Serie A 13a giornata: Genoa – Juventus 0-2

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Anticipo della tredicesima giornata di serie A.
Stadio Ferraris, Genova:
Genoa-Juventus 0-2
Reti: 18′ pt Marchisio (J), 23′ pt Krasic (J)

L’addio a Gasperini e il conseguente approdo di Ballardini sulla panchina del Genoa è coinciso con due vittorie su due partite e sei punti in cascina. Gli ultimi tre conquistati a Cagliari (esonero di Bisoli, i sardi a Donadoni) con cinismo e merito eppure quella contro la Juventus aveva ovviamente il sapore di una sfida decisamente diversa. Oltre a tutto il resto – blasone, ambizioni, rosa – diversa anche perchè la Juventus era reduce da una striscia positiva di otto partite nel corso delle quali si sono visti parecchi progressi.

In mediana ma soprattutto in difesa. Un denominatore che ha accomunato i due tecnici è legato alla impossibilità di scegliere: molte delle opzioni, infatti, sono sembrate obbligate per la serie di assenze con cui Ballardini e Del Neri hanno dovuto fare i conti. Nel 4-3-1-2 dei Grifoni, Toni e Mesto hanno avuto il compito di finalizzare il gioco mentre Veloso ha agito nel doppio ruolo di incontrista e incursore. Il classico 4-4-2 bianconero ha visto Iaquinta e Quagliarella in attacco, conferme a centrocampo dove Krasic torna a occupare il posto in fascia.

Milan-Fiorentina 1-0: fotogallery

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Se l’Inter dipende dalle prodezze di Eto’o, il Milan non può fare a meno di quelle di Ibrahimovic, determinante nelle ultime due vittorie pesanti dei rossoneri. La scorsa settimana lo svedese si era procurato il rigore decisivo nella gara contro i cugini nerazzurri, prendendosi poi la briga di calciare dal dischetto. Ieri sera ha letteralmente inventato una rete da antologia, scrivendo la parola fine sulle speranze di una Fiorentina propositiva ma con zero punti portati a casa.

Il Milan invece continua a volare e stacca il gruppetto delle inseguitrici, portandosi a quattro punti dalla Lazio, impegnata oggi sul campo del Parma. Gode la Milano rossonera, dopo qualche anno di inseguimento all’Inter e di trofei visti sollevare da altri davanti alla tv, mentre Berlusconi si dedicava alla politica e sembrava aver aver abbandonato l’amato giocattolo.

Serie A 13a giornata: Milan – Fiorentina 1-0

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Anticipo della tredicesima giornata di serie A.
Stadio Meazza di San Siro, Milano:
Milan-Fiorentina 1-0
Rete: 45′ pt Ibrahimovic (M)

Può una cena fornire un alibi? Il Lucarelli dei Misteri italiani direbbe di sì, Allegri non lo ammetterà mai. Però. Indice puntato su Ronaldinho per una mezza bravata con tanto di rimprovero del tecnico e panchina (l’ennesima, ecco l’alibi) per il brasiliano. L’ex cagliaritano decide di affidarsi ancora alla coppia offensiva composta da Ibrahimovic e Robinho con Seedorf a sostegno.

Mediana di ferro con Ambrosini, Gattuso e Flamini. Fiorentina chiamata a confermare i progressi delle ultime uscite: è ripresa o ennesimo saliscendi di prestazioni che allarma società e tifosi? Mihajlovic (che alla vigilia ha detto: “Sono fatto così: per rispetto nei confronti dei tifosi dell’Inter, non potrei mai allenare il Milan”) deve rinunciare a Mutu e conferma Gilardino quale unico terminale offensivo; Ljajic e D’Agostino agiscono alle spalle del bomber, conferma dal 1′ per Cerci.

Roma-Udinese 2-0: fotogallery

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Nel primo anticipo della tredicesima giornata, la Roma vince e vola al terzo posto in classifica, in attesa delle gare di domani, che definiranno meglio le prime posizioni. L’avversaria di turno era l’Udinese, ormai uscita definitivamente dalla crisi di inizio campionato e proiettata verso le posizioni a ridosso della zona Uefa. Ed anche questo pomeriggio gli uomini di Guidolin hanno dimostrato di voler continuare la corsa verso l’alto, facendo correre lunghi brividi sulla schiena del popolo romanista assiepato sugli spalti dell’Olimpico.

Ma era Menez ad assumere il ruolo di protagonista, quando al minuto numero 24 si guadagnava gli applausi della Sud (e non solo) per la rete del vantaggio giallorosso. Di lì a poco Di Natale tentava di raddrizzare il risultato, ma alla fine della prima frazione di gioco il risultato recitava Roma 1 – Udinese 0.

Serie A 13a giornata: Roma – Udinese 2-0

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Anticipo della tredicesima giornata di serie A.
Stadio Olimpico, Roma:
Roma-Udinese 2-0
Reti: 24′ pt Menez (R), 11′ st Borriello (R)

“Le quattro punte solo se ci tocca rimontare”, diceva Claudio Ranieri alla vigilia della sfida contro l’Udinese e, fedele al suo credo, il testaccino mette in campo il solito tridente mascherato da 4-4-2. Fuori Mirko Vucinic, dentro Totti e Borriello con Menez a supporto.

Inedito il centrocampo, dove  Brighi, Simplicio e Greco si trovano a dialogare in contemporanea per la prima volta. In difesa si rivedono Juan (recuperato) e Castellini (out Riise per infortunio). Di fronte ai capitolini, una Udinese in ottimo stato di salute e reduce dalla vittoria schiacciante (4-0) contro il Lecce. Rispetto all’ultima sfida Guidolin cambia una sola pedina: dentro Pinzi, panchina per Sanchez.

Nei primi quindici minuti è più Udinese che Roma: per primi al tiro, gli uomini di Guidolin, con un acuto di Domizzi sugli sviluppi di un angolo. Il pallone fa il pelo alla traversa. Locali accorti e frenati, quasi timidi: per assistere alla replica dei padroni di casa occorre attendere il 12′, quando Totti calcia dalla lunga distanza senza centrare il bersaglio.

Inter-Milan 0-1: fotogallery

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L’Inter non c’è, Ibrahimovic sì e non ha problemi a far valere la legge dell’ex, quando al quinto minuto del primo tempo va sul dischetto per battere il rigore causato dall’ex compagno di spogliatoio Marco Materazzi. Milan in vantaggio quando le marcature non sono ancora assestate, quando i muscoli non sono caldi abbastanza, quando sugli spalti i ritardatari non hanno ancora trovato posto. Milan in vantaggio proprio grazie all’ex idolo della tifoseria nerazzurra, arrivato a San Siro da ex e da “ospite”.

Benitez vedeva nella stracittadina la gara della svolta, ma svolta non c’è stata, non stasera almeno e non in positivo. Al di là del calcio di rigore subito nei primi minuti, l’Inter non ha saputo proporre un gioco valido, dimostrandosi ancora una volta la brutta copia dello squadrone che fino a qualche mese fa, conquistava l’Italia e l’Europa.

Serie A 12a giornata: Inter – Milan 0-1

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Posticipo della dodicesima giornata di serie A.
Stadio Giuseppe Meazza di San Siro, Milano:
Inter-Milan 0-1
Rete: 5′ pt rig. Ibrahimovic (M)

Meazza tutto esaurito, colpo d’occhio a misura di click: curva nord e curva sud si lasciano immortalare nella stesura delle coreografie pensate per il match. I milanisti optano per una una gigantografia corredata dallo striscione che recita “Una strada infinita che dura da una vita“. Interisti in replica con l’ovvio riferimento al triplete dello scorso anno, la scritta recita “Un, due tre, il triplete vie per te“.

In tribuna – tra gli innumerevoli vip – Mario Balotelli e Usain Bolt: per l’ex Zlatan Ibrahimovic è inondazione di fischi fin dalle prime battute. Benitez sceglie la prudenza: Snejider dietro alla coppia formata da Milito ed Eto’o, il rombo in mediana con l’inserimento di Obi dal 1′. Materazzi titolare nella sfida che sente di più: gli tocca marcare Ibra. Allegri replica affiancando allo svedese Robinho, Ronaldinho in panchina; i quattro di centrocampo sono Seedorf, Flamini, Gattuso e Ambrosini; retroguardia affidata a Thiago Silva e Nesta.

Serie A 12a giornata: fotogallery

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In attesa del ricco posticipo di questa sera, è andata in scena non senza sorprese la dodicesima giornata della Serie A. Non è più una sorpresa l’Udinese di Guidolin, che dopo un avvio stentato sta finalmente dimostrando sul campo i propri valori. Un Di Natale in giornata di grazia ha trascinato i suoi alla vittoria contro il Lecce, siglando tre dei quattro gol (l’altro è di Floro Flores) che consentono ai bianconeri di raggiungere quota 17 in classifica.

Stesso punteggio per il Palermo, che si assicura il derby di Sicilia contro il Catania, grazie soprattutto alla tripletta di Pastore, sempre più determinanante nel gioco dettato da Delio Rossi. A 17 punti anche il Genoa, alla seconda vittoria consecutiva dell’era Ballardini. A farne le spese è il Cagliari che si arrende ad una rete di Ranocchia, quando mancano ormai pochi minuti al triplice fischio finale.

Serie A 12a giornata: Pastore a Palermo, Di Natale a Udine. E’ standing ovation

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Fiorentina-Cesena 1-0
Juventus-Roma 1-1
Lazio-Napoli 2-0
Bari-Parma 0-1:
32′ pt Candreva (P)
Bologna-Brescia 1-0: 13′ st Di Vaio (B)
Cagliari-Genoa 0-1: 38′ st Ranocchia (G)
Palermo-Catania 3-1: 33′ pt, 2′ st e 40′ st Pastore (P); 1′ st Terlizzi (C)
Sampdoria-Chievo 0-0
Udinese-Lecce 4-0: 11′, 24′ e 40′ pt Di Natale (U); 10′ st Floro Flores (U)
Inter-Milan ore 20.45

Lazio-Napoli 2-0: fotogallery

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In attesa del ricco posticipo della dodicesima giornata (il derby milanese), la Lazio batte il Napoli e si riprende la testa della classifica. Gli uomini di Reja erano chiamati a riscattare le due sconfitte consecutive, l’una dolorosissima nel derby con la Roma, l’altra inattesa, arrivata solo all’ultimo secondo del turno infrasettimanale contro il Cesena.

Ultimo secondo benedetto invece dal Napoli, che contro il Cagliari aveva colto tre punti preziosi proprio in cona Cesarini (anche oltre, a dire il vero), risalendo in classifica fino a raggiungere i piani alti. Nell’anticipo dell’ora di pranzo della dodicesima giornata ci si aspettava dunque una gara viva tra due formazioni che potevano giocarsela alla pari nella ricerca dei tre punti.

Serie A 12a giornata: Lazio – Napoli 2-0

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Anticipo della dodicesima giornata di serie A.
Stadio Olimpico, Roma:
Lazio-Napoli 2-0
Reti: 15′ pt Zarate (L), 16′ st Floccari (L)

Napoli formato trasferta, dice il calendario e ribadisce la tenuta blu scuro degli uomini di Mazzarri; Lazio vogliosa di tornare al successo interno dopo l’amaro epilogo del derby di sette giorni fa. Nel 4-2-3-1 scelto da Reja trovano spazio Zarate, Hernanes e Mauri alle spalle di Floccari. Partenopei schierati nel 3-4-2-1 tradizionale: Hamsik e Lavezzi il supporto garantito all’unica punta Cavani. Sotto il sole di Roma, l’ex Reja è chiamato a invertire il trend delle ultime giornate (due sconfitte di fila) mentre il club di De Laurentiis vuole confermarsi forza in grado di competere per le prime posizioni.

A conti fatti, all’Olimpico va in scena l’ennesimo big match di giornata. Biancocelesti pimpanti dall’inizio: fanno la partita e cercano di vanificare le iniziative ospiti con fraseggi lineari che non sfociano in palle gol per l’ottima tenuta di Cannavaro e compagni. Napoli sul velluto all’8′, quando Lavezzi lanciato al limite si gira e conclude di destro. Muslera blocca. Hernanes stenta, Mauri trascina: al 15′ Lazio in vantaggio grazie a Zarate che raccoglie l’invito del proprio capitano e conclude alle spalle di De Sanctis con un diagonale che non lascia scampo all’estremo partenopeo.

Juventus-Roma 1-1: fotogallery

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Finisce pari e patta una delle classiche del calcio italiano, Juventus-Roma, in scena sul terreno dell’Olimpico di Torino nel secondo anticipo della dodicesima giornata. La Vecchia Signora ha dato segni positivi, nonostante l’assenza di pezzi da novanta ed una difesa che doveva contare sui trenta e passa anni di Fabio Grosso e sui 18 di Sorensen. La Roma da parte sua allunga la striscia positiva e resta lì, a due passi dalla vetta, dopo aver visto da vicino il baratro per diverse settimane.

Di Iaquinta (splendida girata al volo) e Totti (rigore allo scadere del primo tempo) le reti che hanno infiammato i cuori delle tifoserie, ma anche altri nomi potevano finire sul tabellino dei marcatori, in una gara più che mai vivace.

Serie A 12a giornata: Juventus – Roma 1-1

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Anticipo della dodicesima giornata di serie A.
Stadio Olimpico, Torino:
Juventus-Roma 1-1
Reti: 35′ pt Iaquinta (J), 49′ pt rig. Totti (R)

Buon colpo d’occhio all’Olimpico: se non è tutto esaurito, poco manca. Juventus e Roma si sfidano nel secondo degli anticipi della dodicesima giornata e vanno ad aggiungere l’ennesimo tassello a una sfida che – puntuale come le tasse – ogni anno non passa mai inosservata. Gara sentita dalle società, dalle tifoserie e dagli stessi calciatori: troppi gli intrecci recenti e meno recenti che hanno alimentato la rivalità tra bianconeri e giallorossi, ultimo in ordine temporale lo sbarco sotto la Mole del romanista Aquilani, schierato da Del Neri nel centro della mediana (in coppia con Felipe Melo).

Ranieri spariglia le carte e decide di concedere un turno di riposo a Borriello, che parte in panchina: capitolini con Totti quale terminale offensivo, Vucinic e Menez a supporto, Greco ancora nell’undici di partenza insieme a Simplicio. Il tecnico juventino opta per Sorensen sull’esterno destro di difesa e spedisce Del Piero in panchina preferendogli Iaquinta e Quagliarella. Passa poco più di un minuto e Menez si rende protagonista di un fallo evitabile e duro su Grosso: scatta il primo giallo, giusto, da parte di Rizzoli che cerca di esplicare la linea di condotta con puntualità.

Fiorentina-Cesena 1-0: fotogallery

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La Fiorentina dimentica in fretta il 3-2 rimediato all’Olimpico di Roma e riparte a testa bassa per la conquista delle posizioni nobili di classifica. Il Cesena, invece, non riesce a ripetere il miracolo compiuto contro la Lazio nel turno infrasettimanale e se ne torna a casa con zero punti conquistati. E dire che gli uomini di Ficcadenti hanno provato a guadagnare punti sul terreno del Franchi, ma stavolta dal cilindro non è uscito un colpo fortunato simile a quello che aveva consentito a Parolo di beffare la Lazio sul finale nell’ultimo turno di campionato.

Il colpo magico riesce invece a Gilardino, che al minuto numero 13 della ripresa sigla la rete che consente ai toscani di raggiungere quota 15 in classifica, a ridosso delle posizioni che contano per l’Europa. L’unica nota stonata della serata è l’infortunio di Mutu, rientrato da poco dopo la lunga squalifica e subito fuori per problemi all’inguine.