Champions League prima giornata girone A
De Grolsh Veste, Olanda
Twewte-Inter 2-2
Reti: 13′ Sneijder (I), 20′ Janssen (T), 30′ aut. Milito (I), 41′ Eto’o (I)
Samuel Eto’o nuovamente dirompente, Diego Milito che si sblocca ma sbaglia porta (sua l’autorete del momentaneo 2-1 locale), Inter stile triplete solo per tratti della gara, quando la manovra nerazzurra ha dato l’impressione di essere ancora fluida e implacabile. Per il resto, la formazione olandese allenata dall’ex estremo Preud’homme assolve bene il proprio compito: prima frazione di gioco aggressiva alla ricerca del gol, seconda parte di gara contenuta e con l’intento di addormentare il ritmo.
L’esordio di Rafa Benitez in Champions League sulla panchina dei campioni d’Europa poteva andare meglio ma ciò non significa che la prestazione sia da buttare. Della strepitosa prova del camerunense (in attacco, in difesa, sulla fascia, a centrocampo: ovunque) si è detto, dei meccanismi da rodare di un reparto mediano in cui l’ex Liverpool continua a dare fiducia a Mariga lo si dice ora, di un Walter Samuel croce e delizia (interventi da campione alternati a errori grossolani) pure.
L’undici ospite parte nella maniera in cui ci si aspetta: dopo aver impiegato poco a prendere le misure agli avversari, il principale candidato al Pallone d’Oro 2010 – Wesley Sneijder – porta in vantaggio i suoi: è il 13′ quando Milito calcia a rete, Mihajlov respinge e l’olandese ribatte in gol. La strada sembra in discesa, invece l’orgoglio locale, sommato a un pizzico di fortuna e alla rilassatezza nerazzurra, consente ai padroni di casa di ribaltare il risultato.
Al 20′ la prodezza di Janssen – in rete direttamente da calcio di punizione che si infila all’incrocio – e al 30′ l’autogol di Milito – che devia alle spalle di Julio Cesar sugli sviluppi di un corner battuto dal Twente – vanificano il tap in di Sneijder. Il portiere brasiliano è impeccabile a respingere le conclusioni locali e la premiata ditta Milito – Eto’o confeziona il pari a 4′ dallo scadere dei primi 45′: sponda dell’argentino, conclusione vincente dal limite dell’area dell’ex Barcellona.
Nella ripresa il match cala di intensità ma quando i nerazzurri affondano, creano scompiglio: del neoentrato Coutinho (conclusione a colpo sicuro respinta miracolosamente dalla retroguardia di casa) l’occasione più ghiotta. Il pareggio rispecchia l’andamento della partita e non scontenta – tutto sommato – nessuno. Unici cartellini gialli ai danni di Douglas e Maicon.
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