E meno male che eravamo noi italiani quelli che ci lamentavamo sempre con gli arbitri. L’Arsenal ieri sera ha giocato la partita della vita, ha vinto 3-0 e Wenger ha anche recuperato la faccia dopo le quattro sberle dell’andata. Dovrebbero essere tutti contenti, ed invece ecco che il tecnico dei Gunners se ne esce con una sparata nuova per il suo personaggio, una di quelle che ci saremmo attesi da un Mourinho, di certo non da uno che ha fatto dell’aplomb il suo marchio di fabbrica.
Secondo l’allenatore francese la causa dell’eliminazione è da attribuire all’arbitro. In parte all’andata, ma molto nel ritorno, i direttori di gara hanno preso molte decisioni che andavano contro la sua squadra (in riferimento al fatto che ogni volta che i giocatori del Milan venivano toccati andavano a terra, e l’arbitro concedeva sempre punizioni), ma soprattutto, nel momento di massima tensione, e cioè il finale di gara, sono stati concessi appena 3 minuti di recupero, troppo pochi per i suoi gusti.
Finita qui? Pare proprio di no perché probabilmente Wenger aveva lasciato il fair play a casa in quanto, secondo ciò che riferisce il Sun, pare che nel tunnel che portava agli spogliatoi si racconta che abbia inseguito il direttore di gara, Damir Skomina, e gli abbia urlato contro che il suo arbitraggio è stato una “C***o di vergogna”. Bè che dire, tutto il mondo è paese…
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