Di lui ci si ricorda quasi esclusivamente per il mondiale dell’82. Il suo nome è spesso associato a quell’immagine bellissima dei Mondiali di Spagna, mentre alzava quella coppa che all’Italia mancava da 40 anni, e che sarebbe mancata per oltre 20. A lui spesso è stato associato anche l’appellativo di portiere più forte della storia insieme a Lev Yashin, ed anche il record di diventare campione del mondo a 40 anni.
Ma di Zoff ci si ricorda molto poco della carriera dopo aver appeso gli scarpini al chiodo. Ad esempio ci si ricorda spesso che ha allenato l’Italia nello sfortunato Europeo del 2000, ancora meno che ha allenato la Lazio complessivamente per 7 anni, e saranno in pochissimi a ricordare che ha occupato anche la panchina di Juventus e Fiorentina. Ma poi, che fine ha fatto?
Ogni tanto si sente dire: “Zoff ha detto questo, Zoff ha detto quest’altro” su testate giornalistiche tra le più disparate. E probabilmente in molti si aspettano che da un momento all’altro venga convocato da qualche club per riprendere quella carriera da allenatore interrotta 4 anni fa. Ed invece, deluderemo i suoi fans, ma alla veneranda età di 67 anni Dino Zoff è un tranquillo pensionato con il vizio di rilasciare ogni tanto qualche commento sul calcio che vede oggi dall’esterno.
A suo parere, come dichiarato a Radio Gol qualche mese fa, non è stato lui stesso a scegliere di lasciare il calcio, ma lo hanno estromesso perché uno fuori dagli schemi, responsabile di
uno di quei gesti che non ti perdonano.
Il gesto a cui si riferisce sono le dimissioni presentate dopo l’eliminazione dall’Europeo giocato in Olanda e Belgio, un torneo molto positivo, in cui la sua nazionale perse al golden gol dopo essere stata raggiunta nei minuti di recupero in finale contro la Francia. Una sconfitta con onore, che non andò giù al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che lo criticò duramente sulla televisione pubblica. Una critica immeritata a cui Zoff reagì con le dimissioni. Intanto aveva già trovato l’accordo con la Lazio, ma forse quel gesto pesò molto sul proseguio della sua carriera, tanto che sia l’esperienza sulla panchina biancoceleste che quella di 4 anni dopo alla guida della Fiorentina si conclusero molto in fretta. Oggi si gode la sua bella e meritata pensione da campione del mondo.
pasquale 3 Marzo 2009 il 20:53
onore al grande zoff ed al mitico giaguaro, sara’ che sono cresciuto ai tempi del pallone in bianco e nero a pentagoni, ma oggi mi fa veramente rabbia sentir dire che un portiere quando para con i piedi ha fatto un intervento strepitoso e al grande garellik all’anagrafe claudio garella non hanno mai risparmiato critiche e sberleffi!!! ma il dio calcio e’ grande ed essere riuscito a vincere 2 scudetti in citta’ che molto probabilmente non lo vinceranno piu’ ed essere stato scelto dal dio del calcio maradona come saracinesca per la propria squadra , vale piu’ di tanti trofei vinti da portieracci d’occasione osannati solo perche’ oggi con la pay tv anche i broccoli sono rose!!!!
Martin 7 Maggio 2012 il 11:32
Perfavore ragazzi vorrei sapere come contattare ZOFF (e-mail ,, telefono ecc.) almeno un recapito . . grazieee
Franco 2 Dicembre 2017 il 08:06
I
Franco 2 Dicembre 2017 il 08:09
Rispondo a Martin,posso aiutarti,come contattarti, non posso rendere pubblico una cosa di un grande e riservato come Dino.