Tutto sommato è andata bene all’Inter dato che, nonostante il pareggio in casa del Twente, la situazione in classifica non cambia, visto il pareggio (sempre per 2-2) delle avversarie del girone. Siamo ancora alla prima giornata ed i valori visti in campo non sono da prendere come modelli, ma gli osservatori nerazzurri avranno imparato molto da Werder Brema-Tottenham, visto che entrambe le squadre hanno mostrato il loro lato migliore in un tempo e quello peggiore nell’altro a parti invertite.
Cominciano bene gli inglesi i quali, nonostante le tante assenze, approfittano di un Werder un po’ addormentato che si affida troppo a Marko Marin che, a differenza della splendida gara contro la Sampdoria, non è in serata. E così nel primo tempo gli Spurs vanno in gol due volte grazie a Crouch (la prima in collaborazione con il difensore Pasanen), immarcabile sui cross dal fondo. Dopo 18 minuti il risultato è sullo 0-2 ed il Tottenham avrebbe l’opportunità di chiuderlo, ma a fine primo tempo subisce la rete di Almeida che riapre tutto. Marin pareggia ad inizio ripresa ed il Werder sale finalmente in cattedra, anche se le occasioni migliori capitano sui piedi ruvidi di Crouch che non inquadra più la porta.
Girone B: La musica non cambia per lo Schalke 04 in Champions League. Dopo le tre sconfitte in tre giornate di campionato arriva la quarta batosta, stavolta in casa del Lione che passa con una rete di Bastos con un’azione di sfondamento. Tutto facile invece per il Benfica che contro l’Hapoel Tel Aviv non fa una gran fatica a portare a casa la vittoria (2-0).
Girone C: Il club più atteso, il Manchester United, delude le aspettative. Il Glasgow Rangers mette in campo la solita formazione con 10 difensori ed una punta davanti solo per far presenza, e stavolta ottiene il risultato sperato, e cioè lo 0-0. Rooney torna in campo ma è chiuso dalle maglie scozzesi, e così i Red Devils sono costretti a provarci solo da fuori, senza mai centrare il bersaglio. In vetta alla classifica del girone ci va così il Valencia che si sbarazza facilmente della matricola Bursaspor per 0-4. Nonostante le sue stelle storiche siano partite, i valenciani sembrano più in palla degli altri anni, forse perché puntano più sul collettivo che sui singoli. Aiutati anche dai turchi che non pressano e non hanno la classica “cattiveria” di chi gioca in casa, gli spagnoli fanno quello che vogliono e chiudono il match già nel primo tempo.
Gruppo D: Il Barcellona vuol far vedere di essere ancora lei la squadra più forte del mondo, e contro il Panathinaikos (che quest’estate aveva battuto l’Inter), suonano la carica e segnano ben 5 gol. La gara pare mettersi bene per i greci che, nonostante non tocchino mai palla, alla prima azione vanno in gol. A quel punto i blaugrana, belli ma inconcludenti, mettono da parte lo spettacolo e puntano al concreto: Messi pareggia 2 minuti dopo, Villa segna il gol del vantaggio ed ancora l’argentino chiude la gara sullo scadere di tempo. Pedro mette il sigillo nella ripresa deviando un tiro di Messi e nel recupero c’è gloria anche per Dani Alves. Nell’altra gara del girone, Copenaghen-Rubin Kazan, le emozioni scarseggiano, ma sono tutte concentrate nel finale quando i russi sbagliano un gol a 5 minuti dal novantesimo, e sul capovolgimento di fronte i danesi trovano la rete che vale la vittoria.
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