A Milano lo chiamavano (scusate se non è scritto perfettamente) “El segna semper lu“, in dialetto milanese “il segna sempre lui”, perché c’è stato un periodo, tra il ’95 ed il 2000, in cui con le maglie di Inter e Milan segnò tantissimo, e soprattutto tanti gol decisivi. Considerato uno dei migliori attaccanti italiani però, stranamente non conosce mai la nazionale, e viene velocemente dimenticato quando nello scenario italiano compaiono fenomeni come Ronaldo e Zamorano nell’Inter e Bierhoff, Leonardo e Shevchenko nel Milan.
Forse questo essere messo in secondo piano dietro questi grandi calciatori l’ha un po’ limitato, ma non si può certo dire che Ganz abbia avuto una carriera minore. Nonostante abbia cambiato 14 volte maglia in 20 anni di carriera, ci si ricorda soltanto di quelle delle milanesi, e della promozione ottenuta con l’Ancona. Ma poi è scomparso dai nostri campi e dalla mente dei tifosi.
Numerosi guai fisici lo hanno limitato dopo l’esperienza con il Milan, e quindi, dopo aver fatto la spola tra serie A e B con numerose squadre, a 37 anni tenta la sua unica esperienza all’estero, con il Lugano, e poi scende fino nei semi-dilettanti della Pro Vercelli, squadra in cui chiude la carriera due stagioni fa. Dopo quell’esperienza, a quasi 40 anni, capisce che il pallone non fa più per lui nel senso di calcio giocato, ma l’idea di fare l’allenatore lo stuzzica, ed allora nella stagione successiva viene ingaggiato dalla Masseroni Marchese, una scuola calcio del Milan, in cui si ritrova ad allenare dei ragazzini, i futuri campioncini della sua ex squadra.
Ma difficilmente uno che ha segnato 150 gol nella sua carriera si può accontentare di allenare dei tredicenni. Per questo al sito internet Fcinternews.it ha ammesso di voler diventare un allenatore professionista, e di aver intenzione di iscriversi al master per tecnici di Coverciano per
provare la guida di una vera squadra.
Di certo l’esperienza non gli manca, e la forza di volontà neppure. Glielo auguriamo di tutto cuore.
fdb 16 Marzo 2009 il 13:36
La Pro Vercelli non è di semi dilettanti ma Professionisti in quanto gioca in Lega Pro
Marco Mancini 16 Marzo 2009 il 19:20
stagione 2006/2007, maurizio ganz giocava nella pro vercelli in serie C2 (allora si chiamava ancora così), serie appena superiore alla serie D (che si chiama anche serie dilettanti).
inoltre i calciatori che giocano nella Lega Pro, vecchia serie C, sono detti semi-professionisti, che equivale a dire semi-dilettanti. Per un principio matematico, cambiando l’ordine degli addendi, il risultato non cambia 😉
Fabio 22 Agosto 2009 il 10:09
Caro amico,
solo ora incontro per caso questo tuo curioso post.
Forse era meglio dire :cambiando l’ordine dei fattori…non addendi, ma noto tante inesattezze nel tuo pur breve scritto che tralascio, e vado oltre.
La vecchia C2, ora Lega Pro seconda divisione, era già composta di professionisti…se vuoi chiamarli semi-dilettanti mi va bene…rendono proprio poco, ma il termine contrattuale, credimi amico mio, è di professionisti.
Sono ed erano inquadrati come tali.
Su questo ti sfido a cercare qualsiasi rampone per arrampicarti sui vetri…non si cambia l’evidenza della realtà.
Quanto al tiepido Ganz…meglio stendere un pietoso velo.
Il suo desiderio di terminare la carriera nella gloriosa Pro Vercelli (forse non lo sai ma giocare con le “bianche casacche” è un onore) fu ricambiato con piacere. Per converso il povero Ganz giocò peggio per tutto l’anno … e davvero fece pena. Non mi aveva lasciato impressionato mai, in realtà, nemmeno quando giocava in serie A: Maurizio Ganz non è mai stato ciò che si dice un fuoriclasse.
Tornando alla Pro Vercelli ti invito a leggere un po’ di storia del calcio italiano: scoprirai così che alla Pro sono stati assegnati 7 scudetti, che il derby piemontese è stato a lungo Pro Vercelli – Juventus, che la “Bianca Signora” è gemellata con squadrette quali Real Madrid, Liverpool, Manchester United, Porto, Ajax.
Ne ho saltate molte.
Ecco, per finire in allegria, visto che Ganz è di Tolmezzo, alla luce dei tuoi strafalcioni, ti do un consiglio del Triveneto :”Prima de parlar…tase”!
Ciao.
Marco Mancini 22 Agosto 2009 il 13:26
caro fabio, tralascio la tua provocazione sulla frase dei fattori (perché di questo si tratta) e passo oltre, perché preferisco parlare di calcio.
La C2 è classificata come campionato professionistico perché non esiste la classificazione “semi-professionistico”. Ho usato questo termine perché è come dire “cadetto” per il campionato di serie B, si tratta di un sinonimo, non di un modo per “declassare” un torneo.
Per quanto riguarda la Pro Vercelli, per la quale mi sembri un tifoso sfegatato, e mi fa piacere, non mi sembra di aver mai parlato male della tua squadra. Dire che OGGI gioca nei campionati semi-professionistici non significa negare il passato glorioso di una squadra che, come giustamente ricordi tu, ha vinto 7 scudetti. Il problema è che non possiamo di certo considerarla una grande squadra, visto che ormai non gioca in serie A da prima della seconda guerra mondiale! Ma siccome ogni club merita rispetto, specialmente se ha vinto tanto in passato, puoi star sicuro che il mio intento non era di offendere nessuno, ed anzi, ribadisco che non mi sembra di aver espresso parole che possano aver leso la dignità di nessuno.
Spero comunque che tornerai a trovarci.
ciao
Fabio 23 Agosto 2009 il 11:40
No, non ci siamo.
Ti stai arrampicando sui vetri nuovamente.
Se tu dici ad un calciatore della Lega Pro seconda divisione che è un “non professionista”… esattamente come quando era in quella C2 che non esiste più, quello ti mangia.
Non so se hai presente la differenza di peso contrattuale che sussiste fra un dilettante ed un professionista…non credo.
Quindi se vuoi continuare in questa querelle fai pure.
Purtuttavia la C2 era (come oggi la seconda divisione LEGA PRO) composta da professionisti, ovvero si trattava, e si tratta, della quarta ed ultima serie professionistica.
Non è un sinonimo dire semi-professionista ad un professionista.
E’ semplicemente un errore.
Io posso chiamare la Serie A … Serie Baubau, e dire che purtroppo tale classificazione non esiste (quella Baubau, intendo).
Ricordi?Questa è tua: La C2 è classificata come campionato professionistico perché non esiste la classificazione “semi-professionistico”.
Se vuoi continuare l’arrampicata vitrea fai pure: la verità inoppugnabile è che la C2, come ora la Lega Pro seconda divisione, era ed è una serie professionistica…non semi…
Tutto qui.
Quanto alla gloriosa Pro, la Pro Vercelli…tu continua pure a non reputarla una grande squadra.
In Inghilterra, dove di Calcio qualcosa masticano, nella bacheca delle grandi squadre, per esempio al Man U Museum, c’è una maglia bianca.
So che non l’hai mai vista, ma fidati.
Sotto c’è scritto: Pro Vercelli Great Team (bianci leoni). Sì, hanno scritto proprio “bianci” e non bianchi.
Ma che vuoi fare?
Gli inglesi sono gente strana.
Ciao.
Nicola 2 Ottobre 2009 il 12:29
io tifo per marco mancini…
Fabio, sei peggio degli interisti; con te non si può parlare.. Sembra che tifi per il Barcellona..
E poi scrivi come scriveva Dante.. siamo nel 2009, ciccio!
Anonimo 3 Novembre 2009 il 23:47
@ Nicola:
Il problema è che qualcosa di calcio io capisco.
Tu evidentemente no…
La lingua italiana prevede tre puntini di sospensione.
Nemmeno in questo sei ferrato…”ciccio”…
Ma tu tifi per Marco Mancini…la lingua italiana prevede la maiuscola…
Di’ la verità…tu Dante non l’hai mai aperto…
Da come scrivi direi che sei più vicino tu al catalano.
Vuoi vedere che tifi anche per il Barcellona?
PS No, tu sei interista…si comprende da come sbagli le entrate.
memt 1 Novembre 2010 il 15:11
grande giocatore ganz
Paolo 14 Novembre 2010 il 00:36
Post Scriptum si abbrevia in P.S.