Quarta giornata Champions League gruppo G
Stadio Meazza di San Siro, Milano:
Milan-Real Madrid 2-2
Reti: 45′ pt Higuain (R), 23′ st e 33′ st Inzaghi (M), 49′ st Leon (R)
Farsi sentire nel pre partita (“Voglio giocare”) è stata la mossa azzeccata: Ronaldinho in campo, Robinho tra le riserve (con Inzaghi, che pareva un papabile titolare). Inamovibili – davanti – Pato e Ibrahimovic, con lo svedese pronto al sacrificio (“Anche se non ci sono abituato”). In porta Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva e Zambrotta in retroguardia e centrocampo a tre con Boateng, Pirlo e Gattuso. Josè Mourinho non si fida (“Il Milan non perde mai due partite di fila”) ma ha la possibilità di schierare una formazione altamente competitiva con la buoa nuova del recupero di Di Maria. Ozil e Ronaldo alle spalle di Higuain, Khedira e Xabi Alonso in mediana, Pepe e Carvalho al centro della difesa.
La disamina del primo tempo, purtroppo per i rossoneri, ci vede costretti a svelare una supremazia tecnica e tattica delle Merengues che mettono in cascina una rete (Higuain allo scadere) ma sprecano almeno tre nitide occasioni da gol. La prima conclusione dei Blancos arriva al 3′: Higuain tenta la conclusione dai 20 metri, la palla ha un buon effetto ma Abbiati non si lascia ingannare e blocca in tuffo. Pato cerca di sfondare per vie centrali (8′) ma Carvalho è un muro invalicabile, poi un cross da calcio di punizione di Xabi Alonso (9′) mette la palla sula testa di Pepe che – solo davanti all’estremo locale – riesce a mandare alto. Al 12′ è ancora Real: destro al volo di Xabi Alonso, Abbiati osserva il pallone uscire di un metro.
Stesso esito – ma stavolta è questione di centimetri – un minuto dopo: Di Maria sguscia a Zambrotta e si accentra. Rigore in movimento, palla fuori di un nulla. Miracoloso l’intervento di Pirlo al 20′: Ozil per Higuain, sulla conclusione di testa dell’argentino è il 21 del Milan a salvare sulla linea. Due gli spunti locali degni di nota: Boateng serve Ibrahimovic (25′) ma lo svedese conclude debolmente e Casillas non fa fatica a respingere. Al 37′ ancora Ibra al tiro (assist di Ronaldinho) ma il pallonetto scavalca sia Casillas che la porta. Al 45′ il vantaggio ospite: da Sergio Ramos a Di Maria che allunga per Higuain.
A tu per tu con Abbiati è più facile sbagliare che segnare. Infatti, fa gol. Ripresa senza cambi, attacca ancora il Real: al 3′ Ronaldo conclude di destro dai 27 metri, Abbiati blocca in tuffo. Il Milan fa fatica: sembra metterci cuore e generosità ma pare abulico in fase conclusiva. Le trame non hanno sbocco, potrebbe servire la prodezza individuale ma su Ibra raddoppiano in tre e i due brasiliani d’attacco non fanno male. Allegri se ne accorge e raccoglie l’invito – urlato in coro – del Meazza: dentro Inzaghi (per Dinho) che in 8′ trova il pari (e il 69esimo gol in Europa). Errore di Pepe che lascia campo aperto a Ibra.
Cross al centro dove SuperPippo segna alla sua, proverbiale maniera. Il tripudio di San Siro non è nulla rispetto a quanto accade al 33′: Pirlo lancia Inzaghi in velocità (fuorigioco netto, l’arbitro non sanziona) e al 9 non resta che beffare Casillas con un tocco di punta. Si attende solo il fischio finale: tra la grinta di Gattuso (esce ed è un’ovazione) e la mimica da lottatore di Ibrahimovic. Ma Mourinho, da buon interista, aveva pregustato la beffa calcolando anche i tempi. Al 4′ di recupero, Benzema trova un varco e lancia Pedro Leon: pallone che passa tra le gambe di Abbiati e si infila in rete. Dopo l’immensa generosità locale, tanta amarezza che non impedisce al “tutto esaurito” del Meazza di salutare i propri beniamini con applausi scroscianti.
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