. Il pari arriva all’ultimo secondo del primo tempo e lo realizza Suarez con una deviazione su cross di Lodeiro. La ripresa è più agonistica ma meno spettacolare. Si registra solo un’occasione a testa, e l’impressione è che, per assistere al vero spettacolo che solo le nazionali sudamericane sanno regalare, bisognerà attendere il secondo, se non il terzo turno.