Montella si ritira

L’aeroplanino è atterrato. Vincenzo Montella, dopo 19 stagioni tra i professionisti, si ritira. Il calcio perde uno dei più forti marcatori di sempre, nonché uno dei più simpatici calciatori che,

Quanti danni hanno causato le nazionali!

I presidenti di mezza serie A staranno maledicendo la settimana delle nazionali. Chi più chi meno tornerà con il morale sollevato dalle buone prestazioni o dalle vittorie della propria nazionale, molti torneranno stanchi e stressati dai lunghi viaggi, ma qualcuno tornerà pure con le stampelle.

Tra partite ed allenamenti le nazionali di tutto il mondo stanno restituendo gli uomini alla serie A tutti incerottati. L’ultimo in ordine di tempo è Maicon. Tira e tira, la corda prima o poi si spezza, verrebbe da dire. E così se nell’Inter ha giocato praticamente sempre (40 partite su 42 ufficiali quest’anno) e nella nazionale non ha mai saltato un turno, ecco che alla fine un infortunio muscolare doveva capitare. Stiramento di secondo grado per il terzino uscito in barella a metà primo tempo nella sfida contro l’Ecuador, che significa almeno un mese di stop e niente big match contro la Juventus.

Gazza il tormentato apre il suo cuore ai giornalisti

Il mio compagno di stanza, Jimmy Five Bellies, ha detto che ho più vite di un gatto e ha ragione. Ma questa è l’ultima.

Esordisce così la commovente quanto dolorosa intervista fatta dal Sun a Paul Gascoigne, ritrovato in una stanza d’albergo pochi giorni fa, dopo che era stato dato per disperso la notte di Natale. L’arrivo di Santa Klause lui lo ha festeggiato con un mix di droga e alcool, ma ora è pentito e chiede aiuto. Anche per questo parla di ultima possibilità e chiede aiuto a tutti attraverso le pagine del giornale inglese, soprattutto ai suoi figli.

L’alcool e la droga lo hanno ucciso più volte, ha ammesso, e noi non stentiamo a credergli nemmeno quando dice che l’essere ricoverato nella clinica di igiene mentale lo ha fatto morire ancora un’altra volta. Una parte di sè non si riprenderà mai da quel momento, e forse è l’unico caso al mondo di persona che, dopo il ricovero, sta anche peggio di prima.

E’ Anderson il Golden Boy 2008

Il Manchester United fa il pieno di premi. Dopo scudetto, Champions League e Pallone d’Oro a Cristiano Ronaldo, il 2008 eccezionale non poteva non chiudersi con l’ennesimo riconoscimento ad uno

La crisi arriva anche nel calcio, Serie A a rischio declassamento

Tanti, tantissimi, a volte troppi milioni vengono spesi dai presidenti di Serie A per i loro calciatori. C’è chi se lo può permettere perchè ce li ha (vedi Moratti che ogni anno esce di tasca sua oltre 100 milioni di euro), c’è chi non ce li ha e va in rosso (Juventus, ma soprattutto Milan, dove Berlusconi non tira fuori più nemmeno un euro). Mentre per chi non si può permettere nemmeno questo, la situazione è leggermente migliore, non vincerà mai lo scudetto, ma almeno i bilanci saranno apposto e la crisi peserà meno.

La crisi economica ha già fatto vittime illustri in Inghilterra (i presidenti di Manchester United e Liverpool saranno forse costretti a cedere per non far fallire la squadra), ma presto potrebbe arrivare anche in Italia, se non subito, probabilmente nel 2010, se non dovesse risolversi prima. Le cause? Caro biglietti, stipendi troppo alti, pochi sponsor, e adesso anche un calo previsto degli incassi televisivi, proprio quelli che reggevano quasi da soli il giocattolo del pallone.

De Rosa lascia il calcio, troppo business per lui

Gaetano De Rosa si ritira. Il granitico difensore di Bari, Reggina e Genoa ha deciso di lasciare il calcio dopo essere rimasto senza squadra a 35 anni, ma quando comunque le offerte non gli mancavano.

Al momento era svincolato, gli era scaduto il contratto con i grifoni quest’estate e lui aveva voluto prendersi un pò di tempo per decidere sul suo futuro. Era stato accostato insistentemente al Chievo e a diverse squadre di B come Mantova o Modena, ma lui ha deciso, ai microfoni di Radio Toscana, di dichiarare:

“Ho detto basta! Il calcio di oggi non è piu’ il mio calcio che era fatto di rispetto e valori che oggi trovo meno a dispetto del business, anche se questa è una brutta parola. La vita scorre troppo veloce per non viverla a pieno, oggi ho deciso di vivere altre situazioni, fare altre cose che mi interessano e
che il calcio non mi permette di fare”

RSS Awareness Day: iscrivetevi al feed!

Oggi è il Primo Maggio ed è, naturalmente, la festa dei lavoratori. Forse non tutti sanno che oggi è anche l’RSS Day, ovvero il giorno dedicato al popolare formato per la distribuzione dei contenuti web. In occasione di questa particolare “festività” vi invitiamo ad iscrivervi al feed di CalcioPro. In questo modo avrete sempre sott’occhio le ultime novità dal mondo del calcio. Se ancora non conoscete il funzionamento dei feed RSS vi invito a scoprirlo attraverso il video che trovate dopo il salto o consultando la relativa voce su Wikipedia.

Ronie ammette: il suo ritorno sarà difficile

Ce lo aspettavamo un po’ tutti, era prevedibile, ma sentirlo dire dalla bocca del diretto interessato fa impressione. Ronaldo ha espresso il proprio stato d’animo, ha confermato che esiste la concreta possibilità di un suo addio al calcio. Troppo grave l’infortunio, troppo lunghi i tempi di recupero e troppi gli anni del “Fenomeno” per uscirne fuori e ritornare quello di un tempo. Le sue parole sono duri colpi per le orecchie ed i cuori di chi tifa per lui da anni, di chi lo stima per la sua classe e le sue giocate, indipendentemente dalle varie maglie che ha indossato. Non ha escluso totalmente la possibilità di un ritorno sui campi di gioco, spiegando che tutto dipenderà dalla risposta che gli darà il corpo alla fine della riabilitazione.