Il calcio si è evoluto, e se già da qualche anno non si poteva più fare il discorso delle cosiddette “squadre materasso”, questo diventa ancora più vero oggi, vedendo i risultati della seconda giornata di Champions League. E’ vero che le big sono uscite con i tre punti quasi ovunque, ma è vero anche che li hanno ottenuti con molta fatica ed un po’ di fortuna.
L’esempio più lampante è il super-Barcellona che in casa del Rubin sfiora una sconfitta clamorosa. Contro i russi sempre più catenacciari i blaugrana fanno una fatica immensa a trovare la via del gol, tanto che nell’unica azione dei padroni di casa vanno sotto grazie ad un rigore di Noboa. Nella ripresa però Guardiola sorride due volte per il ritorno in campo di Messi, che sembra già in ottima forma, e per la rete di Villa, sempre su calcio di rigore. Ma ad una manciata di minuti dalla fine, l’ennesimo contropiede russo porta Martins a tu per tu con Casillas, e solo il palo lo riesce a fermare.
Il Barça si ferma a quota 4 punti dunque, e contro tutte le aspettative in vetta alla classifica del girone D ci va il Copenaghen che sotterra un Panathinaikos troppo sicuro di sé. I greci infatti giochicchiano, non sono molto incisivi, ma si svegliano solo dopo aver subìto le due reti nella fase centrale del primo tempo. La loro rincorsa però dura poco perché in apertura di ripresa Gilberto Silva si fa espellere e così i danesi possono gestire la gara, andando vicini più volte al terzo gol.
Nel girone dell’Inter invece il Tottenham non fatica troppo per vincere la gara, anche se sbloccare il risultato non è stato per nulla facile. Gli inglesi vincono 4-1, e Van Der Vaart è l’assoluto protagonista della gara. Nel primo tempo infatti si fa parare un rigore da Mihailov, nella ripresa segna il gol dell’1-0 dopo pochi secondi dal fischio di inizio e al quarto d’ora falcia un avversario e viene espulso. Per sua fortuna 10 minuti prima Pavlyuchenko aveva già segnato il 2-0 su calcio di rigore. L’attaccante russo mette a segno anche il terzo rigore assegnato agli inglesi e Bale chiude la gara allo scadere. Nel mezzo l’inutile rete di Chadli.
Nel girone B si risveglia lo Schalke che dopo un avvio di campionato terribile (è penultimo in Bundesliga), ottiene la prima vittoria in Champions contro il Benfica. I portoghesi meritano di più, ma la gara resta in equilibrio fino all’ingresso di Raul. L’ex Real alza il livello tecnico dei tedeschi che alla fine vanno in gol due volte ed inseguono il Lione a 6 punti grazie alla vittoria ottenuta sul campo dell’Hapoel 1-3.
Ma il big match di giornata è Valencia-Manchester United, una gara che però delude la aspettative. Molti tatticismi e poche idee in attacco, tant’è che per cambiar qualcosa Ferguson rivoluziona il suo reparto offensivo. Questa mossa gli consegnerà la rete di Hernandez a 5 minuti dal novantesimo che porta lo United al primo posto del girone in coabitazione con il Glasgow Rangers che intanto aveva superato senza problemi il Bursaspor.