Se nelle scuole calcio si dovesse insegnare la tenuta psicologica di una partita, le gare da prendere come esempio sono Manchester United-Basilea e Lille-Trabzonspor di Champions League di ieri sera. Trattasi infatti di due veri e propri suicidi sportivi in piena regola, che avranno fatto arrabbiare, e di molto, i rispettivi allenatori.
La gara più incredibile infatti è quella dell’Old Trafford, dove la vittoria sembrava scontata per i padroni di casa. Lo diventa ancor di più dopo appena 17 minuti, il tempo per il giovane e talentuoso Welbeck di infilare due volte il portiere avversario e far credere al pubblico di avere già i tre punti in tasca. Gli svizzeri infatti non sembrano esserci in campo, si affacciano poco dalle parti di De Gea, e quando lo fanno sbagliano gol facili. Ma nella ripresa tutto cambia.
I Red Devils scendono in campo molli e convinti di aver già vinto, e così i due Frei (Fabian e Alexander) ripetono la prestazione del loro collega britannico e, in due minuti, pareggiano i conti. Lo United, incassate le due sberle, è come un pugile suonato all’angolo, non riesce ad alzarsi e prende la terza rete su calcio di rigore. Solo a questo punto il “pugile” si sveglia, riparte all’attacco con la forza della disperazione, e trova la rete del pareggio al novantesimo con Young.
Discorso simile per il Lille. Contro la sorpresa del torneo Trabzonspor, i francesi fanno ciò che vogliono, tanto che alla fine della gara i tiri in porta dei turchi saranno zero. Passa in vantaggio la squadra di casa, poi si addormenta e, nella ripresa, regala un rigore agli avversari che così ora si ritrovano incredibilmente in vetta al girone dell’Inter.
Se invece volessimo guardare alle squadre che giocano bene e fanno divertire il pubblico, dobbiamo spostare lo sguardo su Madrid, dove un super-Kakà sembra tornato quello di una volta e, grazie anche ai suoi compagni, surclassa un Ajax troppo giovane ed inesperto per poter contrastare gente come il brasiliano o Cristiano Ronaldo, tanto che sul 3-0 arrivato al 49′ i blancos cominciano la melina per non umiliare gli avversari. Oppure bisognerebbe volgere lo sguardo verso Monaco di Baviera, dove il Bayern distrugge uno squadrone chiamato Manchester City.
La squadra di Mancini è molto forte e quando è serena è in grado di mettere tutti sotto, come sta facendo in campionato. Ma i soliti problemi interni nello spogliatoio, l’ultimo ancora con Tevez, minano la serenità e portano la squadra ad una partita imbarazzante in cui Mario Gomez fa ciò che vuole, compresi i due gol con cui manda il Bayern al primo posto del girone, due punti sopra il Napoli.
Nelle altre gare della serata il Lione ha la meglio facilmente sulla Dinamo Zagabria ed il Benfica batte il Galati e lascia lo United al terzo posto.
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