Quarta giornata Champions League gruppo E
Stadio St. Jakob-Park, Basilea:
Basilea-Roma 2-3
Reti: 17′ pt Menez (R), 24′ pt rig. Totti (R), 24′ st Frei (B), 31′ st Greco (R), 39′ st Shaqiri (B)
I tre punti in classifica (tanti quanti il Basilea e il Cluj) impongono alla Roma di uscire dal St. Jakob-Park con almeno il pari. Di contro, gli svizzeri (già vittoriosi all’Olimpico) vivono una condizione di forma eccellente e con il successo si candiderebbero quale concreta outsider dei tedeschi del Bayern Monaco (primi del girone, 6 lunghezze avanti al terzetto). Claudio Ranieri, inoltre, ha necessità di capire quale sia l’effettiva forza dei giallorossi: altalenanti in campionato, insufficienti in Europa.
Al testaccino, tuttavia, tocca saggiare la forza dela rosa senza l’apporto di pedine importanti quali Pizarro, Taddei, Mexes, Brighi e – non bastasse – Borriello, acciaccato e in panchina. I capitolini se la giocano con Vucinic al fianco di Totti e l’innesto di Menez in fascia. De Rossi e Simplicio in mediana, Perrotta è l’altro esterno di centrocampo. Fin dalle prime battute, si intuisce la chiave dell’incontro: è il transalpino al rientro, Menez.
Spina nel fianco della retroguardia ospite, motivato come poche altre volte, cinico e concreto come difficilmente lo si ricorda: suo il primo spunto (3′) con una conclusione in diagonale che manda il pallone un metro sopra la traversa. La replica svizzera arriva dopo 4′: Stocker al tiro dalla distanza, la sfera sorvola sulla testa di Julio Sergio. L’estremo ospite è decisivo al 12′, quando gli tocca respingere una conclusione ravvicinata di Huggel sugli sviluppi di una mischia. Dal 15′ al 16′ Juan si immola in un paio di circostanze, poi il tridente giallorosso cambia marcia e va a siglare il vantaggio: è il 17′ quando Totti tocca per Vucinic e il montenegrino appoggia per Menez.
Destro dal limite che non lascia scampo a Costanzo. Al 19′ ancora il 94 capitolino al tiro: stavolta svirgola, palla out. Roma diversa dalle ultime prestazioni: spavalda, grintosa, coriacea. Piace e incide. A tal punto che il raddoppio arriva nel giro di 7′: Stocker atterra Riise in area. Il rigore chiama Totti: il 10 calcia alla destra di Costanzo. Il portiere tocca ma non trattiene, finalmente concluso il digiuno del Pupone che non aveva ancora segnato dall’inizio della stagione. Basilea tramortito: al 32′ Riise prova il sinistro da fuori area, palla a lato; al 42′ ci prova Vucinic ma la palla termina alta.
Ripresa di ordinaria amministrazione (la notizia, semmai, è che ci riesca) per l’undici di Ranieri che non fatica eccessivamente a contenere la pressione degli elvetici e addormentare la gara. I primi tentativi del Basilea arrivano in sequenza: al 20′ Huggel sfiora l’incrocio con un destro da fuori area, 1′ dopo ci prova Yapi con un destro al volo dal limite con palla che si impenna troppo. Al 25′ i locali accorciano: Burdisso sporca il traversone di Stocker e mette fuori causa Julio Sergio. Frei, tutto solo, si trova il pallone recapitato sulla testa e lo mette in rete. Paura? Macchè, stavolta Ranieri indovina i cambi (dentro Borriello e Greco) e i neoentrati confezionano il tris: è il 31′ quando Borriello se ne va, viene atterrato ma riesce a servire Greco.
Diagonale di sinistro, Costanzo battuto. Non è finita: al 39′ ancora svizzeri in rete con Shaqiri che è lesto a fiondarsi sulla palla ribattuta con il corpo da Juan e infilare Julio Sergio con una conclusione che finisce nell’angolo a sinistra. Il fallo di Stocker (45′) su Totti costa all’elvetico il secondo giallo, costringe gli svizzeri a chiudere in dieci e regala l’ultima emozione del match.