Copa Libertadores al Corinthians

di Redazione 1

Ci aveva provato con grandi nomi come Adriano e Ronaldo ma gli era sempre andata male. Ora che ha deciso di schierare dei giovani interessanti o “vecchi” con voglia di far bene ha vinto la Copa Libertadores, la Champions League del Sudamerica. Stiamo parlando del Corinthians, squadra brasiliana di San Paolo, che mette per la prima volta nella sua storia il trofeo Continentale più importante in bacheca.

In finale ha battuto ieri sera (notte in Italia) il Boca Juniors, stra-favorito non fosse altro per i nomi, primo fra tutti l’ex del Barcellona Riquelme, e per il blasone visto che se avesse vinto avrebbe superato il Milan nella classifica dei club più titolati del mondo. Ed invece ha vinto la compattezza della squadra brasiliana rispetto ad una serie di buoni solisti ma che si fanno la guerra nello spogliatoio l’uno con l’altro.

 SUPER-EMERSON – Mattatore della serata è stato Emerson Marcio Passos de Albuquerque, calciatore qatariota ma di origini brasiliane che per una volta ha insegnato calcio ai brasiliani puri. Da noi è quasi sconosciuto, e molto probabilmente rimarrà tale visto che ha quasi 34 anni e zero talento, ma dalla sua ha molta forza e tenacia, come hanno dimostrato le due reti di ieri sera, una di opportunismo e l’altra segnata dopo una cavalcata di 50 metri in cui ha scartato persino il portiere.

Emerson si era messo in luce anche nella semifinale quando con il suo gol ha eliminato i super favoriti del Santos di Neymar e Ganso, ed ha dimostrato che il talento non è tutto, ed il calcio è bello proprio perché è imprevedibile. Anche perché il Corinthians ha ben pochi fuoriclasse nella sua rosa. Buona notizia dunque per il Chelsea che a dicembre nella fase finale del Mondiale per Club troverà forse la squadra meno forte nel girone sudamericano. Ma dopotutto anche il Chelsea, rispetto al Bayern Monaco, al Real Madrid e al Barcellona che erano arrivate alle ultime fasi, non è che sembrava poi così superiore.

Photo Credits | Getty Images

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