Serie A 27a giornata: Juventus – Bologna 0-2

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Anticipo della ventisettesima giornata di serie A
Stadio Olimpico, Torino:
Juventus-Bologna 0-2
Reti:
4′ st e 21′ st Di Vaio (B)

Dopo una settimana ad interrogarsi sul perché di una prestazione incolore contro il Lecce, la Juventus incassa un altro pesante macigno perdendo in casa davanti ai propri tifosi con lo stesso, identico  risultato. Questa volta è stato Marco Di Vaio a risollevare dalle ceneri un Bologna che sembrava morto contro la Roma, ma che, fronteggiando i bianconeri, ha giocato la classica partita della vita.

E’ finita tra i fischi e con la contestazione dei tifosi, che ormai rivedono le streghe della scorsa stagione. Delneri ha le sue responsabilità, avendo scelto una squadra molto sfilacciata rinunciando a Del Piero e Toni per un tempo e, nel momento in cui si è corretto, i suoi sono crollati sotto i colpi di Di Vaio, che con la doppietta di stasera aggancia a quota 18 Totò Di Natale. Complimenti al Bologna perché con una condotta di gara perfetta ha centrato il colpaccio atteso da 30 anni.

Bologna – Roma 0-1: fotogallery

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Serviva una scossa all’ambiente giallorosso, dopo una serie di sconfitte consecutive rimediate nelle ultime settimane. La scossa è arrivata con le dimissioni di Ranieri e l’avvento in panchina di Vincenzo Montella, forse non troppo esperto, ma capace – a detta della società – di motivare la squadra per condurla verso l’uscita del tunnel. Buona la  prima per l’ex aeroplanino, che se ne torna a casa da Bologna con la prima vittoria da allenatore di serie A e con la consapevolezza che questa squadra può tornare ai livelli di qualche tempo fa.

Di De Rossi il gol che ha deciso il recupero della ventiduesima giornata di campionato, non senza polemica da parte dei padroni di casa, che speravano nell’espulsione del centrocampista per doppia ammonizione (fallaccio sanzionato con il giallo e tocco di mano non punito adeguatamente).

Serie A recupero 22a giornata: Bologna – Roma 0-1

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Recupero della ventiduesima giornata di serie A.
Stadio Dall’Ara, Bologna:
Bologna-Roma 0-1
Rete: 45′ pt De Rossi (R)

Ripartire dal sedicesimo minuto di una sfida interrotta per abbondante nevicata che aveva reso impensabile lo svolgimento di un incontro che pure si ebbe l’ardire di provare a disputare. Nel frattempo, in meno di un mese, pare sia stata riscritta la storia: mentre il percorso dei felsinei è tornato a stabilizzarsi in barba a vicende societarie che hanno tenuto banco nella prima parte della stagione (e che sono costate ai rossoblu tre punti di penalizzazione), a Roma c’è stato il terremoto. Tre partite consecutive, altrettante sconfitte: filone in seguito al quale non solo i giallorossi hanno salutato in maniera definitiva ogni ambizione scudetto e compromesso in maniera seria il passaggio del turno in Champions League ma hanno fatto seguito una serie di contestazioni alla squadra da parte della tifoseria e le dimissioni di Claudio Ranieri. Romano e romanista, il testaccino s’è accollato da gran signore colpe e responsabilità che hanno radici assai più profonde e annidano altrove.

Senza il supporto di una società che vegeta e con l’impossibilità di cacciare tutti e ventiquattro gli uomini che compongono la rosa, Ranieri ha optato per assurgersi a capro espiatorio. Gli subentra Vincenzo Montella con l’obiettivo di salvare il salvabile e la consapevolezza che, accada quel che accada, il meno colpevole sarà alla fine proprio l’Aeroplanino. Poco tempo per invertire il trend e quell’idea neppure troppo celata: ripartire dagli schemi e dal modulo di Luciano Spalletti senza per questo fare tabula rasa. Un tassello alla volta, una modifica dietro l’altra, gara su gara.

Juventus: due rinforzi provenienti da Real e Barcellona?

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L’ultimo obiettivo rimasto – la Champions League – sta volando via, ma per la dirigenza juventina non c’è tempo per i rimpianti. Bisogna muoversi per cercare di costruire – finalmente diranno i tifosi bianconeri – una squadra degna della maglia che porta.

Secondo il sito 4-4-2.com il Real Madrid sarebbe interessato a Felipe Melo e avrebbe offerto 13 milioni di euro per il giocatore. Pochi secondo Giuseppe Marotta – che ne vorrebbe invece almeno diciotto.

Quagliarella pronto per le ultime gare

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Dopo una brutta sconfitta come quella di Lecce, i tifosi juventini hanno bisogno di buone notizie. Come sapere che probabilmente i bianconeri potranno contare sulle prestazioni di Fabio Quagliarella nelle ultime giornate di campionato.

Ieri l’attaccante era su Juventus Channel nella trasmissione 231 show. Dopo l’imbarazzante prestazione di Lecce – perdere con i giallorossi ci poteva anche stare, ma non in quel modo, visto che sarebbe potuta finire con una goleada per i pugliesi – non ha potuto fare a meno di commentare la prestazione:

Contro il Lecce è stato uno stop davvero brutto che può comunque capitare. Ci aspettavamo una prestazione diversa. Quando dobbiamo fare il salto di qualità abbiamo sempre un piccolo stop.

I gol della 26^ giornata – Serie A 2010/2011

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Venti gol sono stati segnati nella giornata di campionato numero 26. Una giornata non proprio esaltante, la quale ha risentito delle tante assenze per infortuni o squalifiche, e della stanchezza di molti dei protagonisti in campo, impegnati in questo periodo nelle coppe europee o nei recuperi di campionato.

E così l’attenzione si è spostata verso altri “lidi”, come gli errori arbitrali, le crisi di Juventus e Roma, o sull’unica gara esaltante della giornata, quella di Genova, in cui sono stati segnate ben 7 delle 20 reti odierne. Ma andiamo a guardare tutti i gol della 26esima giornata.

Napoli – Catania 1-0: fotogallery

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Chi si aspettava un calo fisico e nervoso da parte del Napoli, dopo l’impegno di giovedì sera in Europa League e dopo la conferma della squalifica di Lavezzi, sarà rimasto deluso. Vero è che i partenopei nell’ultima parte della gara hanno concesso qualcosa al Catania, come è vero che l’assenza del Pocho si è fatta sentire in fase di costruzione del gioco, ma gli uomini di Mazzarri sono comunque scesi in campo con la determinazione giusta per portare a casa i tre punti.

Nonostante la stanchezza, nonostante le assenze, nonostante il rigore sbagliato da Cavani, il Napoli si conferma la seconda forza del campionato, mantenendo invariato il distacco dal Milan capolista. Il gol di Zuniga dà il giusto morale alla squadra azzurra, chiamata ad affrontare proprio i primi della classe nel posticipo del prossimo turno.

Serie A 26a giornata: Napoli – Catania 1-0

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Posticipo della ventiseiesima giornata di serie A.
Stadio San Paolo, Napoli:
Napoli-Catania 1-0
Rete:
25’ pt Zuniga (N)

Che lo stadio San Paolo regali tali colpi d’occhio in occasione delle sfide interne del Napoli non è più né meraviglia né sorpresa. Il merito della formazione di casa, fino a oggi, è stato quello di ottimizzare ciascuna qualità e consentire al pubblico – si mangia pane e calcio, nel capoluogo campano – di andare con i sogni ben oltre ogni rosea aspettativa. Di fronte alla marcia trionfale verso il mantenimento del secondo posto appena dietro il Milan – prossima settimana, di lunedì sera, lo scontro diretto tra prima e seconda a San Siro – il rigenerato Catania di Simeone a cui va riconosciuto il merito di aver riportato in terra scula i tre punti e a cui va dato credito per la prova di carattere e temperanza cui i suoi ci stanno abituando.

Mazzarri opta per il consueto modulo che ha in Cavani la punta di riferimento: in difesa manca lo squalificato Campagnaro al posto del quale viene lanciato Santacroce; coppia di mediana composta da Hamsik e Sosa, l’ex di turno Mascara si accomoda in panchina. La replica di Simeone lascia basiti fin dal pre partita: l’argentino sceglie di rinunciare a Maxi Lopez e e schiera quale terminale offensivo Bergessio alle cui spalle agiscono Gomez, Schelotto e Martinho.

Ranieri si dimette. La squadra a Montella?

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L’epilogo dell’avventura romanista di Claudio Ranieri è stato tra i più tristi. Il bus della squadra è arrivato a Trigoria scortato dalla polizia, ed è stato accolto dal lancio di arance, sassi e uova, tra i cori di scherno dei supporter giallorossi – che scandivano tra gli altri il più classico dei cori di protesta “Andate a lavorare”.

Una mezz’ora prima, Claudio Ranieri, l’ormai ex-allenatore della Roma, aveva annunciato le sue dimissioni attraverso l’ANSA:

Lascio per darvi una scossa. Dopo una partita come quella di oggi, ritengo sia giusto dare un segnale. Al fischio finale dopo una partita vibrante, sono andato negli spogliatoi per ringraziare la squadra per la prestazione ed ho deciso di rassegnare le dimissioni. Fino ad oggi ho sempre pensato al bene della Roma, della società e della squadra. Oggi siamo entrati in campo con la voglia di lottare e vincere, per tutti quelli che amano la maglia e la città. Ogni minuto della mia giornata è per la Roma, ho sempre detto che per me una sconfitta faceva piú volte male, ma veder i miei ragazzi lottare fino alla fine e perdere mi scuote nel profondo.

Serie A 26a giornata: fotogallery

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Il Milan risponde prontamente alla vittoria dei cugini nerazzurri e ristabilisce le giuste distanze in classifica, battendo un Chievo che fino alla fine ha sperato di strappare un punto prezioso ai primi della classe. Ibrahimovic nell’occasione resta a secco, ma si veste da assist-man per piazzare il passaggio che porta Robinho al primo gol della gara.

I padroni di casa risorgono al minuto numero 61, quando Fernandes sigla la rete del pareggio, ma poi devono arrendersi alla voglia di vincere del Milan e ad un Pato lasciato in panchina per tre quarti di gara. Il Papero entra, segna e si spoglia, beccandosi un’ammonizione quanto mai gradita.

Serie A 26a giornata: Roma, è resa. Il Milan vince, la Lazio pure

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Bologna-Palermo 1-0GALLERY
Inter-Cagliari 1-0GALLERY
Lecce-Juventus 2-0
Chievo-Milan 1-2: 25′ pt Robinho (M), 16′ st Fernandes (C), 37′ st Pato (M)
Fiorentina-Sampdoria 0-0
Genoa-Roma 4-3:
6′ pt Mexes (R), 16′ pt Burdisso (R), 6′ st Totti (R), 7′ st e 29′ st Palacio (G), 23′ st e 40′ st Paloschi (G)
Lazio-Bari 1-0: 6′ pt Hernanes (L)
Parma-Cesena 2-2: 31′ pt Rosina (C), 19′ st rig. Crespo (P), 34′ st Sammarco (C), 44′ st Palladino (P)
Udinese-Brescia 0-0
Napoli-Catania
ore 20.45

Lecce – Juventus 2-0: fotogallery

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Mesbah e Bertolacci, chi sono costoro? Solo due nomi come tanti, se paragonati ai vari Buffon, Chiellini, Krasic, Aquilani, Del Piero e compagnia bella. Eppure a riempire il tabellino dei marcatori dell’anticipo dell’ora di pranzo ci sono proprio questi due nomi. Alla vigilia di Lecce-Juventus Delneri aveva parlato di partita della svolta e chissà quanti tifosi bianconeri avranno cominciato ad esibirsi in scongiuri di ogni tipo, considerando che ad ogni promessa del tecnico corrisponde poi un momento di appannamento della squadra (ricordate quando parlava di scudetto poco prima di Natale?).

La svolta non c’è stata ed anzi la Juve ha incassato due sonori schiaffoni contro una squadra che cerca punti utili per la salvezza. Davide contro Golia, a giudicare dai nomi in campo, con Golia che esce ancora una volta battuto ed è costretto a rivedere le proprie ambizioni.

Serie A 26a giornata: Lecce – Juventus 2-0

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Anticipo della ventiseiesima giornata di serie A.
Stadio Via del Mare, Lecce.
Lecce-Juventus 2-0
Rete:
32′ pt Mesbah (L), 3′ st Bertolacci (L)

Testa coda, ma neppure troppo. Nel senso che la Juventus – troppo in alto – non c’è nè il Lecce, per la verità, se la passa tanto male, visto che ia ruota gli vanno incontro un poker di formazioni. Se nella vigilia della sfida odierna qualcuno se la passava male, in ogni caso, erano proprio i salentini, costretti per l’occasione a sperimentare una linea difensiva inedita e obbligata: i quattro davanti a Rosati sono Donati, Fabiano, Ferrario e Brivio; in assenza di Giacomazzi, inoltre, il ruolo di regista arretrato va a Vives che è affiancato in mediana da Munari, Grossmuller, Bertolacci e Mesbah.

Panchina per Corvia e unico terminale offensivo Di Michele, sul quale sono caduti i favori di mister De Canio. Del Neri, al contrario, gode per una delle poche volte in stagione di problemi di abbondanza ma sceglie di dare fiducia in toto all’undoici reduce dalla vittoria bianconera contro l’Inter. Quattro difensori in linea, con Sorensen e Chiellini sulle corsie esterne e Barzagli a far coppia con Bonucci al centro della retroguardia. A centrocampo Krasic e Marchisio sulle corsie laterali mentre in mezzo ci finiscono Melo e Aquilani. Matri e Toni, là davanti, non si toccano.

Inter – Cagliari 1-0: fotogallery

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L’Inter soffre nel secondo anticipo della ventiseiesima giornata di campionato, ma alla fine riesce a mettere in tasca tre punti importanti nella rincorsa al Milan capolista. L’avversaria di turno era un Cagliari che sembra aver assorbito al meglio la partenza di Matri e che continua la sua rincorsa ad una posizione comoda di classifica.

A fare la differenza tra nerazzurri e rossoblu è la rete messa a segno da Ranocchia (in fuorigioco) al 7′ minuto del primo tempo. Poi i padroni di casa hanno avuto qualche occasione per arrotondare il risultato, ma nel finale di gara hanno dovuto stringere i denti per portare a casa il risultato e dare un senso alla lunga rincorsa sui cugini. Ora i punti del distacco dal Milan sono solo due, mentre il Napoli è sfrattato dalla seconda posizione in attesa delle gare di domani che potrebbero cambiare nuovamente la situazione.