Calcio di rinvio

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Calcio di rinvio

Il calcio di rinvio, o più semplicemente rinvio o rimessa dal fondo, è il modo per riprendere il gioco dopo che la palla è finita al di là della linea di porta, al di fuori dei pali e della traversa. Il calcio di rinvio viene solitamente battuto dal portiere, ma può essere battuto da qualsiasi degli altri suoi compagni di squadra attualmente titolari.

Si ha il calcio di rinvio quando un attaccante tocca per ultimo il pallone che esce dal rettangolo di gioco nelle modalità prima indicate. Una rete può essere segnata da calcio di rinvio nella porta avversaria ma non nella propria. Per far sì che il pallone sia di nuovo giocabile, esso deve aver varcato le linee che delimitano l’area di rigore.

Rimessa laterale

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Rimessa laterale

La rimessa laterale, o fallo laterale, è il modo per riprendere il gioco che segue l’uscita del pallone dalle linee laterali del campo. La rimessa viene assegnata alla squadra avversaria a quella del calciatore che per ultimo ha toccato il pallone prima che uscisse. Per poter essere considerato fuori, il pallone deve aver varcato la linea completamente e non solo parzialmente o per la maggior parte.

Una rete non può essere segnata direttamente dalla rimessa laterale, a meno che il pallone non venga toccato da un altro calciatore, compagno o avversario, con una parte del corpo valida per segnare.

Calcio di rigore

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Calcio di rigore

Il calcio di rigore è una sanzione che segue una delle 10 infrazioni della punizione diretta commessa all’interno dell’aria di rigore del difendente. Una rete può essere segnata direttamente dal calcio di rigore. I calci di rigore possono essere calciati anche alla fine di una partita conclusasi con un pareggio, ed eventualmente a seguito dei tempi supplementari.

Ammonizione ed espulsione

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Ammonizione ed espulsione

L’ammonizione ed espulsione sono due provvedimenti disciplinari che l’arbitro può prendere in caso di gravi infrazioni alle regole di gioco. In alcuni casi esse sono affidate alla discrezione dell’arbitro, in altre sono disciplinate in maniera precisa dal regolamento.

Per ammonizione si intende quel provvedimento, esplicitato tramite cartellino giallo mostrato dall’arbitro, il quale serve per avvisare il calciatore che ne è colpito che, alla prossima ammonizione, terminerà la gara.

Per espulsione si intende quel provvedimento, esplicitato tramite cartellino rosso mostrato dall’arbitro, che costringe il calciatore ad abbandonare il campo per tutta la durata della partita e senza possibilità di tornare o essere sostituito.

Calcio di punizione

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Calcio di punizione

Il calcio di punizione è il modo per riprendere il gioco dopo una scorrettezza. I casi in cui avviene il calcio di punizione sono innumerevoli, in pratica ogni volta che viene commessa un’infrazione, tranne quando questa avviene in area di rigore. In questo caso, tranne le dovute eccezioni, si parla di calcio di rigore.

Fuorigioco

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Fuorigioco

La regola del fuorigioco, in inglese offside, non è di per sé un’infrazione, ma significa essere letteralmente fuori dal gioco, non far parte della partita, seppur per qualche centesimo di secondo. Il fuorigioco si ha in sostanza in due casi: quando, nel momento del passaggio di un compagno

  1. si è oltre l’ultimo difensore avversario
  2. si è oltre il portiere avversario, se tra lui e la porta c’è soltanto un altro difensore.

Ci sono però delle eccezioni e varianti a questa regola. Ad esempio non si è in fuorigioco quando, rispetto al primo caso, si parte dalla propria metà campo o se, al momento del passaggio, si è in linea con l’avversario, o se, nonostante ci si trovi oltre l’ultimo avversario, il punto di partenza è più arretrato rispetto al pallone. Per essere considerato fuorigioco, il calciatore deve essere al di là dell’ultimo difensore con una parte del corpo utile per andare in gol, quindi non vengono considerate le braccia e le mani.

Mondiale per club

Mondiale per club

Il Mondiale per club, chiamato anche coppa del mondo per club, è un torneo relativamente nuovo, nato nel 2005, il quale sostituisce il più antico trofeo della coppa Intercontinentale che per un certo periodo si è chiamato Toyota Cup. A differenza della vecchia coppa finita in soffitta, che faceva affrontare la squadra vincitrice della Champions League con la vincitrice della Copa Libertadores, il Mondiale per club dà l’opportunità di eleggere squadra più forte del mondo anche un club che non sia europeo o sudamericano.

Al Mondiale per club infatti partecipano 7 squadre: due asiatiche (la squadra che ha vinto l’equivalente della Champions League del Continente asiatico, AFC, e la squadra campione del Paese che ospita la manifestazione), e le squadre vincitrici dei trofei continentali dell’Europa, Sud e Nord America, Oceania e Africa.

Goal

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Goal

Il calcio si basa sul goal. Il goal, o rete, è l’unico mezzo che una squadra ha per segnare un punto a proprio favore, ed è per questo disciplinato dal regolamento in maniera molto precisa.

Per essere definito goal, un pallone deve avere oltrepassato interamente la linea di porta, cioè la linea delimitata dai due pali e dalla traversa. Se il pallone la supera in gran parte ma non completamente, non si considera goal. Lo stesso metro di giudizio si usa quando si deve considerare un pallone uscito dal terreno di gioco. Dunque se il pallone tocca la linea di porta senza oltrepassarla completamente non si può considerare goal.

Pallone da calcio

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Pallone da calcio

Il pallone è il simbolo del calcio ed uno degli oggetti preferiti di milioni di persone in tutto il mondo. Per essere considerato regolamentare per una partita di calcio a 11, nelle competizioni professionistiche, il pallone deve avere queste caratteristiche:

  • Forma sferica;
  • Dev’essere di cuoio o un altro materiale approvato (anche se ormai si utilizzano solo di cuoio);
  • Una circonferenza di 68-70 centimetri;
  • Un peso di 410-450 grammi;
  • Una pressione di 0,6-1,1 atmosfere a livello del mare.

Se il pallone non ha queste caratteristiche, è deformato, bucato o scoppia, l’arbitro è tenuto a sospendere la gara e non può farla riprendere finché non torna in campo un pallone con le caratteristiche stabilite. Questo pallone è chiamato N.5.

Impraticabilità del terreno

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Impraticabilità del terreno

Secondo il regolamento, non basta che il campo di calcio abbia le caratteristiche regolamentari di dimensioni e attrezzature per poter dare avvio ad una partita. Esistono anche alcune situazioni in cui un terreno che sia considerato regolamentare, non sia sufficiente a garantire il corretto svolgimento di una gara. In questo caso si parla di impraticabilità del terreno di gioco.

La decisione sulla possibilità o meno di giocare spetta all’arbitro designato per la partita, il cui giudizio è insindacabile. Per poter stabilire se un terreno di gioco è praticabile, il direttore di gara deve effettuare un sopralluogo, all’ora in cui era previsto l’inizio della partita, insieme ai capitani delle due squadre, dopo la normale identificazione dei 22 calciatori.

Campo di calcio

Campo di calcio

Il campo di calcio è un terreno che, per essere considerato regolamentare, deve soddisfare alcuni requisiti fondamentali. Il primo di questi è il più importante: le dimensioni. Tutti i parametri che seguiranno riguardano il calcio a 11, sia maschile che femminile.

Le dimensioni di un campo di calcio vanno da un minimo di 90 ad un massimo di 120 metri di lunghezza, per un minimo di 45 ad un massimo di 90 metri di larghezza. In serie A tutti i campi hanno dimensioni 106×68 (tranne il Sant’Elia che è appena un metro e mezzo meno largo), ed anche se ormai è considerato uno standard (consigliato dalla Fifa), un campo con dimensioni diverse, ma che rientra nei parametri sopra evidenziati, è considerato in regola.