Arsene Wenger aveva promesso battaglia alla vigilia della gara di ritorno degli ottavi di Champions League, nella speranza che l’Arsenal riuscisse nella non facile impresa di recuperare quattro gol al Milan. Sembravano frasi di circostanza, pronunciate da un allenato frustrato dall’umiliazione subita e consapevole dell’uscita certa dalla massima competizione europea.
► LA CRONACA DI ARSENAL – MILAN
Ma il campo ha dimostrato che gli inglesi non si sentivano affatto battuti, se è vero che sin dal primo minuto di gioco sembravano animati da un fuoco agonistico difficile da trovare sui campi di gioco. I Gunners passavano in vantaggio al minuto numero sette della prima frazione di gioco grazie a Koscielny e raddoppiavano al 20′ con Rosicky, regalando nuove speranze all’Emirates Stadium. Il rigore trasformato da Van Persie a pochi minuti dall’intervallo faceva sognare il popolo biancorosso, ormai convinto di poter festeggiare la qualificazione ai quarti.
► LE PAGELLE DI ARSENAL – MILAN
Ma la seconda frazione di gioco raccontava un’altra storia, poiché il Milan sembrava nettamente più vivo, mentre i padroni di casa risentivano dello sforzo. Di occasioni per cambiare l’esito dell’incontro ce ne sono state dall’una e dall’altra parte, ma alla fine il risultato resterà sul 3-0. Milan ai quarti con fatica, Arsenal fuori a testa alta. Massimiliano Allegri sorride dopo lo scampato pericolo:
I ragazzi mi hanno visto sovrappeso e volevano farmi dimagrire. Spesso si fanno tropo facili le cose, ma vanno analizzate. Abbiamo giocato con tre punte e in fase difensiva potevamo soffrire. Abbiamo preso subito gol su calcio d’angolo, poi abbiamo fatto un ottimo secondo tempo, avendo molte occasioni e solo in una situazione abbiamo rischiato di prendere il 4-0. Dispiace per la sconfitta, ma per fortuna siamo tra le prime otto, l’obiettivo è raggiunto. Non eravamo impauriti, venivamo da un risultato importante come quello dell’andata, ma avevamo diversi giocatori che a livello internazionale avevano poca esperienza.
A voi il video della gara.
[Photo Credits | Getty Images]
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