Serie B 27a giornata: Varese – Frosinone 3-3

Foto: AP/LaPresse

Posticipo della ventisettesima giornata di serie B.
Stadio Franco Ossola, Varese:
Varese-Frosinone 3-3
Reti:
11’ pt e 25’ pt Neto Pereira (V), 12’ st e 50′ st Cesaretti (F), 34′ st Correa (V), 42′ st Stellone (F)

A chiunque chiedeva per quale motivo il Varese, in piena corsa per la promozione in massima serie, avesse deciso di liberarsi con tale leggerezza di una punta come Cellini, i cui anni sugellati di marcature nell’AlbinoLeffe, giunge una risposta efficace e cristallina. Neto Pereira, signori. Bomber trentenne prelevato in fase di mercato di riparazione nel corso del penultimo giorno utile: il centravanti, acquistato dall’Italia San Marco, compagine di Seconda Divisione in cui aveva realizzato negli ultimi due anni 23 reti in 48 gare, ha un suo perché.

Talento evidente anche da giovane, semmai condizionato in maniera negativa da una serie di infortuni che ne hanno limitato l’esplosione, il brasiliano ha preso per mano la compagine lombarda e, grazie ai duetti inscenati con il collega di reparto Ebagua, ha offerto un grande contributo affinchè i locali potessero archiviare la pratica Frosinone dopo 45’ di gioco. Serviva una vittoria, nelle file dei padroni di casa, per rosicchiare altri punti a Siena, Novara e Atalanta (solo i bergamaschi non hanno perso) e rendere ancora più avvincente il finale di cadetteria. Compito apparentemente non complicato, visto che di fronte ai varesini si contrapponeva l’ultima in classifica a cui, anche per questo, toccava con serietà lo sforzo di uscire indenne dall’Ossola.

Serie B: FOTO della 27a giornata

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Chissà cosa nasconde il campo. Storie di amicizia, rapporti di reciproca sopportazione, legami indissolubili e duraturi fatti di rispettiva apertura nelle case, tra le famiglie, in quell’intimità che si concede solo agli affini. Oppure, magari, davvero la professione richiede che si sappia fare squadra, gruppo anche solo per quei pochi frangenti che si sta a contatto. Quel che il terreno di gioco non dice, lo si può immaginare. Ma, al di là delle centinaia di storie che stanno aggrappate alla storia, l’immagine dell’abbraccio dei padroni di casa presso lo stadio Olimpico di Torino non racconta certo di rapporti incrinati. Tutt’altro. L’occasione propizia è offerta dalla marcatura di Antenucci, rete con cui i granata erano riusciti a ribaltare il risultato contro un Pescara partito a razzo. Uno, due, tre. Uno accanto all’altro e uniti da un abbraccio a più braccia che pare rendere un corpo estensione dell’altro. Il tutt’uno dei calciatori – raggianti – di un Torino in rimonta è sintomatico di quel che s’è visto nel corso della sfida tra i granata e il Pescara. Una centrifuga di sensazioni e sentimenti nella quale, come in un gioco di cromatismi a raggiera, si è passati dalla contestazione all’esultanza. Armonie sul terreno di gioco, sguardo fisso verso la panchina di mister Lerda. Si giocava anche per tutelare il posto del tecnico granata. Altrova la rosa non vede l’ora di rifilare un calcione a chi è noto – l’allenatore – per essere parafulmine di ogni male. Qui, invece, la squadra sta con il tecnico e, oltre che a parole, lo ha mostrato con i fatti.

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Elemento non accaduto, per esempio, a Livorno dove, nonostante l’impegno (nelle ultime settimane, per la verità, minimo) i labronici non sono riusciti nell’intento di fare quadrato intorno a Bepi Pillon, cacciato da Spinelli in seguito a una serie di risultati  – e prestazioni – negativi. Al suo posto, Walter Novellino che, pivello manco per scherzo, ha subito brindato all’esordio grazie alla vittoria contro gli ex capoclassifica del Novara. Carattere e voglia di mollare mai: si è cominciato con un paio di ingredienti basilari. Il resto verrà giornata dopo giornata.

Serie B 27a giornata: Torino e Livorno, rinascita. Atalanta sola in vetta

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Grosseto-Empoli 2-1
Albinoleffe – Padova 2-1
: 39′ pt rig. Vantaggiato (P), 43′ pt rig.  Torri (A), 48′ st Foglio (A)
Ascoli – Portogruaro 1-0
: 42′ st Mendicino (A)
Siena – Piacenza 2-3
: 15′ pt Caputo (S), 29′ pt Calaiò (S), 38′ Cacia (P), 32′ st Bianchi (P), 45′ st Guzman (P)
Torino – Pescara 3-1
: 12′ pt Diamoutene (P), 34′ De Vezze (T), 4′ st Antenucci (T), 31′ st Bianchi (T)
Livorno – Novara 1-0
: 18′ pt Bellinghieri (L)
Reggina – Atalanta 0-0
Cittadella – Vicenza 0-1
: 17′ st Botta (V)
Sassuolo – Crotone
2-0: 1′ pt Bruno (S), 30′ De Falco (S)
Triestina – Modena 2-2
: 21′ pt Pasquato (M) , 2′ st Tamburini (M), 18′ st rig. Testini (T), 45′ st Taddei (T)
Varese – Frosinone lunedì 21 febbraio ore 20.45

Serie B 27a giornata: FOTO Grosseto – Empoli 2-1

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Anticipo della ventisettesima giornata di serie B.
Stadio Zecchini, Grosseto:
Grosseto-Empoli 2-1
Reti:
30’ pt Immobile (G),11’ st Musacci (E), 50’ st Caridi (G)

Non è sfida diretta tra due pretendenti allo stesso obiettivo. Tutt’altro: il Grosseto ambisce a una salvezza tranquilla e immediata; l’Empoli cerca di non perdere eccessivo terreno dalla zona play off per provare a giocarsi le chances di promozione in massima serie proprio nelle sfide secche di fine stagione. Non è gara di cartello, si diceva, ma resta pur sempre uno degli innumerevoli derby toscani che regala con cadenza annuale la cadetteria quindi, a prescindere dalla graduatoria, rimane match suggestivo e importante in ogni caso.

I precedenti di categoria raccontano di una realtà equilibrata: Grosseto ed Empoli si affrontano in serie B per la sesta volta nella storia. Il bilancio dei precedenti cinque confronti diretti è perfettamente in parità: sia gli azzurri che i biancorossi si sono imposti in un’unica occasione. Il risultato di parità si è registrato in 3 circostanze.

Serie B 26a giornata: FOTO Novara – Torino 1-0

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Posticipo della ventiseiesima giornata di serie B.
Stadio Silvio Piola, Novara:
Novara-Torino 1-0
Rete:
23′ aut. Garofalo (T)

Il derby piemontese più importante della stagione. Eppure, per certi versi e in alcuni frangenti che hanno preceduto e accompanato i minuti iniziali di Novara-Torino, la gara ha rischiato di trasformarsi in una delle partite da cancellare in fretta. Responsabilità di pseudo tifosi i quali, in fetta cospicua granata, si sono presentati allo stadio Silvio Piola sprovvisti di biglietto e con l’intenzione – evidente – di creare scompiglio e provocare disordini. Tafferugli sono scoppiati prima del posticipo di cadetteria allorchè alcune centinaia di tifosi ospiti, giunti senza biglietto, hanno tentato di forzare l’ingresso. I disordini e la tensione si sono protratte fino all’intervallo tra i due tempi, quando tutti i tifosi del Torino senza tagliando sono stati fatti entrare e sistemati nella curva riservata agli ospiti.

Il campo. Padroni di casa schierati con il 4-3-1-2 che prevede la presenza di Pinardi (solo panchina per Gonzalez) alle spalle di Motta e Bertani, gli ospiti – di contro – si affidano al collaudato 4-4-2 con Antenucci e Bianchi in attacco che possono beneficiare del contributo sulle fasce di Sgrigna e Lazarevic. I primi minuti sono di marca ospite: Ogbonna e Lazarevic hannno a disposizione palle invitanti ma, mentre il difensore sciupa malamente, il centrocampista – al 4’ – colpisce di testa da buona posizione concludendo a lato di poco.

Serie B: FOTO della 26a giornata

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Chi lo calcia con la testa alta, guardando il portiere, dicono sia nettamente avvantaggiato. Gli esperti dei tiri dal dischetto, per altro, confermano che sia la maniera migliore per apprestarsi a trarre, dal penalty, il massimo vantaggio. Tirare osservando l’estremo difensore negli occhi, sfidandone riflessi e freddezza. Perchè è l’unica maniera, una volta deciso dove calciare, per tornare sui propri passi a seconda dei movimenti di chi sta tra i pali: se quello, il portiere, si muove appena e lascia intuire da che angolo si tufferà, l’esecutore del tiro dagli undici metri sa di dover correggere – eventualmente – ogni decisione in una frazione di secondo. Poi, va da sè, il momento del contatto piede-palla arriva in un istante. E l’attimo immediatamente successivo a quello in cui il calciatore si è apprestato a tirare è di quelli da non poter più tornare indietro. Eccolo. Immortalato così: la palla è appena partita, lo scarpino si allontanerà man mano sempre più. Graffiedi contro Mangiapelo, il grosso è fatto. La conclusione, vincente o fallita, per una volta non deciderà la gara solo perchè gli emiliani del Piacenza, contro il Grosseto, avevano già ampiamente dato: 3-0 acquisito, il capitano firmerà la quarta rete di giornata. Graffiedi guarda la palla, incurante di ogni parere poc’anzi espresso, e ciò inciderà poco rispetto all’esito del tiro dal dischetto. Pallone in rete, poker sonante dei padroni di casa.

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Via la maglia, si potesse per esprimere la gioia – ogni tanto – via anche la pelle. La felicità è Viola, in quel di Modena, dove le casacche giallo sole dei locali escono un po’ più sbiadite. Merito di una Reggina puntuale più di altre volte, quando ne abbiamo evidenziato i difetti prima di riconoscerne i meriti. La truppa di Lillo Foti, oggi, ha saputo imporsi con classe e agonismo: bene sotto il profilo atletico e sotto quello del gioco, altrochè. Decide la rete di Viola che aveva sugellato il momentaneo 2-0 che avrebbe in seguito vanificato la rete di Greco su calcio di rigore. Per i calabresi, tre punti fondamentali per mettere in cassaforte il quinto posto provvisorio: significherebbe, allo stato delle cose,  play off. Ma per capire quel che effettivamente significherà per gli amaranto la stagione attuale occorre attendere ancora. Attendere e sperare: che quanto visto a Modena sia consuetudine. Non eccezione.

Serie B 26a giornata: crisi Livorno, Piacenza a valanga. Reggina e Triestina corsare

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Atalanta-Siena 0-0
Crotone-Albinoleffe 0-1:
6′ pt Torri (A)
Empoli-Ascoli 1-0: 34′ pt Moro (E)
Frosinone-Cittadella 1-1: 10′ st rig. Piovaccari (C), 33′ st Bianco (F)
Modena-Reggina 1-2: 40′ pt aut. Greco (M), 8′ st A. Viola (R), 21′ st su rig. Greco (M)
Padova-Triestina 0-1: 43′ st Marchi (T)
Pescara-Varese 1-0: 3′ st rig. Sansovini (P)
Piacenza-Grosseto 4-0: 7′ pt e 20′ pt Cacia (P), 8’st Rickler (P), 40′ st rig. Graffiedi (P)
Portogruaro-Livorno 2-0: 13′ st Cristante (P), 30′ st Altinier (P)
Vicenza-Sassuolo 1-1: 2′ st Catellani (S), 31′ st Abbruscato (V)
Novara-Torino lunedì 14 febbraio ore 20.45

Serie B 26a giornata: FOTO Atalanta – Siena 0-0

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Anticipo della ventiseiesima giornata di serie B.
Stadio Azzurri d’Italia, Bergamo:
Atalanta-Siena 0-0

Antonio Conte subissato di fischi: di fronte ai suoi ex tifosi, il tecnico del Siena ha dovuto riscontrare totale assenza di clemenza. Ingaggiato dagli orobici il 21 settembre 2009, dopo aver collezionato 13 punti in 13 partite in seguito a 3 vittorie, 4 pareggi e 6 sconfitte, l’allenatore si dimise il 7 gennaio 2010 in seguito alla sconfitta rimediata in casa con il Napoli. E lo stadio Azzurri d’Italia, sebbene gli ultras dell’Atalanta abbiano ben altri problemi da affrontare (l’inchiesta che coinvolge i principali referenti della curva nerazzurra è appena all’inizio), non ha dimenticato.

Il campo, che metteva di fronte le prime due della cadetteria, ha invece svelato una gara giocata con il freno a mano: va di lusso ai padroni di casa che, pur non vincendo, conservano inalterate le due lunghezze di differenza che tengono i toscani ancora dietro mentre il Siena perde l’occasione di scavalcare i principali avversari per il primo posto e rimane appena a ridosso. Calaiò e compagni tengono dietro il Novara di un punto ma i piemontesi devono ancora giocare la sfida della sedicesima (posticipo di lunedì, altra partita affascinante contro il Torino in quello che è a tutti gli effetti il derby piemontese più importante dell’anno).

Serie B 25a giornata: FOTO Livorno – Vicenza 0-1

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Posticipo della venticinquesima giornata di serie B.
Stadio Armando Picchi, Livorno:
Livorno-Vicenza 0-1
Rete:
22′ st Soligo (V)

Stavolta è una sconfitta che scoppietta, in casa labronica. Per più di un motivo: in primo luogo, per il fatto che il Vicenza ha ufficializzato la crisi che si vive in casa toscana, con i padroni di casa capaci di inanellare la quarta sconfitta nelle ultime cinque partite; in secondo luogo perchè, nonostante restino in piena zona play off, i locali possono di fatto salutare ogni speranza di cogliere una promozione diretta; infine – ma solo perchè si vuole arrivare al solito, banale ma efficace tre – per via della panchina sempre più traballante di Bepi Pillon, il quale vivrà ore di concitata attesa e trepidazione.

I risultati giustificherebbero il vulcanico Aldo Spinelli a dare il benservito al suo tecnico, della serie “se non ora, quando”: occorre invertire al più presto il trend e i modi per farlo sono a memoria solo due. O il Livorno riesce a ricompattarsi con la fretta più immediata che si conosca oppure il cambio alla guida tecnica sembra l’opportunità più semplice da sperimentare. Vero che in molti casi si rivela controproducente ma è altrettanto vero il fatto che, altrove, la sostituzione dell’allenatore ha riportato equilibrio e armonia. Dettagli non trascurabili che i livornesi mostrano di non conoscere più: oltre a ciò manca pure il gioco, e lo si evince da tempo, al punto da rendere, nello specifico, tutt’altro che ardua l’impresa del Vicenza.

Serie B: FOTO della 25a giornata

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Serie B, la venticinquesima. Che diventa, e non perchè si sia festeggiato ovunque (sarebbe statisticamente impossibile), l’occasione di ammucchiate celebrative importanti e belle da vedersi. Non ne vogliano gli sconfitti, ma alcune tra le vittorie odierne sono state parecchio significative e importanti. In chiave play off e in ottica play out, in vista della promozione e ai fini della salvezza. Si parte da Torino per immortalare il Sassuolo. Messi maluccio, gli emiliani, ai quali si poteva semmai chiedere di provare a mettercela tutta per contenere – quantomeno – la voglia dei padroni di casa. Invece, al di là di un avvio a razzo da parte dei granata – che sono tuttavia passati in vantaggio grazie a un rigore ben calciato da Rolando Bianchi ma concesso in maniera piuttosto frettolosa e (poco) arbitraria dal direttore di gara –  sono stati poi gli ospiti a macinare chilometri e prendere possesso del campo. Azione non pressante, quella del Sassuolo, ma tatticamente intelligente: attendisti e contropiedisti sono andati a nozze tra le maglie di un Torino che -ma va? – s’è sfaldato con il passare dei minuti. Un paio di guizzi griffati da De Falco hanno frastornato gli uomini di Lerda (rischia? non rischia? Fosse stato il Cairo della passata stagione, saremmo già al terzo tecnico granata in bilico) e consentito ai neroverdi di strappare tre punti d’oro. La permanenza in cadetteria è possibile, serve l’unità di intenti dell’abbraccio di cui sopra.

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A ruota, l’Ascoli. Che dopo il roboante successo interno contro i diretti concorrenti del Piacenza in realtà restano ancora lì, nei bassifondi, ma guadagnano, oltre a punti preziosissimi, anche una iniezione di fiducia necessaria per il proseguo della stagione. Vederli abbracciati e compattati fa pensare che i momenti più critici siano stati superati: tale spirito d’insieme potrà solo diventare il valore aggiunto di un gruppo che, dal punto di vista dell’organico, non ha da invidiare nulla a parecchie formazioni meglio posizionate.

Serie B 25a giornata: Atalanta prima, seguono Siena e Novara. Tonfo del Torino, bell’Ascoli

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Reggina-Padova 1-1
Atalanta-Pescara 1-0: 10′ st Marilungo (A)
Cittadella-Siena 0-0
Ascoli-Piacenza 3-1:
8′ pt Faisca (A), 13′ pt Di Donato (A), 7′ st Cacia (P), 33′ st Cristiano (A)
Grosseto-Novara 0-1: 20′ st Gonzalez (N)
Modena-Crotone 1-1: 19′ pt aut. Rullo (M), 29′ st Greco (M)
Portogruaro-Frosinone 0-1: 37′ st rig. Di Maio (F)
Torino-Sassuolo 1-2: 31′ pt rig. Bianchi (T), 10′ st e 24′ st rig. De Falco (S)
Triestina-Empoli 1-2: 23′ pt e 30′ st Coralli (E), 35′ pt Antonelli (T)
Varese-Albinoleffe 3-0: 27′ pt Ebagua (V), 43′ pt Carrozza (V), 27′ st Carrozza (V)
Livorno-Vicenza lunedì ore 20.45

Serie B 25a giornata: FOTO Reggina – Padova 1-1

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Anticipo della venticinquesima giornata di serie B.
Stadio Granillo, Reggio Calabria:
Reggina-Padova 1-1
Reti:
35′ st rig. Bonazzoli (R), 48′ st Vantaggiato (P)

Appaiate a 34 punti e in piena corsa play off: la situazione del pre gara tra i calabresi e i veneti era di assoluta parità. Squadre in lotta per la conquista di un posto nei play off e a ridosso, entrambe, dalle primissime posizioni. Davanti, infatti, stavano Torino e Livorno, quinte a braccetto con una lunghezza di vantaggio sulle due che hanno anticipato mentre la testa della graduatoria pare ormai solo corsa a tre tra Siena, Atalanta e un Novara meno brillante di come ci aveva abituati dalla prima giornata di cadetteria. Lo stadio Granillo tinto di amaranto è in realtà una cartolina che lascia intravedere più di uno spazio libero e di un seggiolino vuoto ma lo zoccolo duro del tifo locale si fa sentire fin dai primi minuti. Nessun timore reverenziale per gli ospiti che, nonostante la rinuncia forzata all’infortunato Succi, si affidano al tridente composto da Vantaggiato, De Paula e Ardemagni. Calori chiede la vittoria; i padroni di casa lanciano in attacco Zizzari di fianco a Bonazzoli.

La prima parte di gara è di marca veneta: i biancorossi, infatti, oltre a mostrare concentrazione fin dalle prime battute di gioco sono anche incisivi e capaci di creare i maggiori pericoli in area avversaria. Si ricordano, nonostante non abbiano fruttato reti, le occasioni capitate sui piedi di Gallozzi, che impensierisce Puggioni, e Vantaggiato, il quale arriva al tiro in un paio di circostanze costringendo l’estremo difensore di casa ad altrettanti interventi da applausi.Il finale di frazione regala un’occasione per parte: prima Colombo illude i locali con un tiro che sfiora il legno alto, poi Ardemagni impegna Puggioni con un colpo di testa da distanza ravvicinata.

Serie B 24a giornata: FOTO Frosinone – Atalanta 0-1

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Posticipo della ventiquattresima giornata di serie B.
Stadio Matusa, Frosinone:
Frosinone-Atalanta 0-1
Rete: 20′ st Tiribocchi (A)

Poca voglia di fare festa preventiva, in casa ciociara: il pre partita della sfida tra Frosinone e Atalanta, infatti, ha coinvolto il pubblico locale in maniera negativa. In un colpo solo la dirigenza laziale ha lasciato partire il trequartista napoletano, Francesco Lodi, approdato a catania e il centrocampista centrale mancino Davide Caremi, approdato a Cagliari. Premesse tutt’altro che rosee visto che l’obiettivo obbligato dei padroni di casa è quello di affrontare una seconda parte di stagione impeccabile per ribaltare una posizione di classifica drammatica (retrocessione diretta). Oltre a ciò, nel posticipo di cadetteria si presenta un impegno tutt’altro che agevole visto che di fronte ai locali c’è un’Atalanta determinata ad appaiare il Siena in cima alla graduatoria e non perdere colpi.

Poci spettatori e inizio vigoroso degli orobici che, al 2’, vanno già in gol: il tap in di Tiribocchi vanifica un’ottima parata di Frison ma a rendere inutile la rete del Tir ci pensa la terna. Marcatura annullata per fuorigioco (c’era). Pare mettersi subito male ma i padroni di casa hanno la capacità di reagire: prima conclusione verso la porta avversaria al 7’, con Cariello che conclude a colpo sicuro. Provvidenziale l’intervento di Talamonti che si immola per respingere la palla.

Serie B: FOTO della 24a giornata

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Iniziamo così. Con un attimo di smarrimento per non capire bene nè l’oggetto nè il soggetto di cotanta immagine. E’ calcio, lo suggerisce il blog. E’ cadetteria, lo dice il titolo. Ma campo, calciatore e – nello specifico – quell’affare giallastro (marroncino) tirato su col guanto?  A qualche risposta possiamo esser d’aiuto: Vicenza, stadio Menti, la manona è quella di Narciso, estremo del Grosseto, che si accinge a gfare pulizia nella propria area di rigore. Lo spazio che gli appartiene di diritto per 45′ del match è bersaglio di un tirassegno dal quale estrapoliamo l’attimo di cui sopra. Un frutto? Un panino? Di certo, non un pallone, visto che quello stava rotolando – con buona pace del pubblico locale – nell’altra metà campo, in prossimità del portiere di casa. Al 10′ della ripresa Defendi scombussola le certezze dell’anagrafica e, in barba al cognome che si ritrova, diventa l’attaccante più incisivo dei toscani. Un tiro da distanza ravvicinata non lascia scampo a Russo allo stesso modo in cui quel gol condanna di fatto i veneti alla sconfitta interna. Narciso è lì, improvvisa una palla con cui prendere dimistichezza e passare il tempo. Oggi, per davvero, s’è guadagnato la pagnotta. E quando si vince, non ci si vergogna mica di portare a casa del pane da mettere sotto i denti (decidiamo così, per noi è un panino).

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Ma oggi che era un giorno come tanti – canta Gian Maria Testa (buttato li a caso manco per niente: provate a dargli un’ascolto) – hai preso le tue mani e poi le hai messe sui miei fianchi. E nel vuoto pneumatico di certi istanti soporiferi della sfida tra Pescara-Triestina – finita in maniera consequenziale alla noia: 0-0 – accade che lo scatto vada a rendere immortale un passo di danza che solo un paio di calciatori nel mezzo di una partita saprebbero ripetere. Al di là di ogni formula matematica, di ogni logica della dinamica: il pallone si trasforma in nota e i due calciatori assecondano l’armonia andando, col corpo, chissà dove – chissà come – chissà perchè. Spunti di cronaca, dallo stadio Adriatico, ne sono arrivati ben pochi: locali, non pervenuti; ospiti, ben contenti , se frutta punti, di non pervenire. Non solo lì: stavolta va detto che le sfide di cadetteria che hanno deluso rispetto alle aspettative sono diverse. Penso al calcio poco giocato tra Sassuolo-Portogruaro, senza nulla togliere alla vittoria meritata degli ospiti nè al sigillo di Ignacio Pià, calciatore troppo spesso condizionato dagli infortuni per potersi esprimere con continuità; penso a Padova-Modena, sfida in cui la tattica ha inciso più della fantasia e il freno a mano tirato ha impedito che due squadre capaci di giocare buon calcio potessero esprimersi a livelli importanti. E Crotone-Torino no?