E’ una serata di Champions che dà tantissimi spunti quella appena trascorsa. Una di quelle serate che chi mangia pane e calcio da vent’anni ne vede poche. E così, in una fredda serata di novembre, ci è capitato di vedere una squadra vincere 4-0 senza schierare nemmeno un difensore (il Barcellona), uno squadrone pareggiare in casa di una squadretta (il Chelsea), ed un club che tutti davano per spacciato battere uno dei favoriti (l’Apoel). Questo e tanto altro c’è stato ieri sera.
Ma andiamo con ordine e partiamo dal risultato più sorprendente, il 2-1 dell’Apoel Nicosia ai danni del Porto. I ciprioti sembrano una squadra allenata da Trapattoni, tutta difesa e contropiede, in cui l’obiettivo principale è non dare troppe occasioni agli avversari. E gli va bene visto che nel primo tempo il fuoriclasse della squadra, Ailton, segna il gol dell’1-0. Il Porto ha pochissime occasioni, quasi nessuna, fino all’89’ quando Hulk realizza un calcio di rigore. Sembra finita, ma giusto il tempo di mettere la palla al centro ed i padroni di casa ripassano in vantaggio, solo che il tempo è scaduto ed i portoghesi non hanno il tempo di rifarsi. Intanto lo Shaktar ha battuto lo Zenit, e a due giornate dalla fine nel girone l’Apoel è primo ad 8 punti, uno in più dello Zenit e a 4 dal Porto.
L’altro risultato pazzesco è l’1-1 del Chelsea in casa del Genk. Sembrava una partita facile, ed invece i Blues sbagliano davvero di tutto, creano occasioni su occasioni ma, a parte il gol di Ramires, non riescono mai ad insaccare. E così a furia di sbagliare si sa che si paga, ed ecco il gol del Genk nella ripresa che mette in pericolo la qualificazione del Chelsea. Infatti nel suo girone il Valencia vince 3-1 contro il Bayer Leverkusen (grazie anche ad un gol che arriva dopo 10 secondi) e riapre i giochi, visto che il Chelsea rimane ad 8, il Bayer a 6 ed il Valencia a 5, e così vincendo contro il Genk, gli spagnoli avrebbero un’opportunità enorme di qualificarsi nell’ultima giornata.
Nel girone F Arsenal e Olympique Marsiglia sembrano quasi mettersi d’accordo per portare a casa un punto a testa, visto che dopo le prime folate la gara si spegne, lasciando a distanza di sicurezza il Borussia Dortmund che vince 1-0 contro l’Olympiakos ma è ancora troppo lontana dalla qualificazione.
Ed infine il gran Barcellona. E’ vero che il Viktoria Plzen non era una squadra all’altezza, ma Guardiola scende in campo con una formazione mai vista: senza difensori. Gli unici di ruolo sarebbero Adriano e Dani Alves, ma lui li schiera in attacco, e così con un modulo 0-5-5 riesce a portare a casa la vittoria grazie ad una tripletta del solito Messi ed una rete di Fabregas.
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