Video: portiere rifiuta di parare un rigore

Remus Danalache è il portiere di riserva del Voinţa Sibiu – un club romeno di serie A. La partita è ormai persa perché i padroni di casa del Petrolul Poiesti stanno vincendo ormai per tre a uno.

La partita – questi sono gli highlights – è stata segnata da una serie di decisioni infelici dell’arbitro – non so a voi, ma a me ricorda il mitico Byron Moreno. Espelle due giocatori del Remus – uno è il portiere titolare – e gli fischia contro un rigore.

Mutu radiato dalla nazionale dopo una notte brava

Adrian Mutu ne ha combinata un’altra delle sue e questa volta la bravata gli costerà davvero cara. Il fattaccio risale alla vigilia dell’amichevole tra la Romania e San Marino, quando l’attaccante del Cesena era in ritiro con la sua squadra. Ma mentre i compagni soggiornavano in albergo e si riposavano in visto della gara, il numero 10 se la spassava in un locale fino a notte fonda, per rientrare poi in stato alterato dall’alcol.

Di qui la decisione del ct Victor Piturca di escluderlo dalla rosa a tempo indeterminato, il che significa che Adrian Mutu non vestirà mai più la casacca della sua nazionale. L’allenatore dei romeni ha spiegato così la decisione:

E’ un peccato, ma le regole sono rigide e loro le conoscevano.

Amichevole: Italia-Romania 1-1

Foto: AP/LaPresse

Prandelli si aspettava delle buone risposte dalla giovane Italia, ma alla fine della fiera il ct ha dovuto mandare in campo l’artiglieria pesante per mostrare all’esiguo pubblico di Klagenfurt qualche sprazzo di gioco. Quattro gli esordienti al fischio d’inizio contro la Romania (Balzaretti, Diamanti, Ranocchia e l’oriundo Ledesma), nessuno dei quali è riuscito ad entusiasmare particolarmente, complice l’emozione del debutto e la scarsa abitudine a giocare insieme.

In attacco l’Italia schiera la coppia Balotelli-Rossi (quest’ultimo capitano della squadra azzurra), ma le occasioni pericolose non arrivano, nonostante il gran movimento del giocatore del City (tra l’altro fatto oggetto di buu razzisti ad ogni tocco di palla).

L’onestà di Van Basten ci eviterà il biscotto?

La storia si ripete. Dopo Euro 2004 ed il biscotto servitoci caldo caldo e impacchettato dall’accoppiata Svezia-Danimarca, ci ritroviamo ancora una volta nella condizione in cui non basta fare il nostro dovere e battere la Francia, ma sperare che su un altro campo qualcuno dimostri la propria sportività e si giochi fino in fondo la partita.

Oggi sui giornali non si parla d’altro. Il biscotto recita un ruolo da assoluto protagonista, rubando la scena alle valutazioni sulla gara di ieri. E come d’abitudine più che concentrarci sulla gara dell’anno, siamo tutti presi a guardare in casa altrui, avanzando sospetti di combine o di scarso impegno da parte di un’Olanda già qualificata, che avrebbe la possibilità di estromettere in sol colpo i campioni del mondo ed i vice-campioni.

Domenech ha detto la sua, ma si sa, lui più che degli uomini si fida delle stelle e non può credere che gli orange mettano in campo contro la Romania la stessa voglia di successo dimostrata nelle prime due gare.

Italia bella, sfortunata e penalizzata?

Bella Italia, si è detto a conclusione della gara contro la Romania. Bella e sfortunata per il gran numero di palle-gol create e sbagliate o vanificate dalla prestazione superlativa di Lobont. Bella, sfortunata e penalizzata oltremisura da un arbitraggio a sfavore, ha aggiunto qualcun altro, in riferimento al gol annullato a Toni ed al rigore accordato alla Romania per un fallo di Panucci a pochi minuti dal termine.

Mi sia concesso di esprimere la mia opinione al di là del cuore che batte per l’azzurro e per quella vena di “nazionalismo estremo” che scatta in ciascuno di noi allorché gioca la nostra Italia.

Niente da dire sulla bellezza del gioco espresso, sia in assoluto, sia se confrontato con la magra figura rimediata contro l’Olanda. Sul discorso sfortuna comincio già ad avanzare qualche dubbio, mentre sull’arbitraggio a sfavore ho solo poche parole: smettiamola con il vittimismo!

Verso Euro 2008: Romania

Completiamo il quadro del Girone C dell’Europeo, il nostro ed anche il più difficile di tutto il torneo, con la squadra considerata “materasso“, che poi tanto morbida non sarà. Stiamo parlando della Romania, che a discapito di una povera storia calcistica e della scarsa esperienza internazionale delle sue squadre di club, può vantare nomi di prima scelta nel panorama internazionale come Mutu e Chivu, giusto per farne solo un paio.

Certo, vedere una nazionale che si può permettere, oltre a quei due, anche altri calciatori di livello internazionale, e considerarla la più facile del girone, c’è da farsi venire i brividi. Il tecnico Victor Pitruca non ha una grande esperienza internazionale, dato che nella sua carriera ha sempre allenato o la Steaua Bucarest o la nazionale rumena, e questo probabilmente ha contribuito a far calare le quotazioni di una nazionale comunque importante, capace di arrivare prima nel girone dell’Olanda, e di eliminare Bulgaria e Slovenia, che qualche anno fa ci dette più di un filo da torcere nelle qualificazioni ai mondiali.

Europei 2008: Gruppo C

Terzo e penultimo appuntamento alla scoperta delle squadre qualificate per l’Europeo della prossima estate. Quest’oggi ci occupiamo del Gruppo C, che ci riguarda da vicino, visto che l’urna ha stabilito che la squadra guidata da Donadoni dovrà vedersela con Olanda, Romania e Francia (ancora lei!).

L’Italia arriva all’appuntamento da detentrice del titolo mondiale e, pur non avendo precedenti esaltanti nella competizione europea (a parte la conquista del titolo nel ’68, ma stiamo parlando di una vita fa), resta comunque la squadra da battere. Nel girone di qualificazione ha stentato solo all’inizio, con un pareggio interno contro la Lituania e una sconfitta rimediata dai cugini francesi. Poi il cammino si è fatto in discesa e Donadoni ha saputo dare personalità alla propria creatura, conducendola alla conquista del pass europeo.

Molti i nomi sul taccuino del ct, alcuni titolari inamovili e già campioni del mondo con Marcello Lippi (Buffon, Cannavaro, Materazzi, Pirlo, Gattuso, Toni), altri che devono ancora dimostrare qualcosa sul campo, sperando in una convocazione (Del Piero su tutti). Il girone non è dei più facili, ma la formazione azzurra ha dimostato compattezza e determinazione ed è pronta a dar battaglia per arrivare in alto.