Prova di forza del Bayern Monaco, che dimostra di volere a tutti i costi la sua terza finale di Champions League in quattro anni, infliggendo una dura lezione ad un Barcellona spaesato e mai così umiliato negli ultimi anni. I bavaresi piazzano quattro sberle sonore sulla faccia dei blaugrana, chiudendo (a meno di clamorosi ribaltamenti) già dall’andata il discorso qualificazione.
Sin dai primi minuti di gioco il Barcellona tentava di fare il suo gioco, con il solito, stressante possesso palla. Il Bayern Monaco non si lasciava intimidire e già al minuto numero 25 piazzava il primo colpo: Robben crossava, Dante sbagliava il colpo di testa, consentendo a Muller di infilare alle spalle di Valdes e facendo letteralmente esplodere l’Allianz Arena. Gli ospiti riprendevano il controllo del gioco, ma le occasioni da gol latitavano dalle parti di Neuer.
Nella ripresa gli spagnoli entravano in campo decisi a ribaltare il risultato, ma arrivava puntuale il secondo schiaffo. Stavolta Muller si trasformava in uomo assist, fornendo al cannoniere Gomez la palla del doppio vantaggio. Un duro colpo per il Barça, che non alzava bandiera bianca, pur non trovando spiragli di fronte all’arcigna difesa bavarese. Il colpo del 3-0 arrivava al minuto numero 28 della ripresa, quando Robben si ritagliava un momento di gloria personale, mettendo in crisi la difesa degli ospiti.
Finita qui? No, perché qualche minuto più tardi, uno degli eroi del mondiale sudafricano, Thomas Muller, vestiva nuovamente i panni del bomber, chiudendo di fatto il discorso qualificazione. Quattro a zero il risultato finale di fronte ad uno stadio che non avrebbe mai osato sperare in una prova così convincente dei propri beniamini. Troppo Bayern per il Barcellona, che ora ha bisogno di un miracolo per ribaltare il risultato nella gara di ritorno e tentare di acciuffare l’ingresso in finale. Missione possibile? Non per il Barcellona visto questa sera. Non di fronte al un Bayern così in palla.
[Photo Credits | Getty Images]
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