L’usanza di dare addosso agli arbitri esce oggi dai confini italici per sbarcare in Spagna, nazione in cui le polemiche arbitrali di certo non sono inferiori a quelle della Serie A. In particolar modo in campo internazionale. Solo che stavolta hanno ragione a protestare. Protagonista, suo malgrado, è il Malaga, infuriato con il direttore di gara per l’arbitraggio a senso unico in favore del Borussia Dortmund. Ma andiamo con ordine.
La partita al 90′ vedeva qualificarsi gli spagnoli, forti dell’1-2 al Westfalenstadion dopo il pareggio dell’andata. Sembrava impossibile per i tedeschi rimontare, ma nei tre minuti di recupero vanno in gol due volte. A far gridare allo scandalo è l’ultimo gol, quello di Santana che dà la vittoria ai gialloneri, arrivato con ben 2 giocatori tedeschi in fuorigioco. Dure le reazioni. Il pensiero comune sembra essere che siccome il Malaga ha trasgredito alcune regole del fair play finanziario che le sono costate persino l’iscrizione alle coppe per il prossimo anno, non era possibile che arrivasse in fondo alla competizione. Bisognava eliminarla a tutti i costi, e per questo alcuni giocatori come Joaquin, Santa Cruz, o il loro allenatore Pellegrini, hanno puntato il dito contro Platini.
POLEMICHE E RAZZISMO – Ancora più duro ci va il presidente Al Thani (primo responsabile della penalizzazione del club), che dice che il Malaga è stato penalizzato perché non è importante come il Real Madrid, ed aggiunge:
Quello che è accaduto stasera non è calcio ma razzismo. Speriamo che venga avviata un’indagine per fare luce su una gara che ha alterato lo spirito dello sport. L’eliminazione di stasera è stata ingiusta e razzista.
Dopo l’episodio della partita contro la Lazio, urgono provvedimenti sugli arbitri anche a livello europeo.
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