Parola d’ordine: vietato distrarsi. Lo aveva detto pubblicamente Mourinho alla vigilia della gara col Bologna, ma immaginiamo che anche Ranieri e Spalletti abbiano fatto discorsi simili nel chiuso dello spogliatoio.
La Champions è uno degli obiettivi delle tre squadre italiane approdate agli ottavi, forse l’obiettivo più ambizioso, ma la finale di Roma è ancora troppo lontana e per ora conviene concentrarsi su un campionato che non ha ancora dato verdetti definitivi.
Lo sa bene Mister Mourinho che aveva chiesto ai suoi di non scherzare di fronte all’impegno di campionato, nonostante il divario quasi abissale dalle inseguitrici. Ed i suoi non hanno scherzato, andando a guadagnare a Bologna tre punti che significano distanze mantenute su Juve e Milan e avvertimento al Manchester, prossimo avversario in Champions. Gli inglesi, dal canto loro, hanno risposto con il medesimo risultato, ottenuto in casa contro il Blackburn, nella gara che poteva regalare l’imbattibilità europea a Van Der Saar.
Altro giro altra corsa. La Roma era chiamata ad un impegno delicato, dopo la sonora sconfitta rimediata sul campo dell’Atalanta. Il guaio maggiore per Spalletti, tanto per cambiare, erano le assenze pesanti sia per infortunio che per squalifica. Nonostante ciò e nonostante la buona prestazione del Siena, attenta a chiudere ogni spazio, la Roma è riuscita ad ottenere la vittoria, grazie al tocco magico di Taddei. Intanto la sua prossima avversaria in Champions, l’Arsenal, non riusciva ad andare oltre lo 0-0 contro il Sunderland, perdendo l’ennesima occasione per avvicinarsi al quarto posto.
Va meglio al Chelsea, prossima avversaria della Juve, che trova tre punti preziosi in casa dell’Aston Villa, tenendosi così stretto il terzo posto in classifica. In serata i bianconeri hanno risposto alla grande alla sfida a distanza, battendo anch’essi fuori casa un Palermo arrembante. Sissoko ha aperto le danze con un’azione di forza conclusa con un mgnifico tiro; poi ci ha pensato Trezeguet (capitano per l’occasione) a mettere il sigillo personale sulla gara, dopo mesi e mesi di calvario personale.
Insomma, se le inglesi stanno bene, le italiane non difettano in salute. I sudditi di Sua Maestà sono avvisati!