Juve a spasso, Catania quasi salvo, romane in crisi

Campionato chiuso? Lo predichiamo da mesi, di fronte ad una capolista che non perde il passo e, quando lo fa, ha la fortuna di veder crollare anche le sue avversarie. La Juve però continua a crederci, checché ne dica Ranieri, sempe più fermo nel suo proposito iniziale, “migliorare il terzo posto della scorsa stagione”.

Dall’altra parte della barricata troviamo un Mourinho che dice di dormire sonni tranquilli, perché alla sua squadra mancano “solo” 23 punti per raggiungere l’obiettivo finale, mentre ai bianconei occorrerebbe vincere tutte le gare da qui alla fine. Sarà, ma intanto la Juve continua a correre e nessuno può impedirle di crederci fino in fondo, sebbene l’impresa sia di quelle ardue.

Ne è dimostrazione la gara di ieri sera contro la Roma, un poker pulito (doppio Iaquinta, Mellberg e Nedved), per una volta senza contestazioni, quasi a voler emulare la diretta avversaria (0-4 nel girone di andata). Vero è che i giallorossi erano in formazione d’emergenza (tanto per cambiare), ma quattro gol tolgono ogni dubbio sulla voglia di rincorsa della Vecchia Signora.

Roma – Juve: storia di una rivalità che non c’è più

C’era una volta Roma-Juve e c’erano due presidenti schietti ed ironici che non le mandavano certo a dire, trincerandosi dietro la diplomazia, ma affonfavano i colpi al momento opportuno. Che tempi ragazzi! Finiva la partita e non aspettavi la moviola per sapere se il fuorigioco c’era o no, ma aspettavi di sentire le dichiarazioni incrociate di Viola e Boniperti per assistere al solito show di fronte alla telecamere.

Un episodio fra tanti, il più eclatante, ricordato ancor oggi dai tifosi di fede giallossa. Era il 10 maggio 1981, Roma e Juve lottavano per il titolo (altri tempi, lo so). Turone (ricordato quasi esclusivamente per quell’episodio) infilò la porta bianconera, quando mancava un quarto d’ora alla fine della gara, ma l’arbitro Bergamo annullò per fuorigioco.

Roma, ancora infortuni

Forse l’eliminazione dalla Champions non sarà così negativa per le gambe dei calciatori della Roma. Non bastavano le decine di infortuni di questa stagione, ma il dopo Roma-Arsenal consegna bruttissime

Champions League: Inter e Roma tentano l’impresa

E’ cominciata nel peggiore dei modi la due giorni di Champions League che vede le italiane opposte alle temibili inglesi. La Juventus ha provato a ribaltare lo 0-1 dell’andata, mettendo in campo grinta e carattere, seppure deciamata dalle assenze pesanti. Alla fine a sorridere è il Chelsea che conquista l’accesso ai quarti e strozza in gola l’urlo bianconero. Alla Vecchia Signora resta l’orgoglio di aver mostrato i denti, rispondendo così alla critica del Times.

E se la Juve ha mostrato la sua bella dentatura, stasera toccherà ad Inter e Roma il compito di mordere, cercando una qualificazione possibile, ma per nulla facile. I nerazzurri saranno impegnati sul campo del Manchester United, campione in carica e miglior squadra a livello di club.

Inter, Juve e Roma in campo: sarà il giorno dello scandalo?

“Sta per arrivare il giorno dello scandalo”: così parlava Josè Mourinho qualche giorno fa, nel bel mezzo della sua invettiva contro tutto e tutti. E chissà se al termine degli anticipi della ventisettesima giornata di campionato ci ritroveremo a dar ragione al portoghese…

Polemiche a parte, quella di oggi promette di essere una grande giornata di calcio, con incontri avvincenti e ricchi di motivazioni per le sei compagini che scenderanno in campo.

L’antipasto delle 16 ci propone uno stuzzicante  Roma-Udinese, con i capitolini che si giocano la possibilità di avvicinare il quarto posto ed i friulani in corsa per raggiungere un piazzamento Uefa. Tutto questo pensando alla settimana che verrà ed ai rispettivi impegni in campo internazionale (la Roma nel ritorno di Champions con l’Arsenal e l’Udinese nell’andata di Coppa Uefa con i campioni in carica dello Zenit St. Pietroburgo).

Roma, che occasione persa!

Luci a San Siro, cantava Vecchioni e chissà cosa avrà pensato ieri il cantautore di “Samarcanda”, vedendo la sua Inter soffrire al cospetto di una Roma in giornata di grazia e capace di illuminare lo stadio milanese.

In passato le due squadre hanno dato spesso vita a gare spettacolari e ricche di gol, ma alzi la mano chi si aspettava una partita come quella di ieri. Totti prova e si arrende, Ibrahimovic si accomoda in panca per un risentimento muscolare: addio spettacolo! E invece no, perché ad illuminare una Milano congelata arriva la grande prestazione degli uomini di Spalletti, che sin dal primo affondo fanno capire di voler vendicare la gara di andata (0-4 per i nerazzurri).

Baptista e Brighi lanciano messaggi di avvertimento all’indirizzo di Julio Cesar, prima che De Rossi si alzi in volo a sovrastare capitan Zanetti, mettendo la firma sullo 0-1. E’ il minuto numero 22 e l’Italia anti-interista comincia sognare, mentre quella di fede giallorossa esulta per il quarto posto raggiunto. A rendere i sogni un po’ più reali, arriva poi il raddoppio di Riise, al primo gol in Italia e proprio nella Scala del calcio. La Roma non si accontenta, l’Inter soffre e deve ringraziare il buon Burdisso se il passivo è solo di due reti alla fine del primo tempo.

Comincia il derby d’Europa: in campo Inter e Roma

Ci siamo. Comincia stasera tra Milano e Londra il primo round del cosiddetto derby d’Europa, che vedrà impegnate le nostre tre regine di Coppa contro le temibili inglesi. Stasera toccherà a Roma ed Inter tenere alto il nome dell’Italia, in due sfide ricche di motivazioni.

Le attenzioni saranno puntate su Inter-Manchester United, i campioni d’Italia contro i campioni d’Inghilterra (nonché campioni d’Europa in carica e detentori del titolo mondiale per club). Ma sarà anche la sfida Mourinho-Ferguson, mister di due delle squadre più attrezzate a livello continentale ed entrambi sicuri dei propri mezzi e della vittoria finale.

Ferguson non ha dubbi sul risultato della doppia sfida, sapendo di poter contare su una squadra schiacciasassi, che negli ultimi anni ha fatto strage di avversari in ogni dove. Lo Special One non si scompone di fronte alla sfida e tende a stemperare la tensione, presentando la gara con lo United come se fosse “una delle tante tappe” per arrivare alla finale di Roma.

Juve, Roma e Milan: è l’ora dei ritorni

Come si fa a gestire un parco attaccanti così vasto e di così alto livello? Domanda legittima di fronte ad una squadra che può permettersi il lusso di schierare il capocannoniere della scorsa stagione (Del Piero), il suo vice (Trezeguet), il neo-acquisto che tanto bene ha fatto in quel di Palermo (Amauri) e un ragazzotto che nel bene o nel male è nel giro della Nazionale e quando gioca offre sempre il suo contributo alla causa (Iaquinta).

Ranieri gongolava di fronte alla prospettiva di tentare soluzioni sempre nuove, con la possibilità di applicare quel turnover tanto caro al calcio moderno. Ma il bengodi è durato lo spazio di un attimo e, già dopo la seconda di campionato, il mister bianconero ha dovuto fare i conti con l’infortunio di una delle punte di diamante, colui che probabilmente avrebbe avuto maggiore spazio là davanti.

Pronti via e arriva la tegola meno attesa in casa Juve: Trezeguet deve essere operato alle ginocchia e addio sogni di gloria. Quattro-cinque mesi i tempi del recupero: dove arriverà la Juve senza il suo goleador? La Juve è arrivata seconda a tre passi dall’Inter capolista ed ora è giunto il momento di riabbracciare il suo campione.