Bene solo per metà la prima uscita delle italiane in Champions League, in una serata che avrebbe dovuto consegnarci due successi. Almeno sulla carta. Avevano sorriso i giallorossi in fase di sorteggio, quando si erano ritrovati nel girone gli sconosciuti nonché debuttanti romeni del Cluj, una squadra senza grosse ambizioni, in cui l’unico nome noto è quello di Peralta (ma alzi la mano chi ricorda che è passato dalle parti dell’Inter qualche anno fa).
Ma ieri sera c’è stato ben poco da sorridere in casa Roma ed ora è già tempo di bilanci, dopo un inizio di campionato stentato ed un esordio in Champions che peggio non poteva andare.
E dire che la Roma era partita bene, creando ghiotte occasioni da gol ed andando in rete con il sempreverde Panucci (di testa, come suo solito), ma poi qualcosa deve essersi spezzato negli equilibri di una squadra che sembra lontana parente di quella ammirata durante la scorsa stagione. La giustificazione continua ad essere quella delle assenze pesanti, ma, di fronte ad una squadra che sentiva per la prima volta il profumo dell’Europa che conta, non serviva certo la Roma migliore per portare a casa i tre punti.
E così ci ritroviamo a commentare l’ennesimo passo falso dell’undici di Spalletti, caduto in casa sotto i colpi di Culio, che da domani comincerà ad essere considerato una specie di fenomeno per aver rifilato una doppietta ai giallorossi. Cosa succede alla Roma? Si può spiegare un calo così vistoso rispetto alla passata stagione solo con la partenza di Mancini? Trovate voi la risposta, magari considerando che il brasiliano a Milano si sta ben comportando, tanto che ieri sera è stato uno degli artefici del successo dell’Inter sul Panathinaikos.
Non che l’Inter non abbia sofferto (Julio Cesar è stato chiamato a diversi interventi salva-risultato), ma rispetto alla Roma, i nerazzurri riescono a trovare sempre la zampata del campione nel momento decisivo. E se Ibrahimovic non segna, fa comunque la sua parte, mettendo i compagni nella condizione di concludere a rete. Suoi gli assist sia per il gol di Mancini nel primo tempo che per quello di Adriano nel secondo, in una gara che ha visto ancora brillare la stella dello svedese. Mourinho può dirsi soddisfatto della prima uscita europea, sebbene la difesa abbia bisogno di qualche ripetizione sul piano tattico.
Ed ora aspettiamo l’esordio europeo di Juventus e Fiorentina per avere il quadro completo delle italiane in Coppa, tenendo presente che nulla è così scontato come sembra. E Spalletti ne sa qualcosa…