Cassano resta alla Samp, ma con lo stipendio dimezzato

Foto: AP/LaPresse

Né vincitori né vinti. La querelle tra Antonio Cassano ed il presidente della Sampdoria Garrone finisce in pareggio, ma allo stato delle cose nessuno può permettersi il lusso di cantar vittoria. Il Collegio Arbitrale della Lega ha finalmente espresso il proprio parere, imponendo il reintegro in rosa del fantasista di Bari Vecchia sin dal primo gennaio prossimo.

Reintegro in rosa non significa però che Fantantonio possa tornare a giocare al fianco di Pazzini & Co., visto che la società è libera di decidere chi far scendere in campo e chi no, e su questo Garrone è stato perentorio:

A prescindere dalla decisione del Collegio Arbitrale, Cassano non vestirà più la maglia della Samp. La sua esperienza con noi è finita.

Europa League: Sampdoria-PSV Eindhoven 1-2

Foto: AP/LaPresse

Dopo l’uscita prematura dalla massima competizione europea per club per mano del Werder Brema, la Sampdoria viene eliminata anche dall’Europa League e da domani potrà cominciare a concentrarsi solo sul campionato e sulla coppa nazionale. L’avversario di turno era il PSV Eindhoven, primo nel girone e determinato a confermare il primato nella gara contro i doriani.

La Samp invece scendeva in campo con la consapevolezza di chi sa di essere all’ultima chiamata utile, prima della sesta ed ultima giornata della fase a gironi. E gli uomini di Di Carlo ce l’hanno messa tutta nella prima frazione di gioco, dimostrandosi spigliati e propositivi, anche dopo l’interruzione per qualche minuto dovuta all’illuminazione del Ferraris.

Lite Cassano – Garrone: addio pace, si passa alle carte bollate

Foto: AP/LaPresse

Ormai il divorzio è ufficiale, e si passa nelle mani degli avvocati. Ad Antonio Cassano non è andata giù la battuta del presidente Garrone sulla “cassanite“, ed ha capito che non ci sono più le condizioni per fare pace. E allora, da bravo attaccante, riparte in contropiede.

La storia tra Cassano e la Sampdoria si può dire ufficialmente finita. Secondo il calciatore il litigio è stato solo un pretesto per mandarlo via, in quanto il suo contratto pesava troppo nel bilancio societario e secondo lui non andava alla famiglia Garrone di spendere così tanto per un solo calciatore. Non solo. Secondo la memoria difensiva dei suoi avvocati, questa versione viene confermata dal fatto che per due volte, una orale ed una via email, il presidente aveva accettato le scuse del calciatore, per poi ritrattare dopo poche ore.

Garrone non perdona Cassano

Foto: AP/LaPresse

A margine della riunione a Milano della Lega Calcio, il presidente della Sampdoria, Riccardo Garrone, è ritornato ancora una volta sul caso Cassano. Ma le notizie non sono quelle sperate dai tifosi sampdoriani: Garrone non torna indietro.

Io cerco di essere coerente e la coerenza è una virtù molto rara.

Insomma non cambia nulla nonostante i tentativi di conciliazione di Cassano e del suo procuratore Beppe Bozzo.

Lite Cassano – Garrone, Striscia la Notizia cerca di mettere pace

Foto: AP/LaPresse

Non è bastato nemmeno l’annuncio di Cassano

per farmi perdonare berrei anche il petrolio

che peraltro ha peggiorato la situazione, a far tornare sui suoi passi Riccardo Garrone. Il presidente della Sampdoria è deciso a mandar via il suo miglior giocatore per qualche parola di troppo, e così a fare l’ultimo tentativo di riappacificare l’ambiente è Striscia la Notizia.

Cassano disposto a pagare per restare alla Samp

Foto: AP/LaPresse

E’ il solito Cassano, quello che fa e disfa, quello che offende pesantemente e poi si cosparge il capo di cenere e cammina sui carboni ardenti per chiedere scusa, quello che può permettersi il lusso di litigare anche con il Presidente della propria squadra, perché tanto sa che tutto alla fine gli viene perdonato in nome del talento sopraffino che Madre Natura gli ha concesso.

Se la prende con i giornalisti perché lo fanno passare per quello che non è, perché il nome Cassano unito alle cassanate fa vendere copie. E forse è così, ma questa volta c’è una società che si dice stufa dei suoi eccessi e che lo mette fuori rosa alla faccia del talento. Forse non se lo aspettava Fantantonio o forse sì, ma l’istinto è stato più forte della razionalità e non ha saputo fermarsi nemmeno di fronte all’autorità di chi gli consente di mettere insieme il pranzo con la cena. Ed ora arriva il pentimento e le scuse pubbliche, quasi in ginocchio.

Lite Cassano-Garrone, la verità di Fantantonio

Foto: AP/LaPresse

La Samp ha vinto nella non facile trasferta di Cesena, ma in casa doriana continua a tenere banco la vicenda-Cassano, dopo la pubblicazione della trascrizione dell’alterco tra i fantasista ed il presidente Garrone. Fantantonio ne avrebbe combinata un’altra delle sue, scagliandosi violentemente contro chi gli paga lo stipendio, contro chi lo ha sempre trattato come un figlio, contro chi gli ha permesso di avere un’altra chance in nazionale.

Ma questo aspetto della vicenda era già noto. Quella che ancora non avevamo ascoltato è la versione del diretto interessato, che prima chiede scusa alla Sampdoria e si augura di rimanere e Genova, poi cerca di giustificarsi.

Lite Cassano – Garrone, tutta la verità

Foto: AP/LaPresse

Non si tratta, a quanto pare, di una ricostruzione giornalistica, ma secondo quanto riportato questa mattina sulla Gazzetta dello Sport, pare sia stato messo tutto nero su bianco direttamente dal presidente Garrone ciò che è avvenuto quel fatidico pomeriggio del 26 ottobre scorso. Il motivo del contendere era il premio Rete d’Argento che doveva essere consegnato alla Sampdoria a Sestri Levante, ma il problema non era che Cassano voleva partecipare alla premiazione, ma esattamente il contrario: non ci voleva andare. Ecco la ricostruzione del club:

Non vado a prendere un premio in quella merda di albergo…

avrebbe risposto il calciatore, con Garrone che cercava di calmarlo ordinandogli di non alzare la voce.

Cassano litiga con Garrone, aria di addio?

Foto: AP/LaPresse

Con uno come Cassano non si può mai dire. Una persona così estroversa può sfruttare le sue qualità per farti vincere una partita o per spaccarti lo spogliatoio, ed è esattamente quello che si profila nelle ultime ore in casa Samp. Alla fine dell’allenamento di ieri pomeriggio Fantantonio ed il presidente Garrone hanno avuto un acceso diverbio.

Una situazione che spesso si osserva tra giocatore e allenatore, ma è difficile che ciò avvenga contro un presidente. Ed invece è proprio quello che è accaduto, aggravato dal fatto che non sembrava che gli altri calciatori fossero tutti dalla parte di uno o dell’altro. Il motivo del contendere è tutto dire: la mancata partecipazione del barese alla consegna del premio Rete d’Argento del club De Paoli di Lavagna.

Europa League: Sampdoria ko, Napoli solo pari

Foto: AP/LaPresse

Napoli – Liverpool 0-0

Metalist – Sampdoria 2-1

Inter a parte, non sembra essere un buon periodo per le italiane impegnate nelle coppe continentali. L’ennesima dimostrazione arriva al termine delle prime due gare delle squadre nostrane impegnate in Europa League, Sampdoria e Napoli, dalle quali ci si sarebbe aspettati qualcosa in più.

Vero è che i partenopei avevano di fronte il Liverpool, squadra che in coppa solitamente dà il meglio di sé, ma è anche vero che i Reds nell’occasione erano privi di alcuni pezzi da novanta (Torres e Gerrard, tra gli altri).

Il Napoli avrebbe dovuto approfittare della ghiotta occasione per incrementare il punteggio nel girone, ma il giovane Liverpool è riuscito ad addormentare la prima frazione di gioco, costringendo gli uomini di Mazzarri a vedere la porta da lontano. E così finisce che la prima vera occasione per il Napoli arrivi allo scadere del primo tempo, con Hamsik, che si vede respingere sulla linea il tiro del possibile vantaggio.

Europa League: Sampdoria ok, Napoli rimonta in extremis

Sampdoria – Debreceni 1-0

Steaua Bucarest – Napoli 3-3

Comincia con il passo giusto la seconda giornata di Europa League per le squadre italiane. Le prime a scendere in campo sono state Sampdoria e Napoli, rispettivamente contro Debreceni e Steaua Bucarest, chiamate a far punti dopo i pareggi della prima giornata.

I doriani ci hanno messo un po’ per prendere le misure agli avversari, pericolosi all’11’ e al 12′ minuto con occasioni che facevano correre brividi di paura al pubblico di Marassi. A togliere le castagne dal fuoco ci pensava poi Pazzini, che si incaricava di battere un calcio di rigore al minuto numero 18, portando i suoi in vantaggio. Poche occasioni di lì alla fine del primo tempo, come poche saranno nella ripresa, ma alla fine l’1-0 basta per balzare in vetta alla classifica del girone in compagnia del Pvs Eindhoven a quota 4.