Calcio, Serie A: In zona preghiera Cruz porta l’Inter in Paradiso

Del Piero e Gilardino mandano Juve e Fiorentina in orbita. Vince anche il Napoli e il Genoa trascinato da un Super-Milito. Il racconto dell’ 11^ giornata.

Chi doveva vincere ha vinto e chi rischiava di perdere ha perso. L’undicesima giornata di Serie A non ha regalato sorprese: in fondo alla classifica, Torino a parte, le acque non si smuovono mentre ai piani alti fanno festa praticamente tutte, o quasi. L’Inter nel big-match di giornata ospitava la corazzata Udinese. Per novanta minuti Mourinho ha sudato freddo, ma a scongiurare il quarto pareggio in stagione ci ha pensato Julio Cruz che ha regalato, in pieno recupero, la vetta provvisoria della classifica ai nerazzurri. A quota 22 sale anche la Lazio che aggancia il Milan, impegnato questa sera nel posticipo di Lecce. A seguire, alle spalle dell’Udinese che resta a 21, la premiata coppia Napoli-Genoa, che precede a sua volta di due punti quella formata da Juventus e Catania. A diciassette sale la Fiorentina che, trascinata dalla vena realizzativa di Alberto Gilardino, scavalca il Palermo, sconfitto nell’anticipo di sabato dal Torino.

Calcio, serie A: al Meazza Inter-Udinese. Si giocano il primato in classifica

Alzi la mano chi avrebbe mai pensato che Inter-Udinese dopo due mesi di campionato sarebbe stato il match clou della 11° giornata. Complimenti quindi alla squadra di Marino che oltre a disputare un grande inizio di torneo, sta brillando anche in Europa, dando segno di grande maturità. L’Inter, invece, nonostante abbia gli stessi punti (21), non sta attraversando un grande momento di forma. Il nuovo modulo provato da Mourinho (4-2-4), non sta dando i frutti sperati, anzi in due gare è suonato l’allarme difesa che ha subito cinque gol; due dalla Reggina e tre in Champions dall’Anorthosis.

La 10^ giornata tra rientri e assenze di lusso

Comincia con due sfide suggestive la decima giornata di campionato, che ci propone nel pomeriggio un Reggina-Inter che sa di esame per gli uomini di Mourinho, dopo i due 0-0 consecutivi che ne hanno frenato la corsa scudetto, relegandola al terzo posto in classifica. La Reggina viene invece dalla sonora sconfitta con il Napoli e cerca contro l’armata nerazzurra punti preziosi per abbandonare l’ultimo posto in classifica.

Non saranno della partita Adriano e Cruz, esclusi da Mourinho e destinati a “fare molta strada” prima di tornare titolari. In attacco è scontata la presenza di Ibrahimovic, al fianco del quale potrebbe trovare posto Crespo.

In serata andrà in scena Juventus-Roma, sfida che ha perso un po’ del suo fascino a causa delle debacle giallorosse che relegano la squadra di Spalletti ad un ruolo di secondo piano in questo inizio campionato. Rientra Del Piero nella Juve (insieme a Camoranesi e Legrottaglie), mentre la Roma si ritroverà nuovamente senza il suo capitano fermato dal solito problema al ginocchio destro.

Aspettando Juve-Torino

Ci siamo. A Torino è giorno di derby nell’anticipo serale dell’ottava giornata di campionato. E come ogni stracittadina che si rispetti, contano poco le forze in campo o i milioni spesi durante la campagna acquisti. E’ una gara a sé dal sapore particolare, sentita dai tifosi più di ogni altra partita.

Ma che derby sarà? Scorrendo le probabili formazioni viene da pensare che si tratti del derby degli assenti, specie in casa bianconera. Ranieri si ritroverà ad inventare di sana pianta una formazione “decente”, viste le assenze di Zanetti, Buffon, Trezeguet, Zebina, Andrade, Tiago, Poulsen, Marchisio e Camoranesi. Praticamente un’intera squadra!

Il problema è nel mezzo: far giocare uno come Ekdal, che paga in fatto di esperienza e maturità, o snaturare le qualità di Nedved cambiandogli posizione? E’ il dubbio che avrà impedito a Ranieri di prender sonno ieri sera.

Aspettando la 6^ giornata

Dopo la tre giorni di Coppe, torniamo a parlare di un campionato più emozionante che mai, uno di quelli che non ricordavamo da tempo, nella speranza che i fuochi di artificio continuino a lungo.

Si apre alle 18 di oggi pomeriggio con la Lazio prima in classifica impegnata all’Olimpico contro il Lecce e chiamata a confermare quanto di buono fatto fino a questo momento. Impegno non proibitivo per gli uomini di Delio Rossi, sebbene, come ammette lo stesso tecnico biancazzurro, la Lazio non è più una sorpresa e le avversarie da ora in poi sanno cosa aspettarsi. Sapranno anche come fermare Zarate e Pandev?

In serata scenderà in campo l’Inter, dopo il mezzo passo falso in Champions League e dopo, soprattutto, la disfatta nel derby. Lo sparring partner di turno è il Bologna, già vncente a San Siro nela prima giornata contro il Milan, ma poi frenata da quattro sconfitte consecutive. Aspettiamo stasera per sapere se la Lazio sarà in grado di continuare la fuga e se l’Inter riuscirà a tenere il passo.

5^ giornata: nessun pareggio

In attesa del derby milanese di questa sera, che ci darà qualche indicazione in più sulla testa della classifica, si è giocata la quinta giornata di campionato. Ancora sorrisi in

Nell’anticipo sorride solo la Fiorentina.

Segna sempre lui, alla faccia di chi lo dava per finito prima del tempo, non credendo nella resurrezione. E invece Gila è risorto e più di una volta ha cavato dagli impacci la Fiorentina, regalando punti preziosi alla squadra di Prandelli. Nulla aveva potuto contro la veemenza della Lazio nel turno infrasettimanale, ma ieri sera ha avuto modo di rifarsi alla grande, dimostrando ancora una volta di essere indispensabile per una squadra che punta in alto.

E non solo gol da parte dell’ex attaccante del Milan, ma anche un gioco mirato a tener palla in avanti e a far salire la squadra, così come predica Prandelli. Il Genoa da parte sua ha cercato di fare la propria partita, ma con un tempo senza il terminale d’attacco (Milito) era difficile mettere i brividi a Frey. La dimostrazione sta nel fatto che appena entrato in campo El principe ha avuto la migliore occasione della gara ed il portiere viola ha dovuto dar fondo a tutte le sue doti migliori per evitare la rete.

Rete che invece è arrivata dall’altra parte del campo, con una prodezza di Gilardino che ha di fatto risolto la partita. La Fiorentina sorride, il Genoa frena gli entusiasmi dopo la vittoria in casa contro la Roma.

4^ giornata: la Lazio sogna, la Roma recrimina

Il fresco della sera porta bene all’Inter, che, al termine del primo turno infrasettimanale previsto dal calendario di serie A, si ritrova da sola a guidare la classifica. I nerazzurri ottengono il massimo del risultato con il minimo dello sforzo (solo 1-0 il punteggio finale), grazie ad un gol messo a segno dal solito Cruz, che entra e segna, come ai tempi della gestione Mancini. Mourinho ottiene così i sei punti che aveva chiesto in previsione del derby del prossimo turno e si gode il primato solitario, festeggiando le 100 partite consecutive in casa senza sconfitte.

Ma, in vista del derby nemmeno il Milan si lascia pregare e, dopo la vittoria esaltante con la Lazio nel posticipo di domenica scorsa, va a conquistare i tre punti anche a Reggio Calabria. Borriello sembra non risentire troppo della partenza della sua dolce metà per l’Isola dei Famosi e mette a segno la rete che sblocca la gara. Poi ci pensa il redivivo Corradi a riportare in parità il match, prima che Pato si inventi l’1-2 finale.

Resta a guardare la Juventus di fronte al solito Catania messo bene in campo e pronto a crear grane a chiunque gli capiti davanti. I bianconeri vanno in vantaggio col solito Amauri e, quando eravamo già pronti a commentare l’ennesimo 1-0, arriva l’errore che non ti aspetti (Chiellini è tradito da un rimbalzo dovuto alle pessime condizioni dell’Olimpico) e Plasmati può festeggiare il secondo gol in A ed il pareggio contro una grande. A nulla poi è servito l’assalto finale e le due traverse nel giro di un paio di secondi colpite dai bianconeri. Per ora la Juve frena, in attesa di tempi migliori.

Le cinque sorelle avanzano

Finché è durato, è stato un bel sogno: una settimana di primato in classifica per due squadre che non possono permettersi il lusso di cullare ambizioni così alte, sebbene siano destinate a ben comportarsi nel corso del campionato. Ma il sogno è svanito all’alba e le due di testa, Atalanta e Lazio, hanno dovuto cedere la poltrona più comoda a Juventus e Inter, decisamente più abituate ad abitare i piani alti e a non farsi sorprendere dalle vertigini.

E dire che la Lazio aveva sperato di continuare la volata a punteggio pieno, approfittando come un avvoltoio sulla preda del momento opaco del Milan, ancora a zero punti, prima del posticipo di ieri sera. Ma le luci di San Siro sono tornate ad illuminare il gioco dei rossoneri, che come abili giocatori al tavolo verde hanno servito un bel poker agli uomini di Rossi.

I cugini nerazzurri ringraziano e si godono il primato, in attesa di conquistare gli altri tre punti chiesti da Mourinho, prima di affrontare il derby. Intanto è arrivata la vittoria rotonda in casa del Torino, nonostante i brividi nell’ultimo quarto di gara, quando Julio Cesar è stato chiamato agli straordinari per arginare la superiorità granata.